Rivoluzione Digitale, tutti ne parlano e pochi ne capiscono qualcosa: cosa succede al di la degli Slogan
Ho lavorato nel digital, o meglio "prima del digital", tutta la vita, a cavallo di quello che sarebbe successo ed a cui, ovviamente, pochi hanno creduto. Ho visto aziende “innovative” mancare clamorosamente le diverse fasi della rivoluzione digitale fino ad oggi vissute (Desktop e Mobile) ed ora vedo aziende che nonostante i proclami mancheranno clamorosamente la fase IoT e Blockchain.
Il Motivo: la semplice non accettazione del concetto stesso di “Rivoluzione”
A beneficio di tutti: Rivoluzione: “Rovesciamento radicale di un ordine politico-istituzionale costituito 2 estens. Trasformazione che si verifica in un settore d'attività o che investe la mentalità, la morale: r. tecnologica; r. dei costumi; Innovazione culturale di vasta portata. Capovolgimento totale di un punto di vista”.
Si acclama la rivoluzione ma la si vorrebbe in realtà “controllata”, magari benevola con alcuni paradigmi abituali e di provato successo “per alcuni” … sempre e comunque al servizio dello status quo.
Si cerca di limitare la Rivoluzione, di governarla affinché sia utile, il che è di per sé una contraddizione in termini ed il risultato è che si viene lasciati indietro: "Disrupted".
Non si vedono ancora siti decenti, e-commerce con processi corretti, Mobile app basate su di un servizio a valore aggiunto percepito dall’utente, magari georeferenziato, che è già tempo di cambiare, nuovamente, le regole del gioco.
È un processo ciclico ed iterativo, le cui diverse ere, proprio data la loro natura digitale, sono sempre più vicine nel tempo ed ogni era è circa 10 volte più grande per numero di device installati, mole di dati e contestuale valore processato e generato rispetto al ciclo precedente.
Siamo al momento di passaggio tra fase Mobile (circa 2bln di device nel mondo) e la fase IoT della Rivoluzione Digitale (si parla di circa 50bln di device connessi entro il 2020) o meglio, siamo al momento in cui il mobile inizia ad introdurci concretamente questa nuova ed incredibilmente diversa fase della nostra vita interconnessa.
La diversità di questo nuovo momento dipende intanto proprio dal volume di installato e dal conseguente valore generato ed indotto dai device adottati, fino ad oggi semplicemente inimmaginabile (10 volte più grande del già di per sé immenso valore generato dal digital e mobile) e soprattutto dal fatto che questo passaggio darà il la ad una nuova era di Internet, più democratica, imprenditoriale e condivisa, un rinascimento molto più vicino a quelle che erano l’idea e le promesse originali.
I dati avranno valore in quanto tali, certificati dalla loro criptazione e verificati in tempo reale dalla rete stessa, si assisterà alla graduale scomparsa degli enti terzi di certificazione, la condivisione e la partecipazione economica sarà reale (la vera sharing economy agli antitesi degli aggregati di servizio come Uber o Air BnB che di sharing non hanno proprio nulla e che anzi hanno successo proprio perché non condividono) ed i database saranno distribuiti, partecipati ed ubiquitari: sarà un Internet of Everything basato su di un sistema di dati Blockchain.
Cambierà nuovamente tutto ed il cambiamento sarà stavolta ancora più profondo e radicale.
Ma come ci arriveremo? Quanto tempo occorrerà?
Mentre se per la seconda dimensione, quella temporale, dipenderà dall’adozione di massa delle tecnologie e, soprattutto, del mindset Blockchain ed ovviamente anche da quanta resistenza lo status quo opporrà (significativo comunque vedere già ora aziende come IBM annunciare non solo pesanti investimenti ma addirittura prodotti a breve sul mercato), le modalità in cui questo cambiamento avverrà nell’immediato sembrano già essere delineate in step e fasi evolutive già piuttosto chiare:
1) Lo smartphone muterà il suo ruolo nella nostra vita : da device a sé stante o connesso in modo separato ed indipendente a diversi sensori e microconduttori e diverrà gateway e porta di accesso personale al mondo IOT.
Due sono le direzioni in cui questa evoluzione mobile si svilupperà: Verticale tipica di una industry specifica e di una specifica tecnologia (insurance telematics, OEM, agriculture, travel, banking, health etc) Orizzontale: basata invece si dinamiche di Customer Engagement e Cosumerization delle diverse industries ed in modo cross.
2) Questa seconda dimensione di Consumerization in particolare è molto di più di uno slogan di marketing: non solo infatti determinerà precise dinamiche, servizi, funzionalità ed addirittura gestures attese dai consumatori nei confronti di (presto) ogni prodotto o servizio conosciuto, ma eserciterà, soprattutto, una funzione di avvicinamento necessario tra industries diverse, che comporterà una integrazione cross industry tale da garantire esperienze di utilizzo sempre più seamless ed integrate, abbracciando essenzialmente tutti gli ambiti di IoT.
Sarà questo l’inizio di una dinamica di razionalizzazione dell’IoT e di integrazione di industries fino ad oggi separate ed apparentemente inconciliabili.
3) Si assisterà alla nascita di nuovi modelli di business basati su interazione ed integrazione non più solo di diverse piattaforme ma di diversi ECOSISTEMI.
Le app, ad esempio, non si limiteranno più a poche funzionalità core ma si assisterà alla nascita e proliferazione di SUPER-APP in cui l’utente potrà essenzialmente compiere ogni tipo di azione coerente e di valore desiderato in un andirivieni continuo tra diversi verticali appartenenti ad industries completamente diverse senza mai lasciare la stessa app .
È il modello WeChat: una app che favorisce la nascita di ecosistemi globali che a sua volta dà accesso a diversi ecosistemi.
4) Se si assiste da un lato a movimenti ed integrazioni macro, le stesse “correnti” porteranno alla nascita dell’"ecosistema utente" (micro). Lo smartphone diviene edge computing per la propria rete di app, device, prodotti e servizi specifici. Se il valore di una rete è dato dal quadrato degli utenti connessi e dei dati processati, è facile intuire come ci stiamo rapidamente muovendo verso uno scenario in cui il valore di questa macro rete sarà non più il quadrato degli utenti, ma il quadrato degli ecosistemi/reti utente; il che significa un valore in termini di installato, revenues connesse alla rete stessa e, soprattutto, di dati generati, senza precedenti.
5) Ogni utente avrà così il totale controllo dei propri dati e del profitto che dagli stessi potrà trarne.
Si assisterà quindi alla nascita di vere economie basate sul P2P sharing in cui la transazione ed il servizio verranno veicolati 1to1 in modo praticamente contestuale e certificato dalla rete stessa.
Sarà la fine del dominio incontrastato degli attuali modelli di Uber ed Air BnB (so che suona quasi folle detto adesso ma ne riparliamo tra qualche anno) in cui una piattaforma centralizzata certifica e rende possibile il servizio in cambio di una commissione molto alta del valore transato (circa il 20%), a favore di transazioni tra singoli utenti certificati dalla rete in blocchi di informazioni criptate, informazioni salvate non in un database centralizzato sfruttato da 1 solo soggetto, ma condivise tra i gangli della rete stessa e di proprietà esclusiva dell’utente che ha generato il dato (la percentuale di transazione corrisposta al nodo della rete che per primo verificherà l’informazione scenderà a circa il 2% ma potrà contare su di un modello “long tail” e su una scala infinitamente più grande).
Lo so, può suonare tutto estremamente complicato e lontano, ma fidatevi, non lo è ed è solo questione di tempo. Tutto sta per cambiare and the world is about to be shaken again. Who wants to bet?
#Revolution
Sales Manager @ DATASKILLS - Data & ArtificiaI Intelligence | Strategy Development and Execution | Solution Selling | Blockchain | EMBA
7 anniQuello che vedo è una possibile rivoluzione del processo di business sull'onda della blockchain. Quest'ultima rappresenterà un pezzo di quello che vedremo. Questa tecnologia farà da anticamera nel senso che sarà un impulso per accelerare il modo in cui pensare i processi di business. Quindi, un occasione per rivederli in un modo diverso introducendo altre tecnologie : IoT, AI, ecc ecc. Blockchain non come modello dominante piuttosto di convergenza. Di fatto questa tecnologia cattura; molte aziende in modo silente, in forma prototipale, stanno già lavorando per costruire degli scenari nuovi. Vogliono capire. Ognuno sta interpretando a modo proprio i concetti su cui si basa la blockchain. Non credo che questa aprirà le porte ad una società più democratica. Sarà una nuova società regolata sempre dal business; dove gli intermediari non spariranno, almeno non subito e completamente (politica e potere faranno la loro). Alcuni modelli di business saranno messi alla prova, alcuni spariranno altri si trasformeranno per stare al passo.
Director - Technology Strategy at Microsoft - Driving AI and Digital Transformation for Vodafone Group
7 anniInteressantissimo e secondo me molto vero. C'è un tema che secondo me vale la pena di evidenziare: le rivoluzioni digitali dell'IoT e della Blockchain sono e saranno soprattutto innovazione di business models. Raggiungere l'informatizzazione dei processi è diventata commodity e non ha realmente generato vantaggio competitivo al singolo, IoT e Blockchain promettono di entrare più a fondo nel modello di business di un'azienda. Il risultato è che il valore economico generato sulla piattaforma digitale è enormemente più grande, ma si assiste nel contempo a una redistribuzione dello stesso lungo la filiera, con un maggior beneficio verso il consumatore finale. E' chiaro che per i giganti IT e per tutti i grandi player di una qualsiasi filiera la situazione si complica: difendere la profittabilità di un mercato destinato a morire, oppure accettare un ruolo di minor peso nel mercato del futuro?
Equity Partner at Chaberton Partners - Member of the Alumni Board University of Chicago - Building Sustainable D&I
7 anniFantastico articolo. Andiamo verso il Nuovo Rinascimento con lo user e la sua experience al centro. Oggi tutto sembra possibile. Grazie.
G2 Startups | Flowdron | Business Ecosystems | Open Finance | Open Insurance | Fintech & Insurtech | Drone Economy
7 anniOttimo articolo. Visione orizzontale e verticale insieme. Complimenti
Senior Partner MeTMi / Key Account Management, Business Development, Marketing Research, Panel OnLine
7 anniInteressante, in tutte le tematiche trattate