Resilience According to McKinsey's Document on Regenerative Agriculture

Resilience According to McKinsey's Document on Regenerative Agriculture

by Oliviero Casale

The McKinsey document, titled "Revitalizing Fields and Balance Sheets through Regenerative Farming", published in December 2024, presents resilience as a fundamental characteristic of regenerative agriculture practices, highlighting its role in improving the stability of agricultural systems in the face of environmental and climatic challenges. However, a deeper reading of the document suggests that resilience, understood as merely the ability to return to the initial state after an adverse event, may no longer suffice to address the current and future challenges of agriculture.

Soil Resilience and Agricultural Practices

Regenerative agriculture techniques, such as no-till farming and cover cropping, improve the soil's ability to retain water and nutrients. These interventions:

  • Reduce soil erosion and improve its structure.
  • Enhance the capacity to adapt to extreme events such as droughts or excessive rainfall.

These improvements do not merely restore the original soil conditions but aim to build a more robust and sustainable foundation for the future, capable of tackling increasingly complex challenges.

Stability of Yields During Extreme Events

The document highlights that farms adopting regenerative practices maintain more stable yields compared to conventional methods. For example:

  • Under drought conditions, farms using no-till farming and cover cropping maintain yields at 95% of typical levels, while conventional practices may see yields drop to one-third of their usual levels.
  • The soil's ability to retain water, enhanced by regenerative practices, is crucial in mitigating the negative impacts of meteorological events.

This level of stability suggests that resilience must go beyond simply returning to normalcy, focusing instead on adaptation that ensures greater robustness of agricultural systems even under increasingly unpredictable future conditions.

Contribution to Ecological Resilience

Regenerative practices support the restoration of agricultural ecosystems, fostering:

  • Greater biodiversity, which strengthens the capacity of ecosystems to withstand disruptions.
  • A balance between the soil's natural processes and the demands of agricultural production.

This approach demonstrates that merely restoring a static equilibrium is insufficient; it is necessary to strengthen and diversify agricultural ecosystems to enhance their capacity to withstand and adapt over the long term.

Economic Resilience

The document highlights that:

  • Although regenerative practices require significant initial investments, in the long run, they lead to greater economic stability through reduced operational costs and increased productivity.
  • The adoption of these practices helps mitigate economic uncertainty stemming from extreme climatic events, such as droughts or floods, increasing the predictability of financial outcomes.

These economic benefits indicate that resilience should not be seen solely as the ability to avoid losses but as a tool to build greater economic sustainability, capable of addressing future challenges and generating stable outcomes.

Conclusion

In the McKinsey document, resilience is portrayed as the ability to resist and adapt to environmental and economic stress factors, ensuring the stability of agricultural yields and the sustainability of production systems over time. However, a deeper reading suggests that simple resilience, understood as returning to the initial state after an adverse event, may no longer be sufficient. Environmental and climatic challenges demand an approach that not only restores but actively strengthens agricultural systems, providing them with a greater capacity to adapt and thrive in the future.


La resilienza secondo il documento di McKinsey sull'agricoltura rigenerativa

Il documento di McKinsey, intitolato "Revitalizing Fields and Balance Sheets through Regenerative Farming", pubblicato nel dicembre 2024, presenta la resilienza come una caratteristica fondamentale nell'ambito delle pratiche di agricoltura rigenerativa, evidenziando il suo ruolo nel miglioramento della stabilità dei sistemi agricoli di fronte a sfide ambientali e climatiche. Tuttavia, una lettura approfondita del documento suggerisce che la resilienza, intesa come la semplice capacità di ritornare allo stato iniziale dopo un evento avverso, potrebbe non essere più sufficiente per affrontare le sfide attuali e future dell'agricoltura.

Resilienza del suolo e delle pratiche agricole

Le tecniche di agricoltura rigenerativa, come il no-till farming (coltivazione senza aratura) e il cover cropping (colture di copertura), migliorano la capacità del suolo di trattenere acqua e nutrienti. Questi interventi:

  • Riducono l'erosione del suolo e ne migliorano la struttura.
  • Favoriscono una maggiore capacità di adattamento a eventi estremi come siccità o piogge eccessive.

Questi miglioramenti non si limitano a ripristinare le condizioni originarie del suolo, ma mirano a costruire una base più robusta e sostenibile per il futuro, in grado di affrontare sfide sempre più complesse.

Stabilità delle rese durante eventi estremi

Il documento sottolinea che le aziende agricole che adottano pratiche rigenerative riescono a mantenere rese più stabili rispetto a quelle convenzionali. Ad esempio:

  • In condizioni di siccità, le rese agricole che utilizzano no-till farming e cover cropping rimangono al 95% del livello tipico, mentre le pratiche convenzionali possono scendere a un terzo delle rese usuali.
  • La capacità del suolo di trattenere acqua, migliorata dalle pratiche rigenerative, è un fattore cruciale per ridurre l'impatto negativo degli eventi meteorologici.

Questo livello di stabilità suggerisce che la resilienza deve andare oltre il semplice ritorno alla normalità, concentrandosi su un adattamento che garantisca una maggiore solidità del sistema agricolo anche in condizioni future sempre più imprevedibili.

Contributo alla resilienza ecologica

Le pratiche rigenerative supportano il ripristino degli ecosistemi agricoli, favorendo:

  • Una maggiore biodiversità, che rafforza la capacità degli ecosistemi di resistere a perturbazioni.
  • L'equilibrio tra i processi naturali del suolo e le esigenze della produzione agricola.

Questo approccio dimostra che non è sufficiente ripristinare un equilibrio statico, ma che è necessario rafforzare e diversificare gli ecosistemi agricoli per migliorare la loro capacità di resistere e adattarsi a lungo termine.

Resilienza economica

Il documento evidenzia che:

  • Sebbene le pratiche rigenerative richiedano investimenti iniziali significativi, nel lungo periodo queste portano a una maggiore stabilità economica, grazie alla riduzione dei costi operativi e all'incremento della produttività.
  • L'adozione di tali pratiche aiuta a mitigare l'incertezza economica derivante da eventi climatici estremi, come siccità o inondazioni, aumentando la prevedibilità dei risultati finanziari.

Questi benefici economici indicano che la resilienza non deve essere vista solo come capacità di evitare perdite, ma come strumento per costruire una maggiore sostenibilità economica, capace di affrontare sfide future e generare risultati stabili.

Conclusione

Nel documento di McKinsey, la resilienza è rappresentata come la capacità di resistere e adattarsi a fattori di stress ambientali ed economici, garantendo la stabilità delle rese agricole e la sostenibilità dei sistemi produttivi nel tempo. Tuttavia, una lettura approfondita suggerisce che la semplice resilienza, intesa come ritorno allo stato iniziale dopo un evento avverso, potrebbe non bastare più. Le sfide ambientali e climatiche richiedono un approccio che non solo ripristini, ma rafforzi attivamente i sistemi agricoli, garantendo loro una maggiore capacità di adattarsi e prosperare nel futuro.


source: McKinsey, "Revitalizing Fields and Balance Sheets through Regenerative Farming", published in December 2024

Alvaro Reynoso

Director PCAinnovation - Presidente GT TC279 ISO 56000 - Chairman Advisory Group (CAG) ISO56000 - Director IMSP Global - Premio Nacional a la Innovación 2020 - Director del InnovaHub de la Agroindustria Azucarera

6 giorni

Exactamente la agricultura regenerativa debe mezclarse con la agricultura anticipatoria (como ya lo estamos haciendo en Guatemala en Azúcar: convergencia tecnológicas, con algoritmos que predicen el clima 24 meses adelante e inteligencia artificial>).... Sin embargo el modelo de Mckinsey es basado en resiliencia clásica: una lectura en profundidad sugiere que la simple resiliencia, entendida como un retorno al estado inicial después de un evento adverso, puede que ya no sea suficiente. Los desafíos ambientales y climáticos requieren un enfoque que no solo restaure, sino que fortalezca activamente los sistemas agrícolas, garantizando que tengan una mayor capacidad para adaptarse y prosperar en el futuro.

𝖥𝖺𝖻𝗂o 𝖢𝗈𝗅𝗈𝗆𝖻𝗈

Entrepreneur & Consultant | Community Change Maker | SME Growth Strategist | AI Practicioner | Executive Master in Sustainability and Business Innovation

6 giorni

Brilliant and effective moving toward a long-term scenario considering higher value, an impactful trade-off around biodiversity, getting put of a short-termism taking into account sone positive side-effects able to boost the initial choice as a game-changer Oliviero Casale I am in!

Rick Fernandez

Chairman US Innovation Management Systems TAG, President 20-20 Innovation, Director Innovation Management Systems Professionals, President Advent Group, Inc., IMS Lead Auditor, Lean Six Sigma Master Black Belt, PE, CPM

6 giorni

Excellent summary of some very important research by McKinsey. Regenerative Agriculture is an area of focus that will not only drive productivity and reduce prices but will also help to feed the many peoples of the world who go hungry.

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