Scrivere semplice : parole facili per comunicare

Scrivere semplice : parole facili per comunicare

Perché, invece, abbiamo la strana tendenza a complicare, sempre?

Probabilmente per darci un tono da esperto.

Ma è davvero così?

Più le parole sono difficili, più fanno sembrare chi scrive un santone dell'argomento?

In realtà no.

Anzi.

Scrivere semplice è molto più complicato. E mostra il vero valore di chi scrive.

E' avere rispetto di chi legge.

E' comunicare ciò che si dice in modo diretto e amichevole. Direi democratico.

Inclusivo.

Ed è anche un atto di generosità da parte di chi ha un'informazione verso chi, quell'informazione, la sta cercando.

A patto che il contenuto sia accessibile.

Insomma, diciamocelo, usare certi paroloni non è rispettoso nei confronti dei lettori, della lingua e non giova a nessuno.

E poi, è fuori moda!

Sintesi, chiarezza, rispetto e minimalismo, invece, questo sì che è essere di tendenza!

Il problema è convincere chi, ancora, crede che semplicità faccia rima con superficialità....

Perché scrivere semplice?

Ti sei mai trovato davanti ad un muro di parole farcito di termini stranieri e complicate istruzioni?

Che cosa hai fatto?

Immagino tu sia andato a cercare, subito, un contenuto più accessibile!

Magari più leggero visivamente.

E con qualche elenco puntato che ti guidi in quello che devi fare.

Beh, se ti è successo, allora hai la risposta.

Nessuno vuole perdersi in complicate letture per cui è necessario l'aiuto del traduttore simultaneo!

E, ricorderei, che il primo passo per catturare un lettore è farsi capire..

Ecco perché è necessario semplificare.

Il che significa prendere un concetto complesso e spogliarlo di tutti gli "esotismi " per renderlo alla portata di tutti.

Un lavoro mica da poco.

In barba a chi sostiene, ancora, che scrivere semplice sia facile e veloce.

E banale.

O, peggio, poco curato.

Cosa vuol dire scrivere semplice?

  1. Eliminare le complicazioni, non la complessità
  2. Accorciare la distanza fra te e il tuo lettore
  3. Amare e cercare ogni singola parola perché rifletta in modo rapido e chiaro il tuo pensiero, l'informazione o il concetto che vuoi trasmettere.
  4. Avere la pazienza di scrivere, rileggere, riscrivere e rileggere. Tante volte. Finché quel concetto è comprensibile a tua nonna o a tua figlia di 5 anni
  5. Conoscere a fondo ciò che il tuo lettore desidera e servirglielo su un piatto d'argento esattamente come si aspetta di trovarlo
  6. Essere essenziale e "non tirarla per le lunghe"

Fare l'equilibrista fra obiettivo e testo, senza rinunciare a bellezza, varietà, armonia ed emozione.

Lo scopo, alla fine, è fare in modo che il lettore riceva tutte le informazioni necessarie nel minor tempo possibile, senza annoiarsi.

Divertendosi.

Come si scrive facile?

Beh, non è semplice....

Ecco le mie 10 regole, quelle che uso ogni giorno per scrivere

  1. Usa un vocabolario base. Si tratta di 7000 parole o poco più, usate e comprese da chiunque parli italiano
  2. Scegli frasi semplici, soggetto + verbo + complementi, rigorosamente in forma attiva
  3. Boccia le negazioni e le doppie negazioni
  4. Spezza le frasi lunghe con la punteggiatura. Ma solo quella base: punto, virgola, due punti e punto interrogativo. Con parsimonia puoi usare anche il punto esclamativo. Rende più frizzante il discorso.
  5. Dichiara guerra alle ripetizioni. Sono come il gesso sulla lavagna.
  6. Cura al limite dell'ossessività ortografia, grammatica e sintassi. Il web è pieno di orrori... ehm, scusa, errori.
  7. Distribuisci con cautela avverbi e aggettivi
  8. Evita come la peste termini tecnici, parole straniere, latinismi e vari. Se non puoi farne a meno spiega di che cosa stai parlando.
  9. Scrivi periodi brevi e ritmati.
  10. Utilizza gli spazi. Sono pause che semplificano molto la lettura. In modo particolare quella a video. Soprattutto da mobile.

Tutto qui?

Magari.

Scrivere semplice non vuol dire eliminare tutte quelle sfumature che rendono una frase unica.

La chiarezza non basta per conquistare un lettore.

Ci vuole qualcosa che lo accenda.

Lo spinga ad innamorarsi di ciò che sta leggendo.

In una parola, ha bisogno di emotività.

E qui il gioco si fa duro, in equilibrio fra deserto e abbondanza ( avrei potuto scrivere opulenza, che rendeva di più l'idea, ma.... non è un termine comune).

Allora?

Vale la pena sacrificare qualche parola inutile, che allunga il testo, a favore di un certo aggettivo che crea emozione.

Un gioco di equilibri che si misura in un "metti e togli" continuo, fino a raggiungere la giusta agilità.

Senza penalizzare le diverse parti del racconto.

Conclusioni

Puntare all'economia delle parole significa dare loro il giusto valore. Esaltare la lingua.

Restituire al contenuto il ruolo protagonista.

Senza dimenticare quel pizzico di emozione che accenda il lettore. Spingendolo a leggere tutto. Fino all'ultima parola.

Lo "scrittore facile", alla fine, è un artigiano equilibrista che si muove fra l'aridità degli elementi indispensabili e l'eccesso di parole inutili.

Come?

Il mio punto fermo, irrinunciabile, è quello di mettermi nei panni di chi legge.

Il tuo?

E quali sono i tuoi trucchi per scrivere semplice?

Lasciami, se ti va, un’opinione nei commenti.

Radilo se sa motorom i pre, i na drvenom motoru... Una Arte via grande musculre tono, di propo mechanical adlotare....

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