Racconta le tue idee per diffonderle

Racconta le tue idee per diffonderle

Ho scritto questo feedback per una professionista che ho seguito in consulenza per il suo TEDx Talk, condivido con voi alcune parti, forse può esservi di aiuto. Il testo contiene alcune NpLL = Nota per il Lettore di LinkedIn.


Carissima, durante il nostro primo incontro su Zoom hai fatto un gran lavoro parlando liberamente di te stessa, della tua idea per il tuo TEDx Talk, delle buone ragioni per cui vorresti diffonderla e della sua genesi grazie alla tua esperienza personale.

Tu stessa ti sei sorpresa di come ti siano usciti contenuti e dettagli che ti hanno colpita semplicemente… parlandone.

Più volte infatti, durante le tue spiegazioni, ti sei fermata e il tuo sguardo ha cominciato a cercare ulteriori approfondimenti. Mi hai poi riferito che dapprima ti sentivi persa, ma poi, con pazienza, ne sei arrivata a capo. Questo è accaduto non solo quando ti ho esplicitamente chiesto di aiutarmi a capire,

[NpLL Lo scopo vero di un talk è di aiutare le persone a capire il contenuto.]

ma anche quando ti sei permessa di cogliere sfumature e chiaro/scuri circa i tuoi stessi contenuti: dopo un primo blocco, dopo una prima incertezza, immaginando di esser costretta a proseguire, hai perseverato e hai scavato nelle tue parole con le tue parole. Ottimo!

[NpLL Esistono due macro vie per elaborare il talk: 1) la scrittura a tavolino: significa scriverlo nel modo classico, con carta e penna oppure tastiera; 2) la scrittura di scena: senza pre-scrivere nulla, immaginando di trovarci davanti al pubblico, a caldo elaboriamo i contenuti a voce alta, parlando. La scrittura di scena favorisce l'elaborazione di parole parlabili e perciò più facilmente ascoltabili.]

Mi ha colpito anche come hai condiviso le tue emozioni, dopo che ti ho chiesto, per esempio, come ti aveva fatto sentire l'incontro con la tua mentore in passato, ma anche come ti eri sentita quando avevi compreso che cosa è opportuno fare per risolvere il problema della [omissis].

Hai parlato liberamente e ti sono usciti tanti contenuti. Vedremo nei prossimi incontri come organizzarli. Per adesso lasciamo che per questa fonte i tuoi pensieri continuino a sgorgare in libertà.

La tua storia

Mi hai raccontato una storia che ti ha permesso l’elaborazione della tua idea. Abbiamo visto che, se da una parte la storia è un elemento spesso presente nei talk, è opportuno chiederci se sia necessaria, sufficiente o indispensabile. Ricapitoliamo:

  • La storia appare necessaria. Quando ti ho chiesto di spiegarmi il momento in cui hai avuto chiarezza ti è uscito naturale raccontarla. A proposito di questo, lavoreremo sul tuo “storytelling” fra due o tre incontri.
  • La storia è sufficiente? No, non è sufficiente. Sarà necessario infatti metterla in relazione (intrecciarla) con la tua proposta per migliorare la vita delle persone grazie alla tua idea. Questo sarà il lavoro più delicato e… sartoriale.
  • La storia è indispensabile? La storia sembra essere stata indispensabile per te nella tua evoluzione. Sarà indispensabile esplicitarla e condividerla con il pubblico? Da una parte potrebbe essere di aiuto per il pubblico, ma dall'altra la storia potrebbe rimanere per così dire dietro le quinte. Potrebbe rimanere cioè una sorta di scheletro a supporto del tuo talk, in modo tale che, come le fondamenta di un edificio, possa restare nascosta e purtuttavia presente come sostegno dell'edificio stesso. Ne parleremo strada facendo.

L'inizio e la conclusione

Ti sei posta la questione di come iniziare. Comprendo che ti ci arrovellavi perché ti piacerebbe iniziare (e concludere) con effetto “wow”, tuttavia l'inizio del talk, così come la conclusione, deve poter sgorgare dalla sostanza dei tuoi contenuti per evitare l'effetto “cattedrale nel deserto”.

Mancano 3 mesi al debutto e perciò abbiamo il tempo ideale per fare un lavoro approfondito, evitando anche la noia di un lavoro troppo lungo e snervante.

Per questo, penso che sia opportuno decidere inizio e fine più avanti nei lavori, e cioè quando avrai dato più corpo al cuore del tuo talk. Avremo modo di scoprire l'inizio e la fine esattamente come stai scoprendo i tuoi stessi contenuti più profondi.

I tuoi contenuti

Ci sono alcuni passaggi della tua idea che non ho capito perché io sono ignorante. Probabilmente una persona specialista, ad esempio tua collega, può capirli con più immediatezza. Lavoreremo allora sulla divulgazione.

[NpLL Nell'approccio che seguo con gli speaker, sconsiglio la scrittura a priori del talk. Potete notare che il talk è elaborato dal vivo, chiedo cioè alla/o speaker di parlare e di tirare fuori i contenuti in questa modalità libera (la “scrittura di scena”, cfr supra). Il mio lavoro allora consiste nell'immedesimarmi in una sorta di rappresentante del pubblico che la speaker avrà davanti il giorno dell'evento. A questo scopo, se lo speaker o la speaker non hanno a disposizione un consulente professionista, possono tuttavia rivolgersi ad una persona “complice”, purché questa si limiti all'ascolto e a restituire non tanto che cosa le piaccia o ritenga giusto o sbagliato, ma riporti che cosa l'abbia colpita e cosa le sia rimasto dall’ascolto.]

Ti sei chiesta: “di tutti i contenuti che mi sono usciti, quali potranno essere davvero coinvolgenti e quali potranno essere davvero di aiuto per far capire bene la mia idea?”. Il momento iniziale dell’elaborazione del talk è quello più libero, quello in cui escono più idee: perciò per adesso possiamo essere semplicemente grati che ne stiano arrivando veramente tante.

In realtà, considera che di idee te ne usciranno anche nelle ultime settimane, ed è possibile persino pochi giorni prima del debutto. Se tu dovessi replicare il talk fra sei mesi oppure l'anno prossimo, con tutta probabilità ti arriveranno ulteriori idee e vorrai ulteriormente modificare il tuo talk. Ecco perché arriverà un momento in cui dovremo mettere un punto ai contenuti. Lo vedremo. Ora è presto per tagliare rami, abbiamo tempo per lavorarci.

[NpLL Poiché il pubblico reale non sarà composta da specialisti, e poiché durante un evento TEDx sono presenti relatori provenienti dalle più disparate discipline, è buona cosa che la persona complice sia ignorante, appartenga cioè ad un'area disciplinare lontana da quella della/o speaker.]

Da fare per la prossima volta:

  1. Ti ricordo di astenerti dal guardare altri talk sulla tua medesima disciplina. Sono contento che tu me l'abbia chiesto, perché, te lo ricordo, il rischio sarebbe di voler “inseguire” il loro approccio (e i loro contenuti): un lavoro potenzialmente stressogeno in una cornice competitiva e snaturante per te. Può essere invece utile, se proprio ci tieni, la visione di talk di tutt'altre tematiche. Oppure, meglio ancora: astenerti del tutto dalla visione di altri talk ;)
  2. Non scrivere il tuo talk, perché il rischio sarebbe quello di pre-scriverlo, perdendo questa tua naturalezza nel raccontarlo. Ottimo che da questo punto di vista tu abbia iniziato i lavori “vergine”.
  3. Per la prossima volta ti chiedo una presentazione un po’ più strutturata con una semplice scaletta a punti elenco con frasi nominali, senza il verbo, oppure frasi con verbi all'infinito. Ogni punto dell'elenco deve essere semplice, poche parole, un po’ come il titolo di articolo. Sarà la scaletta definitiva? Ti confermo che, no, con tutta probabilità non sarà la scaletta definitiva, perché questo richiederà almeno i primi due mesi di lavoro. Tempo di esposizione: quello che ti esce, anche 30’, per ora non ce ne curiamo*, ci interessano le idee e le tue parole ;)
  4. Ti chiedo a questo punto di pensare ai rischi che possiamo correre se non adottiamo la tua idea, e cioè se continuiamo a perseverare nel problema che hai spiegato benissimo.
  5. E ti chiedo di considerare anche i benefici nell'adottare la tua idea. Un conto sono i risultati, ma nell'orizzonte più lontano quali sono i benefici umani? Se l'idea merita di essere diffusa (idea worth spreading) significa che essa può portare del bene alle persone. Per questo, per poter toccare il cuore di chi ti ascolterà durante l'evento è necessario toccare il bene che la tua idea può portare all'essere umano. Naturalmente si tratta di una visione ideale e non a caso: stiamo parlando di idee.

Buon divertimento!


NOTA Ho rimosso le parti private e quelle legate ai dettagli personali del contenuto per rendere il resoconto più accessibile.

* Da disciplinare, un TEDx Talk dovrebbe durare mediamente 15 minuti fino a un massimo di 18 minuti. Tuttavia, nella fase iniziale di elaborazione, la questione tempo sarebbe solo una palla al piede: meglio ricercare in libertà.


Sono Stefano Todeschi, consulente e formatore specializzato in public speaking pratico. Aiuto manager, professionisti e imprenditori appassionati a comunicare in pubblico con più sicurezza e autorevolezza. Ecco come possiamo lavorare insieme al vostro Talk.

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