Saluti e riflessioni di fine anno
Dietro al successo dello Spotify Wrapped
La vita ha poche certezze tra cui, in ordine sparso: il traffico quando sei già in ritardo, la sveglia che interrompe un sogno meraviglioso e… lo Spotify Wrapped condiviso a più non posso sui social in questo periodo.
Parliamo di quel colorato resoconto annuale delle nostre preferenze di ascolto e attività svolte sulla piattaforma di streaming svedese. Piccola nota a parte, Spotify ormai è un colosso da più di 600 milioni di utenti mensili e ricavi per quasi 14 miliardi di euro.
Insomma, a giudicare dall’onnipresenza del Wrapped sui social nelle ultime settimane, il recap in questione ha fatto breccia negli utenti. Marketing Espresso si è chiesto perché, ed eccoci con un riassunto dei motivi principali.
Prima di tutto, ci piace il confronto con gli altri, per sentirci parte di qualcosa o per distinguerci. La musica che ascoltiamo ci identifica e fa parte della nostra identità e della percezione che abbiamo di noi stessi. Far sapere a tutti i nostri gusti ci gratifica.
Inoltre, il Wrapped è concepito appunto per essere condiviso, tra colori vivaci, grafiche azzeccate e accattivanti, e un formato intuitivo. Spotify quindi riesce a trasformare i nostri dati in uno storytelling emotivo che è diventato un vero e proprio caso di studio.
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Allarme “Brain Rot”: cosa significa e come intervenire?
Secondo l’University Oxford Press, “brain rot” è il termine dell’anno, e in italiano è traducibile con “cervello avariato”. Come riporta Upgrade Ita, con queste due parole si descrive l’impatto del consumo eccessivo di contenuti di bassa qualità, soprattutto sui social media.
Si tratta quindi del deterioramento dello stato intellettuale o mentale di una persona, soprattutto come risultato del consumo esagerato di materiale banale o poco stimolante, come molti contenuti online.
Lo scrolling sulle piattaforme e la diffusione sempre più massiccia di contenuti effimeri, brevi e impattanti, ci stanno abituando a ritmi di fruizione frenetici, a diminuire drasticamente la soglia dell’attenzione e a cercare nuovi stimoli di continuo.
Per tante persone, leggere un libro o guardare un film per intero, senza fare frequenti pause al telefono, è diventato impossibile. Dunque, per evitare di incorrere nel “brain rot”, sarebbe meglio utilizzare i social media con attenzione, consapevolezza e moderazione.
Non è mai colpa della tecnologia, ma dell’uso che ne facciamo!
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Parità di genere, ecco come interviene il Parlamento europeo
L’Unione Europea ha promosso l’uguaglianza di genere sin dagli albori. L’Europa ha adottato leggi, pubblicato raccomandazioni, favorito lo scambio di buone pratiche e offerto fondi per sostenere l’azione degli stati membri.
In particolare, il Parlamento europeo è sempre stato attivo nel raggiungere l’uguaglianza fra donne e uomini e ha una commissione permanente sui diritti delle donne e l’uguaglianza di genere.
Per sottolineare l'importanza rivestita dal tema della parità di genere, nel 2020 il Parlamento europeo ha istituito la Settimana europea sulla parità di genere, che quest’anno si è svolta nella settimana del 9 dicembre. Tale iniziativa, fornisce alle commissioni parlamentari l'opportunità di considerare le questioni affrontate da una prospettiva di genere.
Nello specifico, il Parlamento europeo è intervenuto sul diritto all’aborto come diritto fondamentale, sull’uguaglianza di genere nei luoghi di lavoro, sulla prevenzione della violenza sulle donne, e su tanto altro.
Consigliamo questa lettura per saperne di più su un tema che deve riguardare ognuno di noi, dato che affonda le radici nell’educazione e nella cultura di una società, che per definizione è formata da aggregati di singole persone. Ecco perché possiamo fare la differenza.
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Ci siamo fatti un regalo: parlare di noi!
Il settore della comunicazione è in grande crescita, con un aumento del giro di affari che ha toccato lo scorso anno oltre 22MLD (fonte: UNA - Aziende della Comunicazione Unite . Osservatorio Aziende della Comunicazione. Ed. 2023).
Uno dei trend emersi è l’utilizzo di strategie crossmediali, un definitivo superamento dei perimetri tra i vari comparti della comunicazione.
Ad oggi, abbiamo un 23% di clienti che ha necessità di questo tipo: progetti che spaziano tra eventi, ufficio stampa e social media, a volte comprendendo tutti e tre gli ambiti.
Secondo Rossella Rosciano , la nostra CEO & Founder, «è un segnale evidente di un cambio di paradigma: le PR stanno allargando sempre di più il loro campo d’azione, includendo nuove competenze, diventando così ibride e integrate».
Ecco il video che riassume di cosa ci occupiamo, con un approccio contemporaneo, mirato ad attivare le diverse leve di comunicazione delle PR per raggiungere gli obiettivi prefissati.