Risultare autorevoli è l'obiettivo più importante
I dubbi che più tormentano chi si avvicina al marketing digitale riguardano quali strumenti utilizzare, tra i molti che la comunicazione online rende disponibili, e come farlo. La scelta più frequente, dettata dalla fretta o dalla poca dimestichezza con le logiche della comunicazione, è quella di rivolgersi ai canali maggiormente frequentati dalla popolazione, nell’illusione che “più gente c’è e più opportunità ottengo”. Questo sillogismo non è sempre valido. Vediamo i motivi.
Uno schema consolidato
Nonostante io sia impegnato in questo percorso da diversi anni, non è detto che sia valido in senso assoluto o che lo sia per te e per i tuoi obiettivi, quindi valuta bene se sia opportuno adottarlo.
In pratica, parto dal presupposto che inizialmente ho la necessità di allargare il pubblico e ottenere attenzione. Per fare questo, ogni giorno, creo contenuti indirizzati alla nicchia di persone che condivide con me un dato interesse e cerco di accreditarmi come fonte di ispirazione o di informazioni. Cerco poi di trattenere questo pubblico selezionato attraverso legami digitali quali mail, cookies, notifiche, feed, Telegram o advertising. Alla fine di questo iter, col tempo e in modo naturale, la fiducia di questo pubblico si trasforma in acquisti di servizi (formazione, eventi e consulenze), prodotti (libri) oppure nulla; mi basta la loro vicinanza.
Canali e i contenuti che producono maggiori risultati
La comunicazione digitale è il regno del pensiero laterale, della fantasia al potere: se hai un contenuto amato e apprezzato puoi crearti un pubblico (e fare soldi) ovunque. Ad esempio, Richard Blevins ha guadagnato milioni di dollari sulla piattaforma Twitch, mostrando quanto è abile con i videogiochi. Purtroppo, questo non è un esempio replicabile; ciò che è replicabile è il modello con cui puoi ricreare questo schema rivolto a un pubblico ristretto e selezionato.
Dopo aver osservato innumerevoli comunicatori di nicchia, che hanno dimostrato di aver ottenuto risultati, posso affermare con una certa tranquillità che la comunicazione più efficace NON si ottiene attraverso la quantità di pubblico che distrattamente ti vede passare su una news feed o nelle stories, ma in base al numero di persone che si fermano ad ascoltarti. Specialmente in un luogo che parla di te, che imprime nei loro ricordi il tuo nome/Brand, il tuo stile e che sia facile da ricordare.
In questo momento storico in cui le piattaforme sociali cercano di dissuadere le persone dal condividere contenuti esterni, aggiungo anche che la maggioranza delle persone odia uscirne, la pratica di collegare contenuti esterni potrebbe essere vista come sbagliata se ci basiamo sui meri numeri di view o engagement, ma, in realtà, è vero il contrario. Viene conteggiato come una visualizzazione anche un pubblico distratto che non ti ascolta e che elargisce i like con grande facilità per ottenere i quali, spesso, basta una bella foto. Questi numeri appagano solo l’ego, non il portafoglio o le opportunità che arrivano dalle successive relazioni.
C’è una grande differenza tra mostrarsi ed essere scoperti. La voglia di esserci e contare qualcosa rende molti smaniosi di ottenere visibilità nella maniera più diretta e rapida possibile. Tuttavia, la modalità che ti rende più efficace è la scoperta. Sei maggiormente apprezzato da chi paga un “prezzo” per ottenere il tuo contenuto, sia esso un semplice clic su un link, oppure una ricerca su Google e YouTube. Chi ti scopre tende a ricordarsi di te e ad avere maggiore fiducia. Se non sono disposti a pagare questo “prezzo” significa che non sei riuscito a far comprendere il valore del tuo contenuto.
Nel rumore di fondo di una timeline o di centinaia di inutili “storie” ci sono la disattenzione e un minore impegno intellettuale. In questi luoghi funzionano i contenuti facili, leggeri, che dicono poco di te e della tua professionalità. Se vuoi ottenere un pubblico che si fidi di te e ti riconosca come fonte credibile e autorevole devi fare esattamente il contrario; devi trascinare, creare attrazione, non far scivolare deboli contenuti in una infinita noiosa news feed. Invitali a casa tua sul tuo sito, mostragli chi sei, fatti ricordare.
Senior Brand Marketing and PR Manager at Solar Solutions GmbH
3 anniCondivido tutto del bellissimo articolo, ma se devo dire qual é stato il passaggio "wow" in termini di lettura: "La comunicazione digitale è il regno del pensiero laterale, della fantasia al potere"😊
Consulente in sistemi di gestione certificabili ISO - Consulente Digitale
3 anniLa performance, infatti, si calcola proprio come prodotto di efficacia ed efficienza quindi non solo la capacità di raggiungere l'obiettivo ma di farlo con il minimo sforzo (o investimento). Questo presuppone un' attenta valutazione del mercato in cui si opera e del target cui si vuole comunicare. Cosa che credo non venga mai fatta o quantomeno cui non viene data la giusta attenzione. Cosa ne pensi a riguardo? L'articolo inoltre, mi fa pensare anche al ciclo di Deming, alla base di qualsiasi sistema di miglioramento aziendale, tanto semplice quanto rivoluzionario, quattro semplici fasi plan-do-chek-act che se applicate a qualsiasi livello aziendale, in qualsiasi processo, i benefici per l'azienda sarebbero incalcolabili.
President presso In Camper con Gusto
3 anniGrazie per le sue sessioni. Sono un allenamento al costante miglioramento di se stessi professionalmente.
Growth Product Manager @Caffeina | Chairman & Founder @Catobi | StartUp Investor & Advisor | Fractional CGO & CMO
3 anniRisultare o esserlo? Riccardo Scandellari Perché non vorrei che con “risultare” si creassero ulteriori fraintendimenti. Mi sembra che l’autority in Italia sia già sufficientemente attaccata al K-Factor. È paradossale come, in un mercato che richiede sempre più trasparenza, abbia maggior successo chi declama i risultati, invece di coloro che ne narrano il processo. Non trovi? Io credo che un bagno nel concetto di quiet Leader possa fare bene a molti. Almeno questo è l’idea che abbiamo in CatobiStrategy
Country Manager Italy at Arrow Electronics
3 anniBell'articolo, libro pre-ordinato!