SearchGpt, la prova del motore di ricerca di OpenAI (e «fratello» di ChatGpt)

SearchGpt, la prova del motore di ricerca di OpenAI (e «fratello» di ChatGpt)

«What can I help with?»: la schermata si apre con un'offerta di aiuto che indirizza la ricerca verso una conversazione, un po' come su ChatGpt.  I risultati sono in forma semplice, senza abbellimenti

OpenAI ha reso disponibile online, negli Stati Uniti, il suo motore di ricerca SearchGpt. Uno dei primi a testarlo (il primo a pubblicare un video di commento su YouTube) è stato Vincenzo Cosenza, consulente di innovazione e marketging. Ripubblichiamo qui, con il suo consenso, la prova uscita originariamente sul blog Vincos Blog.

SearchGPT, il motore di ricerca di OpenAI, è stato rilasciato dentro ChatGPT. L’ho scovato ieri notte, dopo la segnalazione di un utente tedesco. Non so se si tratta di un rilascio graduale o di un test limitato. Per ora non è disponibile in Europa quindi bisogna attivare una VPN prima di accedere al sito (funziona anche da applicazione per smartphone). L’azienda, due mesi fa, aveva annunciato di voler entrare nei territori di Google e del suo alleato Bing, rendendo disponibile il prototipo di SearchGPT ad una manciata di utenti. Ora, Sam Altman, dopo la dipartita di diverse figure di spicco che ne frenavano l’attivismo, ha deciso di metterlo in produzione, senza annunciarlo pubblicamente. La presenza della nuova funzione condiziona l’intero strumento e forse punta a cambiarne la destinazione d’uso. Già all’accesso l’interfaccia è diversa, con un messaggio chiaro tipico di un motore di ricerca o di un assistente: “What can I help with?”. A questa offerta di aiuto è possibile rispondere usando il campo di testo in basso e attivando, all’occorrenza, la nuova icona “mappamondo”. È quella la porta di ingresso verso il web

I risultati che si ottengono sono ricavati dai link selezionati da Bing, dato che Microsoft è il primo investitore in OpenAI, e riassunti da GPT-4o. L’output è testuale con link alle fonti. Non c’è spazio per abbellimenti, se non qualche foto o video da YouTube. Molto diverso dalla ricchezza visiva a cui ci hanno abituati i motori di ricerca attuali, con la possibilità di navigare tra diverse sezioni verticali (le news, le immagini, i video, i libri, lo shopping, la finanza). Su alcune tipologie di ricerca vengono attivati dei widget. Per esempio, chiedendo informazioni sul meteo si vedrà comparire una lista di risultati con l’icona esemplificativa del tempo. Se invece si chiedono lumi sull’andamento di un titolo azionario apparirà un grafico interattivo del suo trend temporale.

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Leo Aruta

HP & Autodesk Platinum Partner

Fonte: corriere.it

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