#Referendum confermativo popolare, #Sergio #Mattarello firma e promulga il testo di legge costituzionale attuativo.
Con 69,96 per cento SI e 30,04 per cento NO, il referendum popolare dello scorso 20 e 21 settembre 2020 ha dato il via libera per la riduzione del numero dei parlamentari, da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori elettivi. Ma, a dare attuazione a questa riforma costituzionale, è stato il Testo di legge Costituzionale, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 240 del 12 ottobre 2019), che dispone delle «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari».
Meccanismo procedurale attuati sino al referendum popolare
Come previsto dall’art. 138 della Costituzione, la Legge può essere sottoposta a referendum popolare qualora entro tre mesi dalla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. In effetti un quinto dei senatori, come previsto dal dettato costituzionale, ha richiesto di sottoporre la riforma al vaglio popolare. La richiesta firmata da 71 senatori, depositata il 10 gennaio 2020, è stata ritenuta conforme all'articolo 138 della Costituzione dall'Ufficio centrale per il referendum della Corte di Cassazione.
Con l’ emergenza Coronavirus, tra le misure approvate il 16 marzo 2020 dal Consiglio dei Ministri nel “Decreto CuraItalia”, all’articolo 81, si legge la posticipazione di sei mesi del termine per l’indizione del referendum confermativo, ai sensi dell’articolo 138 della Costituzione, della legge costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”. Ed così, nello scorso mese di settembre 2020, si è tenuto il referendum popolare per la riduzione dei parlamentari, con quasi 70 per cento di voti favorevoli ottenuti nonostante le varie divergenze di opinioni tra gli esponenti politici.
Promulgazione del referendum confermativo di settembre 2020
Nella giornata di ieri 20 ottobre 2020, Il capo dello stato Sergio Mattarella, ha firmato e promulgato la legge Costituzionale che prevede il taglio dei parlamentari. Ora dovranno trascorrere 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale prima che il provvedimento sia applicabile. Come riporta it.euronews.com, “cosa succederebbe nel caso - molto improbabile, va detto - che il governo cadesse domani? Se in seguito alle consultazioni con il Presidente della Repubblica non si trovasse l'intesa per formare una nuova maggioranza, il ritorno alle urne sarebbe inevitabile. E, per assurdo e improbabile che sia, si potrebbe tornare al voto col vecchio sistema”.
La riforma entrerà a regime nelle prossime elezioni, sia in caso di scioglimento anticipato delle Camere che di scadenza naturale della legislatura. Nel frattempo, il governo dovrà predisporre un decreto legislativo (da adottare entro due mesi dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale le legge promulgata) che possa permettere ai collegi elettorali di ridisegnarsi in base al ridotto numero dei seggi da assegnare.
C.A.
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