In ricordo dell'ultimo imperatore

In occasione della scomparsa dell ultimo imperatore dei cineasti italiani, Bernardo Bertolucci, mi piace ricordarlo con questa recensione che feci per una rivista cinematografica a cui collaboravo negli anni in cui uscì il suo ultimo, meraviglioso film.

IO e TE di Bernardo Bertolucci, ITA 2012

Il buon Bernardo sembra avere trovato nuovo smalto in vecchiaia, complice una sedia a rotelle. Guardando il mondo dal pavimento, l'impotenza fisica seda l'irruenza pulsionale, pone limiti, cerca strade alternative, trova nuove canalizzazioni creative. "Ho appena finito di girare il film e ne vorrei subito girare un altro" - dichiara il regista. La nuova limitata prospettiva spossa meno e sembra alimentare un sentimento nuovo. In "Io e te" le tematiche tipiche del cinema di Bertolucci vengono trattate in maniera inusuale. La leggerezza spodesta la morbosità, l'incesto viene solo sfiorato, l'affetto prende il posto del 'muro' pulsionale. Strepitosi i due giovani attori, rappresentanti due solitudini speculari. Il blocco soggettivo, interpretato nelle opposte reazioni attrattive, genera quella 'pietas' che illumina di colori lo scantinato buio. La regressiva e distruttiva "trappola per topi" non funziona più. La gabbia é aperta, la belva non più feroce.


































































































































































































































































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