SEO x SEO = TRENTASEO. Un’analisi approfondita.
Di Mattia Capelletti e Alberto Tirloni
Vuoi comparire nelle prime pagine di Google ed essere competitivo? Ecco alcuni spunti essenziali per rendere il tuo sito e il tuo brand competitivo.
Vi è mai capitato di fare una ricerca su Google, o su altri motori di ricerca, utilizzando determinate keyword e di non trovare la vostra azienda?
L’analisi SEO permette a qualsiasi azienda, indipendentemente dal budget, di farsi trovare nelle prima pagine di Google. Ovviamente, è necessario fare un lavoro costante e duraturo creando un piano editoriale.
Cosa intendiamo con “piano editoriale”?
Per Piano Editoriale si intende una guida personale per sapere cosa, quando e come pubblicare online, per raggiungere gli obiettivi di business. Quindi è un “diario” che permette di tenere traccia dei contenuti da pubblicare sul proprio blog (o sui social). Su di esso bisogna annotare il numero di pubblicazioni giornaliere, settimanali e mensili, il tipo di canali da utilizzare e l’argomento da trattare.
La pubblicazione costante di contenuti deve essere programmata per almeno 3 mesi, con aggiornamenti continui in base al settore di riferimento.
Se vengono introdotte novità interessanti nel settore, sarà necessario modificare il piano editoriale per inserire un articolo ad hoc: quest’ultimo andrà a sostituire l’articolo già in programma, che verrà posticipato.
Per esempio, se in un certo settore entra in vigore una nuova normativa, un’azienda potrebbe realizzare e pubblicare un articolo che parla di quel determinato argomento, così da dimostrare al proprio pubblico di essere un brand aggiornato e “sul pezzo”: l’articolo che invece era già previsto in programma nel piano editoriale per quel giorno, verrà utilizzato in futuro.
Bisogna sfruttare la tecnica del newsjacking ovvero la pubblicazione di un articolo o post in merito a novità di settore.
Il modello base da cui partire è quello ideato da Russell Sparkman, CEO di Fusionpark Media, che permette di creare il proprio piano editoriale secondo lo schema “1-7-30-4-2-1” per la durata di un anno:
- 1 vuol dire la pubblicazione giornaliera di un post su tutti i propri social media;
- 7 vuol dire la pubblicazione di almeno un articolo sul proprio blog di riferimento a settimana;
- 30 sta a indicare la pubblicazione di almeno un’intervista ad un imprenditore o a un esperto del settore in un mese;
- 4 è il numero di contenuti da pubblicare in un anno riferiti ad eventi del settore o ad articoli promozionali;
- 2 e 1 (all’anno) vuol dire pubblicare report o approfondimenti in riferimento al proprio settore.
Prima di parlare, nel prossimo articolo, degli strumenti fondamentali per fare SEO, è necessario elencare alcuni comandi base che possono essere utili per fare un primo check up del vostro sito nei confronti della concorrenza.
- comando Site: permette di analizzare come Google ha indicizzato le pagine del proprio sito, quante pagine sono presenti sul motore di ricerca e la quantità di link presenti;
- comando Cache: consente di avere una piccola anteprima dell’ultima scansione completa del sito realizzata dal bot di Google;
- comando Intitle: consente di filtrare i dati all’interno di un sito web (es. www.dominio.it), attraverso la scansione dei titoli (es.intitle:marketing); Fa quindi una scansione dei titoli dove all’interno sono presenti le parole chiave inserite;
- comando Filetype: permette di analizzare i file PDF inseriti nei vari siti e se sono scansionati all’interno del motore di ricerca;
- comandi Intext e Allintext: nel primo caso, permette di trovare parole specifiche all’interno del proprio sito; nel secondo caso, trova tutti i testi all’interno della meta description dei risultati e delle pagine web che ha scansionato.
Nel prossimo articolo, parleremo degli strumenti specifici che vi saranno utili per analizzare il vostro sito nella sua interezza.