Sono questi i giorni...
In questo momento in cui il mondo intero sta attraversando il suo periodo buio a causa della pandemia, si aggiungono i fatti di cronaca che non fanno altro che buttare benzina sul fuoco e, innescare altri meccanismi che non porteranno certo bene all’umanità.
Una distruzione con conseguente fine di tutta l’umanità vivente è pronosticata da anni da coloro che si affidano a testi Sacri o alle tante fedi di cui è pieno il nostro pianeta. Ogni passaggio di millennio ha avuto i suoi profeti che annunciavano il termine per coloro che non si fossero comportati bene…ma, oggi? Certo pure oggi ancora si parla della fine del mondo e molto meno di un giudizio universale, perché se ci fosse questo famoso giudizio beh, credo che in tanti si andrebbe ad affollare quei gironi dell’inferno che Messer Dante così bene descrisse nella sua immortale opera. Naturalmente, non da oggi gli stessi dipendenti dell'inferno sono in agitazione e si rifiutano categoricamente di tentare gli abitanti della terra in quanto si sono resi conto di essere dei dilettanti in fatto di cattiveria e malvagità rispetto a noi e hanno preteso di frequentare dei corsi con dei precettori eccezionali: Hitler, Stalin, Saldino, Gengis Khan, Pol Pot, senza dimenticare alcune nostre eccellenze come qualche antico avo romano e anche qualcuno più moderno...e non dimentichiamo tanti prelati iniziando dal fondatore dei Gesuiti giusto per non essere tacciati di avarizia, punto, punto e virgola, due punti...ma si, facciamo vedere che non ci teniamo.
Tornando al presente i casi di contagio sono sempre tanti e, il vaccino è ancora di la da venire e la data di immissione sul mercato, annunciata da tanti seri o improvvisati addetti ai lavori oscilla da fine dicembre 2020 a metà marzo 2021 - solite notizie per riempire le pagine dei giornali che ancora si stampano e le news che ci fornisce la rete. Secondo il mio modesto parere ho la sensazione che non sarà assolutamente pronto prima della fine del prossimo anno e, fruibile solo nel 2022.
Le proteste che da qualche settimana vanno in scena ed hanno come palcoscenico le piazze di molte città italiane non fanno altro che spaccare la pubblica opinione. Il contestare il governo per le decisioni prese circa le chiusure dei locali pubblici inclusi ristoranti, bar e altro è un diritto che sancisce la costituzione, naturalmente nelle forme e limiti da essa stessa concessi. Possono avere tante motivazioni le proteste, e in questo caso di certo una tra queste sarà quella di genere fiscale, o corrispettivi... parlando. Ma, dura lex sed lex. In aggiunta mi sovviene far notare che dalle immagini viste attraverso notiziari ed internet le persone che manifestavano il proprio dissenso al governo lo facevano sfilando pacificamente per le strade mentre i più arrabbiati ed aggressivi verso le forze dell'ordine erano i soliti soggetti invasati, in strada con passamontagna e casco per non essere riconosciuti e tutti molto giovani non penso fossero proprietari di ristoranti o bar oppure altra attività commerciale ma, in giro col solito scopo di sfasciare vetrine, bruciare auto, deturpare i monumenti e la città in generale. Gli stessi che durante le manifestazioni sportive si dedicano alle predette attività e non certo perché amanti dello sport.
Ergo, abituiamoci ad una sana e pacifica convivenza con il virus e con tutti gli accidenti che ne derivano. In ogni caso quando è scritto che le cose debbano andare male che noi si debba essere ricacciati da dove siamo arrivati, ripeto e siatene certi per tale forza tutti i mezzi saranno idonei. Bisogna anche considerare l’annosa uggia che le nostre sciagurate abitudini o la nostra meschina origine fatta in gran parte di amarezza e rinuncia, non mancherà certo di dare, forse, un più concreto senso alla fine di questa storia e tra la grettezza e la bassezza della nostra civiltà industriale, nel nostro ottuso contesto sociale ci ritroveremo in quel deserto che “l’uomo” più volte descritto in tanti libri come misura umana della natura errerà senza nessuna idea e, tanto meno meta dove poi ritrovarsi.
Absit iniura verbo...