QUESTO MONDO NON HA UNA GOVERNANCE CONDIVISA IN GRADO DI PRENDERSI CURA DEI PIÙ DEBOLI E DELLA TERRA. I PARADIGMI SOCIALE ED ECONOMICO VANNO CAMBIATI.
Da quando è iniziata questa pandemia, non ho ancora sentito nominare quei paesi che sono da sempre in crisi a causa di guerre, carestie, colonizzazioni, dittature, malattie; malattie che, mentre da noi sono scomparse, da loro decimano la popolazione ancora oggi, come nello Yemen che, da inizio 2020, ha più di 56 mila persone contagiate dal colera e oltre 2,2 milioni dal 2017 su una popolazione di poco più di 28 milioni di abitanti. Proprio lo Yemen dove il Covid-19 non è ancora arrivato, ma che se arrivasse farebbe una strage!
Se alcune Nazioni si sono interessate a loro, nel secolo scorso, sin dalla Prima Guerra Mondiale, è stato quasi sempre per interessi economici: abbiamo tracciato confini, colonizzato, prodotto dove la manodopera era più bassa, depredato le loro risorse, venduto armi ai paesi in guerra per cause religiose o sociali, alimentandone conflitti e guerre civili. Abbiamo intrapreso accordi economici con nazioni che non rispettavano neanche i più elementari diritti civili. Pochi si sono arricchiti, molti hanno sofferto.
Usiamo prodotti che vengono realizzati, schiavizzando interi villaggi, bambini inclusi, utilizzando il Coltan - materiale semi radioattivo estratto in Congo, utilizzato negli smartphone e nell'industria aerospaziale.
PAROLA D'ORDINE = PROFITTO
E tutto questo per il DIO profitto, senza rispetto per i loro diritti, senza onore, senza nessuna considerazione per le loro culture, per donne, anziani e bambini, senza accorgerci che abbiamo stravolto i loro stili di vita, annientandone i territori, impoverendone le risorse alimentari, rubando i loro anni. E ciascuno di noi lo ha consentito, spesso senza neanche saperlo...me incluso.
Quando capiremo che è la persona a dover tornare al centro della società?
COOPERAZIONE E NON COMPETIZIONE
Attaccato come tutti alla TV per sentire le ultime notizie, sento propositi di rinascita, di rimborsi, di nuove start-up, di esportazione, a come rialzarsi, guadagnando e consumando più di prima, per affrontare la competizione futura del mercato, in questa corsa per rialzare il Pil, acquistando prodotti sempre più inutili, con l'unico scopo di fare le vacanze di una volta, per essere certi che nulla è cambiato, con il solito sottofondo di piccole e squallide schermaglie televisive fra politici. Un Mondo dove la parola d'ordine dovrebbe essere cooperazione e non competizione! Cooperazione alla quale ora siamo costretti...finalmente.
Non ci siamo accorti che in questo momento storico, il Coronavirus ci ha costretto a usare la solidarietà come "moneta di scambio" per arginare il contagio? Solidarietà che ci ha momentaneamente risvegliati. Mi piacerebbe che questa solidarietà continuasse anche in futuro sia interna che esterna verso i paesi più deboli.
LA NOSTRA NON È LIBERTÀ MA CATTIVITÀ
Purtroppo ho notato che lo sguardo di noi paesi, quelli che stanno bene, non ha oltrepassato i confini di casa nostra, occupati come siamo ad ingannare il tempo, bombardati e anestetizzati da decine di programmi televisivi che ci propinano libri da leggere, ricette di cucina, musiche da cantare e giochi di società, che ci ispirino a creare in questo momento di isolamento forzato, una normalità che riproduca quella "cattività passata" di cui non eravamo neanche più consapevoli, per ingannare il tempo nell'attesa di notizie positive, attesa di notizie positive che per molti popoli è la normalità da sempre. Una cattività mentale che ci ha costretti a vedere una realtà contraffatta alla quale siamo abituati da sempre e che ci stimola comportamenti non in sintonia col resto del Mondo.
E allora tutto tornerà come prima: il cielo si oscurerà di nuovo, l'aria tornerà a puzzare, l'acqua a sporcarsi, gli animali ad estinguersi, le guerre ad incenerire le ultime tracce di civiltà rimaste e i migranti a fuggire dai loro territori...devo continuare?
È chiaro ora cosa significhi aiutarli a casa loro?
MA C'È QUALCUNO LÀ FUORI CHE ASCOLTA ???
È NECESSARIO ISTITUIRE UN CROWDFUNDING UMANITARIO CHE DIROTTI PARTE DEL SISTEMA PRODUTTIVO ATTUALE VERSO LA PRODUZIONE DI BENI INDISPENSABILI PER L'UMANITÀ, IN MODO DA DARE A TUTTI UNA VITA DIGNITOSA.
PRODURRE POTABILIZZATORI D'ACQUA, CENTRALI AD ENERGIA SOLARE, CURE MEDICHE, COLTIVAZIONI SOSTENIBILI E CASE PER TUTTI COLORO CHE NON HANNO NIENTE, DOVREBBE DIVENTARE UNA PRIORITÀ E NON UN'OCCASIONE PER FARE BENEFICENZA UN PAIO DI VOLTE ALL'ANNO.
CHISSÀ CHE QUALCHE IMPRENDITORE NON SI ACCORGA CHE PRODURRE POTABILIZZATORI D'ACQUA SIA PIÙ REMUNERATIVO CHE PRODURRE VESTITI O MACCHINE DI LUSSO?
Credo sia venuto il momento di considerare l'umanità finalmente come un organismo vivente, dove se qualcuno soffre, soffre l'intero sistema: se una parte di esso muore, l'intero organismo è destinato a morire, animali inclusi.
Quello che sta avvenendo ora, è solo un avvertimento: sfruttiamolo per diventare consapevoli ed iniziare a prenderci cura dei popoli più deboli e dell'ambiente. Fermiamo le guerre!
Voglio pubblicare il discorso del 2015 dell'ex presidente dell'Uruguay Pepe Mujica che meglio di me è riuscito ad esprimere quanto ciascuna persona sia preziosa sulla Terra.
Se il video non fosse disponibile, qui nell'articolo, cliccate sul link postato sotto al video.
E come ultimo, ma non ultimo, ringrazio medici e infermieri, le forze dell'ordine, le persone che lavorano nella produzione e vendita nel settore alimentare e tutte quelle persone che in prima linea ci permettono di stare qui a casa a scrivere sui social mentre loro rischiano la vita per noi!
Grazie,
Francesco Filippi
Dall'articolo: https://www.repubblica.it/esteri/2020/03/26/news/yemen_doppio_dramma_il_coronavirus_ai_tempi_della_guerra-252406704/
YEMEN - "Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, solo l’anno scorso migliaia di persone sono state uccise e centinaia di migliaia colpite dalla difterite, dalla dengue e dal colera. Nulla secondo quanto gli esperti prevedono per il Covid-19, che potrebbe provocare una catastrofe umanitaria irreversibile, perché il sistema sanitario è per metà distrutto, perché 18 milioni di abitanti (su una popolazione totale di 30) non hanno accesso all’acqua pulita e perché è in arrivo la stagione delle piogge che preannuncia un nuovo picco di casi di colera."