SE SI VUOLE “TERMINARE” IL RAPPORTO CON UNA PERSONA, È SUFFICIENTE NEGARGLI IL VALORE CHE LUI CREDE DI AVERE DI SE STESSO

SE SI VUOLE “TERMINARE” IL RAPPORTO CON UNA PERSONA, È SUFFICIENTE NEGARGLI IL VALORE CHE LUI CREDE DI AVERE DI SE STESSO

SE SI VUOLE “TERMINARE” IL RAPPORTO CON UNA PERSONA, È SUFFICIENTE NEGARGLI IL VALORE CHE LUI CREDE DI AVERE DI SE STESSO.

ELIMINARE L'EGO PER AVVIARCI ALLA COMPRENSIONE DELL'ALTRO

LA MEDICINA PER IL FUTURO = SCEGLIERE COL SE’ E NON CON L’EGO

Come osservatore dei meccanismi di comunicazione sociale, noto da sempre sui social, più le modalità con cui i contenuti vengono scambiati che i contenuti stessi. 

Non è una novità quella che sto per affermare, ma le modalità con cui ci si scambiano informazioni sui social è la stessa che, nella vita reale, determina se il rapporto che si ha con una persona, o con un gruppo, avrà un seguito positivo o sarà destinato a fallire.

Non è importante che si tratti di nostro figlio, di un genitore, del nostro partner, di un amico o dell’associazione sportiva o di partito; tutto ciò che diciamo racconta “invisibilmente” agli altri se abbiamo risolto i problemi fondamentali della nostra vita, quelli che hanno a che fare con i nostri “Ego” e “Integrità personale”.

Il “come comunichiamo” è quindi un incrocio trasversale e globale di quasi tutte le caratteristiche della nostra identità, contenute in essi. Non ci stupiremo quindi se, a causa di come comunichiamo, perderemo le persone attorno a noi o invece diventeremo attrattori luminosi, come ne sono un fulgido esempio i leader…quelli che “fanno accadere le cose” per intenderci.

L'EGO

L’Ego è al primo posto tra i responsabili della nostra comunicazione e di conseguenza dell’andamento del Mondo.

E’ il ricordo di quando l’apprezzamento della madre creava in lui sentimenti positivi di soddisfazione che ora, da adulto, cerca di “riscuotere” dagli altri attraverso “fotocopie” di apprezzamenti per ciò che lui fa. L’Ego è quindi un riflesso di ciò che pensano gli altri di noi, ma non ci dice chi noi realmente siamo. 

Noi indossiamo continuamente un costume che ci faccia accettare dalla società, che ci faccia recitare il lato appreso della nostra personalità in modo che combaci con ciò che gli altri vogliono vedere di noi. Se nessuno apprezza il nostro Ego, iniziano i primi problemi con la nostra autostima.

L’EGO COME NECESSITÀ SOCIALE

Diventando adulti, sia altre persone sia entità esterne, aggiungono qualcosa al nostro Ego, che diventa quindi sempre più complesso, in modo che noi non diventiamo un problema per la società.  L’Ego diventa così una necessità sociale. Ciascuno deve essere un tassello di un meccanismo efficiente della società adattato ad uno schema precostituito. In definitiva è la società che ci dà un centro che però non è il nostro. Così viene creata la gerarchia.

LA NECESSITÀ DI INTEGRARE L’EGO

L’Ego invece dovrebbe essere un passaggio adolescenziale e, quando permane nell’età adulta, crea da un lato le più grandi scoperte della storia ma, dall’altro, il deserto nelle relazioni umane. E’ necessario quindi, a mano a mano che si cresce, integrare il nostro Ego, in modo da poterlo eliminare dalla nostra identità perché possiamo dirigerci verso la comprensione degli altri.

LA MORALE

Alla società però non interessa se noi scopriremo il nostro Sé, ma che ci conformiamo all’Ego e in base a come lo faremo saremo premiati oppure banditi. Da queste considerazioni nasce il concetto di morale, che rappresenta qualcosa che cambia a seconda di quello che può essere utile alla società. Con la morale acquisiamo un Ego compatibile con la società.

UCCIDERE COME ULTIMA SOLUZIONE

Ad esempio “uccidere” non è consentito nella società, in tempo di Pace, ma consentito in tempo di guerra. Pazzesco vero? Anche se a volte le motivazioni per fare ciò sembrano schiaccianti. Il fatto è che “uccidere” è l’ultima azione che arriva dopo tutta una serie di scelte che non sono state prese prima, facendola sembrare quindi la soluzione giusta.

SCOPRIRE IL VERO SÉ

Siamo quindi nati con due centri: il primo che ci viene donato dall’esistenza stessa ed è il Sé, mentre il secondo viene creato dalla società ed è l’Ego e, attraverso questo, la società ci controlla. Il Sé invece non può essere manipolato, mentre l’Ego sì! Per scoprire il nostro vero Sé dobbiamo allora passare attraverso la negazione dell’Ego appunto.

L'EGO AL POTERE = UN GUAIO PER L'UMANITÀ

Questo passaggio, anche se tardivo dopo i vent’anni, avviene naturalmente per alcune persone, per altre durante i percorsi di crescita personale per coloro che sentono un disagio interiore, grazie a strumenti adeguati ma solo se la persona decide di liberarsene. Per altre ancora non avverrà mai questo passaggio e se andranno ad occupare posti di potere saranno guai per l'Umanità!

VOLERE AVERE RAGIONE

L’esistenza dell’Ego ha un grande effetto sul modo che noi abbiamo di confrontarci con gli altri. Durante i confronti sui social, ma in generale anche nella vita reale sulle varie tematiche, le persone manifestano il loro Ego nel modo più esplicito.

E lo fanno portando a sostegno delle loro idee, motivazioni che credono “inespugnabili”. Queste motivazioni derivano dalla loro esperienza sul campo, da ciò che credono di conoscere più di altri, da ciò che loro sanno che è vero perché è così! La negazione di idee diverse è al primo posto del loro comportamento. Nessuna domanda sulla provenienza delle proprie idee. L'Ego è un grande mistificatore e sa sempre cosa rispondere!

CONVINCERE 

Questo fa sì, in qualche modo, che cerchino di convincere l’interlocutore che la loro verità è una verità più vera senza preoccuparsi di ciò che viene proposto loro come alternativa.

INFANGARE LA PERSONA PER ANNULLARE LE IDEE

Se per caso l’interlocutore non è d’accordo o cerca di proporre un’idea diversa, queste persone passano allo stadio successivo che è quello di offendere o svilire la persona sulla loro capacità di argomentare o ragionare correttamente.

INTENZIONI NASCOSTE

Spesso usano ciò che sanno della persona rivelando segreti scomodi di cui loro sono a conoscenza…i famosi “scheletri nell’armadio”. L’intenzione nascosta sottintesa è: ”Se tu non vali, anche le tue idee varranno poco”. Alcuni media e spesso i politici sono maestri nel confrontarsi in tale modo!

ARRABBIARSI = DICHIARARE GUERRA

Il terzo stadio, del volere avere ragione, è arrabbiarsi! Arrabbiarsi è il segno della paura che una persona ha perché non riesce a fare cambiare qualcosa nella realtà del mondo esterno e dell’altro. In scala più grande arrabbiarsi coincide col dichiarare guerra.

É IMPOSSIBILE OFFENDERE UNA PERSONA CONSAPEVOLE DEL PROPRIO SÉ

Essendo condizionati dal nostro Ego, quando accade che non riconosciamo quello degli altri, entriamo immediatamente in conflitto. E’ per contro impossibile offendere una persona consapevole del proprio sé. Questa persona ha un centro in se stessa onnicomprensivo che include tutto e tutti compassionevolmente.

INTEGRITÀ PERSONALE E LIBERO ARBITRIO

Riconoscere il proprio sé diventa così la chiave della vera saggezza. Chi invece nega il proprio sé compie la peggior mancanza di integrità personale. Di conseguenza non seguiamo così quelle che sono le nostre tendenze e le nostre aspirazioni, adeguandoci agli indottrinamenti ricevuti. Quando questo avviene il libero arbitrio non esiste e agiamo conformandoci a ciò che ci è stato insegnato.

SCEGLIERE CON IL SÉ 

Per un futuro migliore sarebbe necessario che tutti scegliessero con il Sé piuttosto che con l’Ego. Il Sé riconosce il Sé che ha di fronte, allineandosi con la natura universale di tutto ciò che esiste. L’Ego invece ha davanti a sé uno specchio nel quale inesorabilmente si riflette senza speranza di cambiamento.

Grazie, Francesco Filippi

Luca De Sanctis

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8 anni

Lascia i lei la fa un po' troppo facile onestamente...non puó ridurre argomenti complessi in piccoli spot/ pillola per i piú...sicuramente le portano engagment..almeno ctmredo..ma hanno una vera utilitá per i lettori?

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