Schwa, è il vaccino contro il patriarcato : 3 domande per salvarti
Crea scompiglio ma è una VOCALE!
Ogni giorno ti guardi allo specchio e confermi la tua identità
Ci sono mattine in cui dici “oh come sono bello/a” e altre dove nemmeno il correttore fa il suo lavoro.
C’è chi non si sente rappresentato ad usare ne il maschile ne il femminile per definirsi.
Ti stai sbagliando se pensi che questo discorso non riguardi anche te.
Se oggi puoi andare in ufficio con un abbigliamento comodo è grazie a qualcuno che ha stabilito che un dolcevita e un paio di pantaloni potessero essere usati da tutti senza distinzione di genere e sesso.
La grammatica da chi è stata scritta?
Dagli uomini e il perché lo sapete tutti.
Molte donne potrebbero dire “abbiamo lottato per una desinenza femminile e ora dobbiamo rinunciarvi?”
No, semplicemente quando si parla a persone di cui non si conosce il genere scelto si utilizza lo Schwa
Shakespeare è contemporaneo:
“Cosa c'è in un nome? Ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo.”
Un nome quindi serve solo a poter identificare una persona o un oggetto, cambiarlo non intaccherebbe il significato di quest’ultimo.
Stai pensando a cosa potresti fare per essere più inclusivo?
Parti da te!
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3 domande a cui rispondere prima di rappresentarti:
Ora che hai risposto alle domande sei prontə :
Valorizza te stessə e sottolinea la tua UNICITA’.
Come?
Fotografo e artista visivo.
Lavoro prevalentemente nel campo della moda e dell’entertainment.
Ho collaborato con importanti aziende e famosi brand, tra i quali: Universal Music, Endemol, Jimmy Choo, Mantero 1902, Preludio Capri, YSL Beauty e Manila Grace.