Robot, tanto amati "colleghi" del futuro
Secondo il recente studio “AI at Work”, condotto da Oracle e Future Workplace, il 64% dei lavoratori si fida di più dei robot che dei propri responsabili. Nonostante resistenze iniziali, infatti, ad oggi sono ben il 50% i dipendenti di aziende che, mossi da fiducia nei confronti delle nuove tecnologie, ricorrono a sistemi di intelligenza artificiale nello svolgimento delle proprie attività, il 18% in più rispetto allo scorso anno.
Ma l’evoluzione dell’AI, e il progresso a questa connesso, genera aspettative diverse dal passato, che richiedono un approccio altrettanto differente nei confronti delle risorse all’interno delle aziende. I sistemi di intelligenza artificiale stanno gradualmente rivoluzionando le relazioni tra colleghi in azienda e l’uso delle nuove tecnologie nelle realtà lavorative. Ma cosa sarebbero in grado di fare meglio le “macchine” rispetto ai manager? I lavoratori intervistati avrebbero risposto: la creazione di una cultura del lavoro (per il 29%), la formazione aziendale (per il 33%) e la comprensione emotiva (per il 45%). I lavoratori in India, poi, sarebbero quelli a mostrare maggiore entusiasmo nei confronti dei propri “colleghi robot”, più precisamente per il 60%.
L’ottimismo, però, non offusca l’incertezza rispetto alla sicurezza e alla privacy dei dati di quanti decidono di adottare l’AI per scopi professionali; a questa si aggiunge l’esigenza di poter interagire con i sistemi in modo più semplice e immediato. In definitiva, la ricerca condotta da Oracle e Future Workplace, sottolinea i numerosi passi in avanti fatti in campo machine learning e intelligenza artificiale, e l’importanza da parte dei manager delle aziende di mantenere al centro delle proprie priorità l’aspetto relazione e umano nella gestione dei rapporti con le risorse, a discapito di quello prettamente tecnico che potrà rientrare a far parte delle attività svolte ogni giorno dai robot nelle realtà di lavoro d'appartenenza.
Anche la Fondazione Mondo Digitale crede fortemente nel potenziale racchiuso nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle aziende, avvicinando principalmente le nuove generazioni al tema dell’AI in relazione alle occupazioni del futuro, grazie al progetto “Ambizione Italia per la Scuola” di Microsoft: sono infatti loro, la Generazione Z e i Millennials, a manifestare, paradossalmente, maggior preoccupazione rispetto alla sicurezza sul lavoro e alla cybersecurity, rispettivamente per il 43% e il 45%.