Quanto costa gestire una visita in convenzione assicurativa da 100 euro?
La copertura dei rischi sanitari mediante polizze assicurative o l'adesione a fondi è uno strumento che consente indubbiamente un più agevole e tempestivo accesso alle cure. Da qui la costante crescita della sua diffusione. La forma di copertura dei costi preferita dai pazienti è naturalmente quella diretta, che non comporta l'esborso anticipato da parte dell'assicurato della quota di prezzo della prestazione che è coperta dalla garanzia.
Il pagamento di tale quota diventa infatti affare da regolarsi fra la struttura sanitaria che eroga la prestazione e l'assicurazione. Un "affare" molto oneroso, sia sul piano organizzativo sia su quello economico.
La liquidazione comporta infatti una lunga serie di adempimenti, che seppur variabili da una compagnia / fondo all'altro, sinteticamente sono riconducibili: alla prenotazione delle prestazioni, alla verifica dell'assistibilità del paziente e della presenza di copertura del rischio specifico, alla determinazione del prezzo complessivo e della quota a carico assicurazione, al rispetto di tutte le regole di convenzionamento, alla produzione della documentazione richiesta ed alla relativa coerenza e completezza, al rispetto delle modalità di fatturazione, alla liquidazione e pagamento del sinistro, finanche alla contabilizzazione degli incassi ed alla gestione dei solleciti.
Prendendo ad esempio la prestazione di più semplice gestione (una visita specialistica, appunto), di cui è possibile determinare il valore medio nell'intorno di circa 100,00 euro, sulla base dell'esperienza maturata in molteplici contesti operativi risulta possibile stimare che
l'insieme degli adempimenti amministrativi in capo all'assicurazione ed alla struttura sanitaria per la reciproca gestione della relativa pratica determini un onere ulteriore ed aggiuntivo compreso fra i 50,00 ed i 60,00 euro.
Per le prestazioni più complesse, fino a giungere ai ricoveri, il costo sale, anche se con un'incidenza percentuale decrescente rispetto al valore delle prestazioni erogate.
Un'onerosità molto elevata, ben nota (anche se forse non quantificata in modo puntuale) a tutti gli attori, che negli ultimi anni le assicurazioni / fondi hanno cercato di contenere mediante l'uso di portali assicurativi dedicati.
Il tema dell'onerosità della gestione amministrativa dei sinistri è però diventato sempre di più terreno di confronto fra assicurazioni e strutture, inserendosi anche all'interno della dinamica delle negoziazioni tariffarie.
Dato il problema, oggettivo, l'attenzione di entrambi dovrebbe sempre più utilmente convergere sulla riduzione dell'onere complessivo. Oggi la tecnologia consente infatti livelli di automazione elevati nella gestione di processi, anche di quelli molto complessi e frazionati, come in questo caso.
Non è solo una questione di innovazione tecnologica: sia le strutture sanitarie, sia le compagnie di assicurazione ed i fondi avrebbero una grande convenienza economica ad adottare soluzioni che massimizzino l'automazione del processo complessivo, nel rispetto delle relative individualità e peculiarità.