Seconda ed ultima parte dell’intervista fatta a Carlo Silli, #CFO #ImmoBillion azienda leader #realestate

Seconda ed ultima parte dell’intervista fatta a Carlo Silli, #CFO #ImmoBillion azienda leader #realestate

Seconda ed ultima parte dell’intervista fatta al CFO di #ImmoBillion Carlo Silli 

Per chi è alla ricerca di nuove opportunità alle quali partecipare, rivolgersi ad Alice Recchia al seguente indirizzo 📧 mail: info@immobillionspa.com

Come è avvenuto il passaggio da imprenditore a manager, da lavoratore professionista in quanto entità singola all’interno di una piccola realtà aziendale ad una grande realtà, con tot dipendenti e un CEO al comando?

Sin dall’inizio, è quindi dobbiamo andare indietro al 2009 quando è sorto il Gruppo prima ed ImmoBillion poi, ed ero socio insieme a mia moglie Barbara ed a William Cappa, sono stato il primo a credere ed a spingere alla possibilità che ci saremmo dovuti trasformare in un’azienda attiva nel settore del real estate nel nord Italia.

Ad oggi, posso dire di avere avuto ragione, senza nessuna forma di presunzione. Diciamo che ho motivato sempre più i miei compagni di avventura a crederci. All’inizio essendo solo in tre, i ruoli non erano ben definiti, quindi si faceva un po’ di tutto. Sin dall’inizio ci siamo interessati alle operazioni in Saldo a stralcio, quindi capitava a turno di avere a che fare con gli esecutati, oppure con i notai, con gli avvocati, giudici, di partecipare alle aste, di parlare con le banche, e così via. Adesso invece, sotto ImmoBillion, ognuno di noi svolge un ruolo ben preciso e gestisce un reparto con i suoi collaboratori e dipendenti. Nel 2018 è avvenuto il vero e proprio switch mentale: da piccolo imprenditore ad un “grande” imprenditore, manager in un’azienda strutturata sino ad essere co-founder con Enrico Ranzato e Luca Carta, che si aggiungono ai già citati Barbara e William.

All’inizio ciò che mi mangiava vivo era la frustrazione di non riuscire a crescere in un determinato modo. Mi sono reso conto che non è facile, non basta dirlo e crederci, essere manager, imprenditori comporta studio, sacrificio, tempo, energia e tanta tanta determinazione. E poi il senso di responsabilità è aumentato, è cresciuto perché non puoi permetterti di sbagliare di usare il budget a disposizione oppure una serie di mansioni che prima dovevi fare per causa di forze maggiore, essendo soli in 3, e si faceva un pò tutto, adesso puoi  permetterti di delegare. Ma per uno come me abituato a guidare e gestire dalla A alla Z le operazioni, adesso ciò non avviene al massimo ficco il naso o butto un occhio a ciò che fa Enrico COO& e Director Sales di ImmoBillion, che insieme al suo team si occupa in prima persona delle operazioni. 

Cosa vuol dire abbandonare le redini dell’operatività per delegarla a qualcuno ?Smaltire una serie di attività o fiducia nei tuoi collaboratori ?

C’è solo immensa soddisfazione. È bellissimo vedere una persona crescere sotto la tua ala fino ad assumere ruoli importanti, dal delegare tutta una serie di lavori addirittura sostituirti del tutto.

Nel mio caso è successo con Enrico. Quando l’ho conosciuto era già esperto del settore immobiliare, però non aveva mai lavorato in prima persona nell’operatività e di conseguenza in un’operazione dall’inizio alla fine. È stato seguito, guidato dal sottoscritto, e dal 2018 è diventato co-founder, COO e Sales Director di ImmoBillion. Sin da subito, c’è da dire, che Enrico si è dimostrato un ottimo “allievo”, grandi capacità di apprendimento, veloce, intelligente, volenteroso e soprattutto era determinatissimo e portava risultati eccezionali, infatti basti pensare che in azienda lo chiamiamo  “Il Boss delle deleghe”. È colui che ha in mano l’intero reparto vendite, specializzato nelle operazioni di tipo Saldo a stralcio e nell’acquisizione di portafogli di crediti deteriorati. 

Ti aggiungo una cosa del perché sono anche tanto felice, perché Enrico fa esattamente ciò che facevo io prima di assumere il ruolo di CFO. Lui ha preso il mio posto ed è il responsabile delle operation. Io ovviamente sono sempre disponibile per un confronto o consiglio, ma lo lascio fare. In fondo ogni persona ha il suo modo di lavorare, un suo stile, e alcune novità nella gestione le ha portate proprio lui cucite per lui. Da parte mia invece non è stato facile delegare a qualcuno, perché un po’ sono vittima di questa mania di controllo e quindi mi sono reso conto di aver perso le redini. Ma è giusto che sia Enrico ad occuparsene e non potrebbe essere diversamente.

In ogni ambito lavorativo, in ogni procedura di qualsiasi attività non può piacersi sempre tutto, c’è qualcosa che ti piace fare meno?

Sicuramente sì e non si chiamerebbe lavoro, altrimenti si chiamerebbe hobby, passione.Ma come detto prima, la soluzione migliore è delegare. Delegare alla persona competente tale attività, così si evita di perdere tempo e di sbagliare. L'obiettivo è che ogni persona abbia un ruolo comunque il più possibile attinente a quello che sono le sue passioni e le sue attitudini. Ed è ciò che ho potuto fare oggi.  Nel mio ruolo da CFO ci sono tutta una serie di attività che trovo particolarmente fastidiose, questo perchè a livello personale non sono una persona prettamente commerciale e sociale (nel vero senso delle parole) e preferisco lavorare in totale autonomia piuttosto che dover interagire con persone esterne, ad esempio con gli avvocati, notai; diciamo con tutta una categoria di professionisti, soprattutto se questi non sono qualificati nel settore e ti fanno perdere tempo o addirittura ti fanno saltare un’operazione.

Perché sì, non sempre i professionisti, che dovrebbero essere in grado di agevolare le cose, risolvere i problemi li creano. Noi facciamo operazioni di Saldo a Stralcio, quindi in un certo senso abbiamo in ballo la vita di persone che hanno dei grossi problemi a livello economico e si trovano in una situazione molto delicata. Pieni di debiti su debiti. Quindi è importantissimo relazionarsi con professionisti seri e competenti, dall’avvocato al notaio, al giudice, ma a volte basta un niente e tutto sfuma. E quindi l’unica soluzione per salvare la pelle è la mediazione, mangiarti un pochettino l'orgoglio, cercare di arrivare comunque alla soluzione perché poi l'obiettivo dell'azienda, che ti dicevo prima, la cosa comunque più importante è quello di concludere l’affare e devi trovare la soluzione migliore per arrivare con determinazione al risultato. 

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