Reclutamento predittivo: che cos'è e come funziona?

Reclutamento predittivo: che cos'è e come funziona?

Il reclutamento predittivo identifica uno strumento che permette alle aziende che ne fanno uso di predire quali che siano le capacità dei loro candidati. Ciò consentirebbe all'azienda di individuare la migliore risorsa per lo specifico ruolo richiesto.

Esistono già molte società specializzate nel proporre alle loro aziende clienti, algoritmi di reclutamento predittivo, risparmiando loro così l'onere di avviare lo sviluppo interno ex-novo di un simile sistema di valutazione.

Fra le più importanti aziende di questo settore troviamo:

Gran parte delle piattaforme di reclutamento predittivo possiedono già dei modelli generici che misurano le capacità di ragionamento, la motivazione, il nostro rapporto con il cliente, la nostra attenzione per i dettagli, la nostra capacità commerciale, la personalità necessaria per avere successo in alcuni lavori come ad esempio un commerciale o un consigliere cliente. 

Semplificandolo, il modus operandi del modello di reclutamento prevede:

 - (fig.1) In una prima fase un audit interno con l’HR dell'azienda richiedente per l'identificazione e la valutazione delle competenze necessarie a ricoprire la posizione aperta. In questa fase viene generato il documento dei requisiti del candidato ideale. 

- (fig.2) Nella seconda fase i candidati si apprestano ad eseguire i colloqui presso la società specializzata nel reclutamento predittivo. Il colloquio è basato su un questionario contenente circa 100 domande specifiche alle quali il candidato deve rispondere in circa quindici minuti. Alla fine viene prodotto un report dove vengono evidenziate quelle che sono le caratteristiche più o meno apprezzabili del candidato. Tali informazioni vengono salvate in una base dati e quindi utilizzabili per future valutazioni per aziende terze. 

- (fig.3) Nell’ultima fase si procede con l’inserimento di questi vincoli appena identificati all’interno dell’algoritmo predittivo. Questo si occuperà di effettuare la ricerca sull’insieme della rosa di candidati a disposizione secondo i parametri impostati. Alla fine della ricerca, viene resa disponibile per ogni candidato una percentuale di compatibilità per il ruolo richiesto. Ottenuta questa percentuale di compatibilità il responsabile delle risorse umane può operare delle scelte più ponderate, precise e obiettive. 

Ma quali sono i veri vantaggi del passaggio al reclutamento predittivo per entrambe le parti ?

 

Benefici per la società.

Il direttore delle risorse umane Fathallah Charef del BHV di Parigi ha osato passare al reclutamento predittivo. Le motivazioni di questa scelta le ha evidenziate lui stesso: "Ogni anno cerchiamo tra 500 e 600 collaboratori. La nostra politica di reclutamento era però troppo costosa. Dopo un’intervista telefonica, un'altra di gruppo e 3 interviste individuali, gli errori di casting rimanevano comunque troppo elevati. Bisognava cambiare qualcosa..."

E aggiunge: "Col passaggio al predittivo, il tempo di reclutamento è passato da 45 a 30 giorni e il turn over si è ridotto di molto", senza pero precisare esattamente di quanto. L'esperienza si è rivelata così positiva che utilizzano questo sistema anche per il reclutamento dei manager.

Lo sviluppo del reclutamento predittivo nutre una paura del tutto giustificata

Benefici per il candidato.

Jean-Batiste Audrerie, uno specialista del settore, spiega: "Lo sviluppo del reclutamento predittivo nutre una paura del tutto giustificata, quella di ritrovarsi valutati da algoritmi senza nemmeno avere fatto un intervista. Ma analizzando i risultati, ci si rende conto che non è affatto cosi. Tutto al contrario, questo stile di reclutamento è profondamente umano in quanto permette di misurare i talenti lasciando da parte la scuola frequentata, il nome del master, le origini o l'età".

Per la cronaca, un'azienda di bricolage specializzata, ha reclutato una commerciale che batte tutti i record di vendita. Si tratta di una fioraia che non conosce niente al settore. Con un CV tradizionale, non avrebbe mai ottenuto un intervista e ancora meno il posto!

Inoltre, il reclutamento predittivo permette ai candidati che ottengono un appuntamento di avere uno scambio più costruttivo e incentrato sulla posizione ricercata oltre che a mero scopo conoscitivo e valutativo. Da subito il responsabile delle risorse umane sa che il candidato è potenzialmente quello che meglio si adatta alla posizione ricercata. Non occorre quindi perdere più tempo a porre domande sui diplomi, pregi e difetti.

David Bernard, CEO di AssessFirst, dichiara che: "i candidati che non vengono qualificati per avere un incontro col responsabile delle risorse umane trova poco umano il fatto di essere eliminati dopo un test di una decina di minuti. Può essere sconcertante, certo, ma i candidati sfortunati ricevono un report dettagliato che spiega quale settore, lavoro e dimensione delle aziende corrispondono meglio al loro profilo. Meglio ancora, avendo a disposizione una base dati di offerte, si può incrociare il profilo del candidato per proporgli un lavoro più adatto al suo profilo.”

Altro vantaggio da non sottovalutare di questo sistema è che la risposta è immediata... non c'è la solita conclusione di un intervista "vi faremo sapere" o la risposta automatica del mail server che vi notifica che al momento il profilo non corrisponde a nessuna posizione aperta.



E voi, osereste mai passare al predittivo?

 

Revision by Andrea Bais

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