Recensione – Yug, nelle terre sconosciute, di Guy De Laurigadie
Con una conoscenza di flora e fauna paragonabile a quella del celebre Gerald Durrel, Guy De Laurigaudie ci fornisce una descrizione delle prime interazioni tra uomo e animale, una storia di crescita, apprendimento e amicizia tra membri di diverse tribù.
Nel primo libro, Yug, il ragazzo della foresta, abbiamo conosciuto il giovane tredicenne che si avventura per le lande e le foreste dell’Europa preistorica. Abbiamo visto questo ragazzino affrontare da solo lupi, uri, nemici del nord, fuoco e solitudine, ma ha saputo cavarsela egregiamente grazie all’astuzia e alla capacità di adattamento: con la frombola che si è costruito, Yug è il primo Davide della storia, il primo navigatore, il primo cavaliere.
Guy De Laurigaudie ha dato a una generazione di ragazzini quello che aveva, ovvero uno sguardo alla libertà e al coraggio che sono elementi indispensabili per diventare adulti, la gioia della scoperta passo passo di nuove specie e tecniche.
Leggendo la storia puoi cercare di scoprire quale sarà la prossima evoluzione di Yug; mentre lui racconta di enormi impronte e alberi divelti puoi subodorare che stia parlando di elefanti, riconoscere le frecce e un arco nel suo primo incontro con l’uomo della tribù africana e la scoperta dell’arte.
Un viaggio stupefacente che farà sognare bambini e adulti, un racconto di formazione alla stregua di Kipling e Salgari. Più che consigliato alle famiglie e agli amanti della natura.