Sono un fallito!
Lo schema del fallimento tra Sindrome dell’impostore e Profezia che si autoavvera.
Sai che alcune persone si convincono talmente tanto di essere incompetenti che finiscono per diventarlo? E sai che esiste una definizione per tutto questo? Ebbene sì, sto parlando dello schema del fallimento.
Le persone che pensano attraverso questo schema sono convinte di essere meno capaci degli altri, si sentono inferiori, inadeguate, meno abili.
Questo schema mentale, che coinvolge pensieri, sensazioni, emozioni e comportamenti, ha radici antiche dentro di noi.
Se durante l'infanzia abbiamo avuto figure di riferimento troppo critiche e giudicanti, possiamo aver sviluppato la credenza di essere inadeguati.
Così, da adulti, dopo aver interiorizzato questi messaggi disfunzionali, continuiamo a fare pensieri distorti su noi stessi, ritenendo di non essere all’altezza.
Ci convinciamo talmente tanto di essere incompetenti che finiamo per diventarlo!
Quando si verifica ciò, parliamo di profezia che si autoavvera.
Diventiamo noi gli artefici del nostro fallimento, solo per confermare quello che pensiamo di noi stessi.
In poche parole ci autosabotiamo.
Chi ha a che fare con lo schema del fallimento tende a procrastinare, perché se passa all’azione può sbagliare e ricadere nel circolo sopra descritto. Per questo può evitare promozioni sul lavoro, scegliere lavori al di sotto delle proprie capacità e competenze.
In altre occasioni, chi agisce guidato dallo schema del fallimento, nel momento in cui ottiene un successo, pensa di non meritarlo. In questo caso parliamo di Sindrome dell’impostore.
Ci si sente così inadeguati da non ritenere giusto il successo, ottenuto grazie ai propri meriti (che non si è in grado di riconoscere), che si vive nel terrore di essere smascherati poiché "impostori".
Si può incorrere nel fallimento anche per eccesso di perfezionismo. Alcune persone ritengono che per non sentirsi falliti sia necessario essere perfetti, finendo per cadere nella trappola degli standard irrealistici e irraggiungibili (se vuoi approfondire questa tematica puoi leggere un articolo che ho scritto sul perfezionismo, sulle sue cause e sulla bellezza dell'imperfezionismo).
Quanto descritto ha un impatto forte sulla qualità della vita, soprattutto in termini di autostima e autoefficacia.
Le emozioni sperimentate in relazione a tutto ciò sono forti. Si tratta di vissuti legati a rabbia e tristezza, che possono portare a sviluppare ritiro sociale, ansia, depressione.
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È possibile modificare lo schema del fallimento.
Per uscire da questo schema occorre prendere maggiore consapevolezza delle proprie capacità.
In tal senso può essere utile un percorso psicologico. Nel rapporto con lo psicologo possiamo prendere atto dei nostri punti di forza.
Questo ci permette di uscire dalla logica di pensieri distorti, e pensare a noi stessi in modi più funzionali e realistici.
Un altro modo utile per uscire dallo schema del fallimento passa attraverso un atto rivoluzionario, ossia modificare il modo di guardare al fallimento.
È possibile guardare al fallimento in modo controintuitivo. Quando sbagliamo tendiamo a bacchettarci? Allora alleniamoci ad accogliere l'errore come possibilità di crescita.
La via del successo è costellata dal fallimento. Ogni errore, sbavatura, fallimento, equivale a salire un gradino in più verso il successo. Perché è grazie a quell’errore che capiamo cosa non fare e possiamo mettere a fuoco le strategie vincenti.
Quali sono gli errori per cui ti rimproveri ancora oggi?
A quali risorse hai attinto per affrontare quella caduta? Cosa è successo nella tua vita di diverso da quanto avevi programmato?
Quale nuovo aspetto di te hai conosciuto?
Condividilo nei commenti se ne hai voglia, la tua esperienza è un regalo che puoi fare a te stesso e agli altri.
Dirigente sindacale presso Uiltrasporti
2 anniVerissimo!!! Sono uscita dalla mia zona confort ed ho fallito, per dirla meglio, l'evento è riuscito ed ha avuto successo mentre la mia prestazione è stata inadeguata, avrei voluto fuggire perché nn mi sentivo all'altezza, nn mi ero preparata e nn avevo razionalizzato l'intervento. Che figuraccia!!!