Scenari che cambiano
Per Hitler e Stalin la politica si faceva con le armi.
Per Andreotti la politica si faceva con gli archivi.
Per Craxi, Berlusconi e successive modificazioni, la politica si faceva con i soldi.
Per Kennedy la politica si faceva con i sogni.
Per tutte le persone perbene la politica si fa con le idee e con prassi che le traducono.
Il momento post ideologico che stiamo vivendo è molto importante. Giuseppe Conte è un presidente del consiglio che ha segnato un'epoca e sarà uno dei presidenti del consiglio più ricordati nella storia della repubblica, infatti, in momenti diversi ha governato con tutto il parlamento. Facendo questo ha chiuso il 900 ed è il primo a dimostrare con parole e fatti che si può andare oltre le ideologie.
Questa nuova fase, molto più che in altre epoche, sta facendo emergere una nuova categoria di politico. Quello che la politica la fa tanto per farla, per lui è un mestiere come un altro. Deve guardarsi intorno e azzeccare la mossa come in una partita a scacchi. Salvini, Renzi e Calenda ma anche molti altri altri si stanno muovendo con questa logica.
Si intravedono già i difetti di questo nuovo scenario, infatti, faccio notare che, a parte "piccoli" tornaconti personali, accumulano consenso e prime pagine ma non sanno cosa farne, perché l'Italia ha un sacco di problemi. Scappano alla prima responsabilità o raccontano balle. Nei giornali trovate espressioni come "il cazzaro verde", "il bomba".
Penso che il M5S, anche se ora è un po' "bollito" da queste esperienze, nella prossima legislatura avrà una marcia in più. Avrà l'esperienza che altri non hanno per muoversi in questo scenario.
PS: personalmente sono molto contento che stia succedendo tutto questo.