Questo sarà un Giro della rinascita, come nel 1946

Questo sarà un Giro della rinascita, come nel 1946

C'è una cosa che tutti sappiamo riconoscere all'Italia e agli italiani: quanto siamo bravi a rinascere, a risollevarci. Il Giro d'Italia parte il 3 ottobre da Monreale, in Sicilia, e sappiamo già che questa sarà un'edizione che nessuno dimenticherà. Un po' per la sua insolita cornice d'autunno, ma soprattutto perché la corsa a tappe più importante sarà ancora una volta un momento di ripartenza collettiva. Proprio come quella che prese il via il 15 giugno del 1946 da Milano, nel pieno del dopoguerra. Si corse tra strade dissestate e spesso bombardate, era difficile trovare ciclisti e biciclette, il Tour de France non era riuscito a ripartire e quella fu la prima corsa a tappe dopo la Seconda guerra mondiale. Vinse Gino Bartali, nella prima grande sfida con Fausto Coppi, ma vinse soprattutto l'Italia che, in quelle 17 tappe e in quei tremila chilometri, riprese se stessa. Città dopo città, le bici cucivano le nostre ferite.

Anche se non si possono fare troppi paralleli pratici tra quel Giro del 1946 e quello di oggi, è impossibile non sentire che qualcosa di affine nello spirito delle due corse c'è davvero. Nella prima parte del 2020 abbiamo tutti avuto una personale misura dello smarrimento, qualcosa che sul piano delle passioni individuali ci aveva fatto percepire come fossero cambiati il mondo e le nostre vite. Per un appassionato di ciclismo ci fu sicuramente il rinvio del Giro ad aprile e il vuoto sulle strade di montagna a maggio, lì dove ogni anno abbiamo palpitato per scalate e fughe. E questo Giro d'Italia d'autunno sarà un modo per ritrovare quella gioia, quella passione, una forma di restituzione dopo tante privazioni, ed è per questo che sono più che mai orgoglioso che Enel sia lo sponsor ufficiale della maglia rosa anche quest'anno.

Negli anni belli come in quelli difficili, il Giro d'Italia è sempre stato una grande festa, il suo passaggio in ogni città e in ogni borgo è un evento che la gente aspetta, prepara, accoglie e poi racconta per anni. Il ciclismo è l'unico sport che riesce ad avere questo rapporto con il territorio: trasformare la bellezza diffusa da nord a sud nello scenario della competizione. E l'Italia ha sempre usato il Giro d'Italia per raccontare se stessa. Credo che quest'anno ci sarà una sintonia speciale tra il pubblico, anche i non appassionati di ciclismo, e la corsa rosa. Non solo per il senso di rinascita, ma anche per il fatto che, tra le tante difficoltà, il 2020 è stato anche un anno di riscoperta. Durante le ultime vacanze abbiamo riaperto gli occhi su qualcosa che il Giro d'Italia ci racconta ogni anno: quanto sia bella l'Italia in ogni angolo.

Tra le tante stranezze alle quali non siamo abituati, c'è anche il fatto che il Tour de France si sia corso prima del Giro d'Italia. L'edizione che si è appena conclusa era partita a Nizza il 27 agosto, circondata da affetto, entusiasmo e preoccupazioni. Queste belle foto pubblicate sul Guardian mostrano che i francesi l'hanno accolta con attenzione e con gioia, il loro rapporto col Tour è molto simile al nostro con il Giro. Il pubblico a bordo strada con le mascherine è qualcosa che ricorderemo a lungo, sono immagini che saranno il racconto di un'epoca. La corsa è arrivata come previsto a Parigi, ha avuto colpi di scena notevoli, è stata sportivamente appassionante, ha vinto lo sloveno Tadej Pogacar, il più giovane a trionfare dal 1904. È stato un Tour divertente e vitale, credo sarà la stessa cosa per il Giro d'Italia. Non vedo l'ora di sapere chi vincerà, chi indosserà la maglia rosa, chi scatterà nelle spettacolari tappe di montagne a Madonna di Campiglio, sullo Stelvio e al Sestriere. Ma soprattutto trepido all'idea di rivedere di nuovo la bellezza e le particolarità d'Italia, raccontate al ritmo delle tappe e delle biciclette.

Salvatore Pirone

Team Leader presso Enel

4 anni

Il giro è uno degli eventi sportivi più importanti al mondo, ci fa sentire tutti orgogliosi di essere italiani ed orgogliosi di essere ENEL

Iole Quercia

Head of Corporate Digital Communications presso Enel

4 anni

Che bella riflessione. #ripartenza #territorio #energia. Enel in giro!

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