SEMAFORI E GUIDA: REGOLE E ABITUDINI
Semaforo rosso. Arrivo in moto e di norma faccio gimkana per partire in testa e guadagnare tempo. Questa volta sono con la moglie sul sellino posteriore e mi posiziono in seconda fila cautamente. Semaforo verde. L'auto davanti a me parte e in mezzo all'incrocio viene investita da una Mercedes che proveniva a grande velocità e la centra nella portiera posteriore facendola saltare. Chiaramente la balda signora bionda che la guidava ha spinto l'acceleratore quando ha visto il semaforo diventare giallorosso per passare senza la noia di doversi fermare. Primo pensiero: se partivo in testa non si sarebbe trattato solo di carrozzerie da riparare. Secondo pensiero: era proprio verde quando l'auto davanti a me è partita (e non a razzo). Un altro dei tanti incidenti stradali che avvengono, specie in città, specie ai semafori, dove la fretta "milanese" paga spesso dazio. Eppure le regole sono chiare: al rosso ci si ferma e si aspetta il verde. Al giallo ci si ferma (regola) o si passa velocemente se proprio si è ormai così sotto da non potersi fermare (prassi abitudinaria). Il comportamento sicuro è certamente di fermarsi, ma l'abitudine, anche per la pressione e lo stress della vita di oggi, spinge a cercare di passare comunque. Prendendosi dei rischi. Ne vale la pena? Dopo si dice di no, ma prima? La percezione gioca sempre un ruolo fondamentale. In aula, con l'amico Alessio Tavecchio, suggerisco sempre di affrontare il verde con consapevolezza, non fidandosi ciecamente dell'indicazione esterna (il verde), bensì del proprio sguardo. Quindi togliere il piede dall'acceleratore (non frenare, salvo che ne sia il caso) e dare un'occhiata, poi riacellerare. Insomma "essere presenti" sempre alla guida, classico principio Zen. Non so se il tizio davanti a me ha dato un'occhiata, ma sono certo che se l'avesse fatto, avrebbe potuto solo pronunciare un vaffa, sena incidentarsi.
Comandante Polizia Locale - Formatore Regione Piemonte Autotrasporto - cronotachigrafo- sicurezza del carico, Codice della strada . Infortunistica -patenti -CQC, sicurezza ambenti di lavoro
5 anniLa prassi consolidata della maggior parte di chi guida e accelerare anzichè frenare a semaforo giallo; spesso significa passare col rosso. Se il "tempo morto" del semaforo non c'è o è brevissimo il rischio è alto, altissimo per i conducenti di veicoli a due ruote. Aggiungo anche il possibile investimento di pedoni che attraversano col giallo (ignorandone la durata) e spuntano all'improvviso tra i veicoli attestati.