SAI RIMETTERE IL DENTIFRICIO NEL TUBO?
#HISTORYTELLING - LE PAROLE SONO IMPORTANTI
Una notte di luglio in un campeggio estivo, alcuni campeggiatori si erano radunati in cerchio per le loro chiacchiere serali. Alla fine il Capo Campeggio chiese se c’era qualcuno che volesse condividere qualcosa che era accaduta quel giorno e che li aveva colpiti. Una campeggiatrice alzò la mano e disse che una ragazza di un altro gruppo le aveva detto qualcosa che aveva ferito profondamente i suoi sentimenti e l’aveva sconvolta.
“Pensa prima di parlare e assicurati che le tue parole possano essere usate bene prima di pronunciarle” disse il Capo Campeggio; e per spiegare questo concetto andò in bagno e prese un tubetto di dentifricio. Lo mostrò a tutti, poi lo strinse leggermente fra le dita, facendo uscire un po' di dentifricio.
Fatto questo disse che adesso avrebbe cercato di reintrodurlo nel tubo. Ma invece finì col creare un vero pasticcio. Non sapendo come fare, aveva stretto ancora di più il tubo, spingendo fuori altro dentifricio e creando una situazione peggiore: adesso era aumentato il dentifricio che era uscito senza che egli avesse scoperto come reintrodurlo nel tubo.
Disse allora: “Questo dentifricio rappresenta le parole che pronunciamo. Una volta che diciamo qualcosa che vorremmo poi ritirare ci accorgiamo che è impossibile, anzi con i nostri tentativi creiamo un problema più grande. Dobbiamo pensare alle nostre parole prima di farle uscire e assicurarci che si possa farne buon uso”.
La morale. Parlare è un'abilità sociale fondamentale per vivere una vita di successo. Tuttavia, molti sono incuranti delle loro parole, che pure detengono così tanto potere. Esse possono avere un impatto diretto sull'esito di una situazione, creando una reazione piacevole o dolorosa nel loro ambiente. Il problema è che, una volta che le parole escono dalla loro bocca, nessuna quantità di scuse le cancellerà: lasciarsi sfuggire qualcosa e poi tentare di riprenderla è come chiudere il cancello dopo che il cavallo è uscito.
Pensare prima di parlare è la soluzione che ci dà il tempo di prendere in considerazione il potenziale impatto delle nostre parole. Se non le scegliamo con cura rischiamo facilmente di ferire altre persone e, una volta fatto, sappiamo di non potere recuperare facilmente.
Le parole definiscono anche chi siamo noi, rivelando i nostri atteggiamenti e il nostro carattere e dando agli altri l'indicazione della nostra conoscenza o della nostra ignoranza.
LEZIONI DA IMPARARE
C’è un proverbio anonimo che dice: “La lingua è un buon servitore ma al tempo stesso un terribile padrone”.
Se vogliamo migliorare la nostra vita,
uno degli aspetti fondamentali del nostro comportamento è quello di controllare le nostre parole.
Ciò perché sono i nostri discorsi molto spesso a dare successo alla nostra vita e l’esito di tante situazioni in cui ci veniamo a trovare dipende da quello che diciamo e da come lo diciamo.
Per mettere in pratica l’abitudine di pronunciare parole “controllate” dobbiamo:
1. accettare il fatto che siamo noi a essere responsabili di ciò diciamo e di mettere un freno se occorre alle nostre parole.
Ha detto Joel Osteen, un predicatore televisivo americano:
“Tu hai il potere di stabilire il destino della tua vita controllando ciò che sei portato a dire”.
2. quindi diligentemente abituarci a chiudere la nostra bocca ogni volta che siamo tentati di aprirla senza ragione!
Se siamo portati a reagire immediatamente con la parola alle persone e alle situazioni intorno a noi, il suggerimento è di fare ciò che ha detto Mahatma Gandhi:
“Parla soltanto se il tuo parlare può migliorare lo stato del silenzio”.
Così facendo interrompiamo la cattiva abitudine di parlare quando non abbiamo niente da dire.
3. impariamo a pronunciare solo le parole che hanno un senso per noi.
È facile sparare una frase e poi dire, “Scusatemi, ma intendevo un’altra cosa.” Allora purtroppo il danno è già fatto. In quel caso ciò che trasmettiamo è solo che siamo troppo pigri per sforzarci di porre attenzione sulle nostre parole.
Ascoltiamo il consiglio di Ernest A. Yeboach, autore ghanese: “Scelgo di scegliere poche parole ogni giorno. Sì, poche parole che contano (…). Anche se non riusciamo a pensare alle nostre parole, non dobbiamo mancare mai di pensare alle conseguenze delle nostre parole”.
4 CONSIGLI PRATICI
Ecco alcuni suggerimenti per migliorare il nostro discorso e per evitare la trappola del “dentifricio”.
1. Il consiglio più importante è: pensiamo prima di parlare.
Questa è un'abitudine davvero buona per evitare di causare problemi nella nostra vita, sia nelle relazioni, nella carriera o altrove. Quando “pensiamo prima di parlare”, abbiamo maggiori probabilità di fare dichiarazioni bene informate e aumentare la nostra credibilità: rischiamo anche molto meno di ferire qualcuno, anche se le nostre intenzioni non erano quelle.
2. Organizziamo ciò che vogliamo dire.
Mentre molti spesso parlano senza pensarci troppo su, è dimostrato che è possibile e utile assicurare che alcuni utili criteri siano rispettati.
Secondo Alan Redpath, un pastore evangelico e autore britannico, quello che si dice dovrebbe: “Essere vero, utile, illuminante, necessario, gentile”.
Prepariamoci a fare di tutto perché la nostra comunicazione soddisfi questi requisiti.
Per come farlo il suggerimento è di iniziare ascoltando e di prepararci a intervenire nel primo momento opportuno nel corso dell’interazione.
3. Non parliamo troppo ed evitiamo di utilizzare argomenti sgradevoli o fastidiosi.
Eccedere nel parlare è di solito un segno di nervosismo o stupidità.
Ha detto George Burns, un noto comico statunitense: “Il segreto di un buon discorso è quello di avere un buon inizio e un buon finale; e di tenere questi due momenti quanto più vicini è possibile”.
Quanto agli argomenti spiacevoli, essi vanno evitati perché spesso si basano solo sul “gossip” relativo a rapporti con amici o a eventi di attualità. Parliamo invece delle cose belle che abbiamo visto o che vogliamo realizzare. E se proprio dobbiamo toccare un argomento spiacevole, usiamo il tatto e la dolcezza e cerchiamo qualcosa di positivo da dire per compensare il negativo.
4. Lodiamo liberamente.
Ringraziamenti e parole di apprezzamento sono sempre ben accetti. Così anche i complimenti sinceri.
L'abitudine di lodare onestamente non solo ci conquisterà amicizia e simpatia, ma ci insegnerà ad apprezzare il bene che ci circonda.
Rimarremo stupiti di come questo si rifletta positivamente sulla nostra vita!
LESSON LEARNED
Concludo con una sintesi di Betty Eadie, una scrittrice americana di successo:
"Se comprendessimo il potere dei nostri pensieri, li custodiremmo più da vicino. Se capissimo lo straordinario potere delle nostre parole, preferiremmo il silenzio a quasi tutto ciò che suona negativo. Nei pensieri e nelle parole creiamo i nostri punti di debolezza e di forza. I nostri limiti e le nostre gioie cominciano nei nostri cuori. Dobbiamo imparare a sostituire sempre il negativo con il positivo."
Wealth Advisor presso Banca Mediolanum
4 anniUn grande abbraccio
Presidente presso Del Corso Climagroup
4 anniCaro Edoardo , credo che altrettanto importante sia la scelta delle parole con le quali ci rivolgiamo a noi stessi !
Fleet Sales Manager
4 anniE bravo! 👏👏👏grazie 🤗😷
Consulente finanziario, Efpa Esg Adviror, specialista nella gestione dei patrimoni familiari/aziendali, consulente dedicato ai rapporti con Enti Ecclesiastici ed Enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS
4 anniQuanta verità... grazie per questa riflession!