Situazione dei Trasporti Aerei Italiani

Situazione dei Trasporti Aerei Italiani

Molti di voi diranno, quella fotografia è vecchia, quell' MD82 di Alitalia è oramai dismesso da qualche anno.

Verissimo, ma quell'MD80 ha fatto la storia del trasporto aereo in Italia, diventando l'aereo più conosciuto al mondo e il più famigliare per i milioni di Italiani (e non solo) che vi hanno volato.

Il panorama del trasporto aereo in Italia, stà vivendo una mutazione radicale, in parte dovuto all'assetto del sistema trasporti e in parte dovuto all'avvento delle Low Cost.

L'avvento delle Low Cost e dei voli a basso costo, hanno permesso a molte persone di poter usare il mezzo aereo per i propri spostamenti, ma nel contempo, gli accordi "mercenari" che vengono siglati tra gestori e Low Cost (una in particolare), sono spesso dannosi, e fino a qualche anno fa hanno messo in ginocchio non poche società di gestione.

Se poi ci si siede al tavolino a fare due conti, tra servizio priority di imbarco, posti a sedere distanti anche se i passeggeri hanno biglietto unico, bagaglio a mano con dimensioni calcolate al cm, di low cost si ha ben poco, anzi, in taluni casi si può anche parlare di High cost.

In una nazione, dove ci hanno e ci stanno abituando all'indebitamento, le scelte delle Low Cost di diversificare i costi sono super azzeccate, andando a colpire quello che è il sistema cognitivo della persona, ovvero quello di sborsare poco ma più volte per la stessa cosa (una sorta di prestito ma senza interessi); Compro il volo a 24,90 €, il posto a 9 €, il bagaglio da stiva a 25 €, poi compro il panino e bibita a 9 €, il gratta e vinci in beneficenza a 2€ (che poi solo il 50% va in beneficenza);

Il gratta e vinci, questo fantastico; Un foglio di carta stampato in milioni di copie di cui forse al massimo 5 biglietti ogni 1.000 copie ti fanno "vincere" un altro gratta e vinci. Un successo...per chi lo vende. (2€ x 1.000 copie = 2000 €). Niente a caso in Italia, la super low cost ha il primato di vendita. Basta andare nei tabacchini per capire il livello psicologico delle persone le quali comprano e grattano per poi ricomprare e rigrattare ma senza vincere, nella speranza di diventare milionari. Il livello psicologico lo si vede poi nell'esultanza delle persone, dove dopo aver acquistato 5 gratta e vinci da 5 € (25€), trovi quello vincente che ti "regala" 5 €. Un successo.

Poi trovi quelle persone, che appena il volo li viene cancellato si lamentano per il disagio e dannano la compagnia a vita, sperando che la stessa chiuda il giorno dopo. Quelle persone che poi vengono assistite da delegati della compagnia, riprotette in albergo a 4/5 stelle con pasti e telefonate pagate, oppure per condizioni meteo, atterrano in un altro aeroporto e gli operatori si fanno in quattro per recuperare i pullman necessari al trasferimento a destinazione, con costi per la compagnia notevoli (provate voi a recuperare un pullman alle 3 di notte e reperirlo in un ora e guardate quanto costa).

Poi viaggiano con la super low cost, dove magari il biglietto costa 20€ in più della compagnia nazionale, gli viene cancellato il volo e non trovano nessuno ad assisterli, iniziando così l'avventura della "matrioske", nessun albergo, forse il panino (pagato dalla società di gestione mica dalla compagnia), per poi non parlare in caso di dirottamento... Parti da Milano per Palermo e magari per condizioni meteo avverse dirottano a Bari, giusto dietro l'angolo.

Mi chiedono in tanti il perché la super low cost faccia così, semplice! per i costi. Dove vanno loro hanno accordi commerciali particolari a tutto vantaggio (loro), pertanto non lamentatevi se dovendo andare a Bologna vi possiate poi ritrovare a Pescara oppure ritornare all'aeroporto di partenza (è successo anche quello). Poi, ciliegina sulla torta? Loro sono partiti e purtroppo per cause "non imputabili alla compagnia" ti ritrovi da dove sei partito, e allora via un nuovo biglietto. Ed ecco così che i tuoi 25 € pagati inizialmente diventano 300€. Ma tanto gli hai pagati poco per volta e va bene così.

In molti sperano nel fallimento di Alitalia, una compagnia che perde soldi ogni giorno. Bhe! visto il trattamento che ha o meglio la disparità di trattamento che ha rispetto alle low cost ne è uno dei motivi.

Se poi, andiamo a vedere più a fondo, e soprattutto dietro le quinte, il giro di denaro che l'Alitalia produce direttamente e indirettamente, qualcuno anziché dannarla potrebbe benedirla. Si, l'Alitalia a fronte di perdite per circa 200.000.000€ ha introiti per 4.500.000.000 €, non solo, nell'indotto in tutti gli scali in cui va, occupa circa 35.000 persone. (le cifre sono a puro titolo esemplificativo) numeri non trascurabili.

La super low cost invece? anche loro fanno numeri, ma l'indotto generato è a carico delle società di gestione e solo in minima parte a carico loro.

In sintesi? se mi dai i soldi faccio business con i tuoi soldi (riducendo notevolmente il rischio d'impresa). Così sono bravo pure io.

Quello che sta succedendo alle compagnie Italiane negli ultimi anni e da poco Air Italy, è la stessa cosa. Io compro una parte delle azioni della compagnia, ti obbligo a noleggiare i miei aerei a tariffe molto più alte del mercato, recupero quanto più posso dalle cose di valore che possiede (slot, clienti, personale, pubblicità, contratti) creando un buco nei conti e poi mollo. In Alitalia è andata bene grazie all'intervento dello stato, perché parliamoci chiaro, mettere Alitalia alla gogna significherebbe bloccare realmente un intero paese. Purtroppo ad Air Italy la cosa è andata male (per Air Italy e il suo tesoro di 1450 dipendenti).

Direte, il Qatar ha soldi e pure Ethiad. Verissimo! ma sia Alitalia che Air Italy sono business (per loro). Come spiegarlo? semplice. Vi ricordate la famosa gara di Formula 1 dove Barrichello era primo per tutta la corsa e poi all'ultimo giro ha fatto passare Schumacher su ordine di scuderia? perfetto. Non è ancora chiaro? ok! due piedi non possono stare in una scarpa.

Nel business, non esistono salvatori, ma solo interessi personali. Se una cosa non è tua al 100%, è normale che tu cerchi di prenderne quanto più possibile.

Dopo questa, spero esaustiva panoramica generale, vi spiego il perché le compagnie Italiane vanno male mentre la super low cost continua a fare numeri.

Più del 80 % dei servizi necessari che ruotano attorno ad una compagnia, sono a carico della compagnia stessa e riversato sul costo del biglietto, il quale non è solo carburante, ma anche stipendi (e parliamo di famiglie), assistenza a terra (altre famiglie), tasse, manutenzione, manutentori (altre famiglie), operatori di scalo (sempre famiglie). il restante 20% (se va bene) è il profitto.

La super low cost invece, ha trasformato i numeri invertendone i fattori, ovvero l'80 % dei costi sono in buona parte a carico di soggetti terzi e solo il 20% a carico loro. Cosa vuol dire? che loro partono già con un 20% di profitti a cui poi si aggiungono almeno un altro 20 % per un totale del 40% di profitto a prescindere da tutto.

Complimenti, e su questo i complimenti vanno fatti veramente, perché sono e stanno riuscendo (specie in Italia) a sfruttare ogni possibile via per guadagnare.

I rischi d'impresa chi li copre? Per Alitalia, Air Italy ecc. parliamo della società, per la super low cost almeno il 70% del rischio d'impresa è a carico di soggetti terzi, in primis le società di gestione. Non a caso qualche anno fa, la super low cost strappo un contratto all'aeroporto di Verona dove lo stesso riconosceva ben 45 euro a passeggero e zero costi di servizi aeroportuali. Il volo poteva volare anche vuoto che era sempre in guadagno. Ma ben presto la società ha avuto una voragine nei conti non indifferente.

Quando guardate un aereo Alitalia in volo, pensate a tutto ciò, perché quell'aereo sta portando benefici al paese. La super low cost porta benefici solo a se stessa appesa alle spalle degli altri.

Mi verrebbe da fare una battuta alla Romana, ma non vorrei offendere nessuno e me la tengo per me...


Daniele Fazari

Consulente Aeronautico

www.dfaviationconsulting.eu


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