Spot Costa Crociere: un’occasione perduta.
Cosa significa “CONTESTO CONFORME ALLE DISPOSIZIONI NORMATIVE VIGENTI”

Spot Costa Crociere: un’occasione perduta. Cosa significa “CONTESTO CONFORME ALLE DISPOSIZIONI NORMATIVE VIGENTI”

Ritorno sulla vicenda dello spot “Leo” di Costa Crociere, perché ieri sera durante il Festival di Sanremo lo spot è stato riprogrammato, nonostante i vari esposti all’AGCOM promossi da alcune Organizzazioni, con oggetto il messaggio negativo in tema di sicurezza stradale. Segnalazioni motivate dal fatto che il protagonista, un bambino in tenera età, viene trasportato in braccio, senza seggiolino, né cintura, trattenuto dalle mani di un genitore.

Lo spot aveva un’importante novità, una didascalia con il seguente messaggio “CONTESTO CONFORME ALLE DISPOSIZIONI NORMATIVE VIGENTI”, un criptico messaggio, incomprensibile ai più, che in sostanza riprende, quanto Costa Crociere aveva espresso in un comunicato di giustificazione dopo le segnalazioni dei telespettatori e cioè che le riprese sul mezzo in movimento non sono in violazione delle norme del Codice della Strada, dal momento che il video è stato girato a bordo di un mezzo adibito al trasporto di persone in servizio pubblico e realizzato nelle immediate vicinanze della nave in un’ area portuale privata.

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A mio parere però, parafrasando un famoso detto popolare, la toppa è peggio del buco.

Innanzi tutto perché:

1) la didascalia usa un linguaggio burocratico incomprensibile ai più;

2) le immagini non consentono allo spettatore di identificare il contesto (si vede un veicolo in movimento);

3) indipendentemente dal fatto che quanto accade sia in violazione o meno di una norma del Codice della Strada nello spettatore rimane la percezione che un bambino venga trasportato senza cintura e seggiolino, in modo pericoloso;

4) passa un messaggio totalmente opposto a quello che faticosamente le Istituzioni cercano di promuovere, l’uso di seggiolini e cinture a bordo dei veicoli.

Ricordo che l’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria all’articolo 12 bis “sicurezza” del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale stabilisce che “la comunicazione commerciale non deve contenere descrizioni o rappresentazioni tali da indurre i destinatari a trascurare le normali regole di prudenza o a diminuire il senso di vigilanza e di responsabilità verso i pericoli”.

Più chiaro di così. Basterebbe già questo per comprendere che una semplice scritta non risolve i gravi problemi di comunicazione creati.

Un’occasione perduta per fruttare un momento di comunicazione commerciale a vantaggio anche di un messaggio sociale positivo che avrebbe cresciuto l’immagine reputazionale del brand. Invece di ripensarci si persevera nell’errore.

A questo punto, in attesa di decisioni degli Organi di garanzia, sarà il pubblico ad esprimere il proprio giudizio di valore nei confronti dell’azienda e delle relative condotte. Valutazioni reputazionali che racchiudono opinioni, percezioni, aspettative che non penso cambieranno per una scritta messa all’inizio del video, quando tutti noi vedendo lo spot inconsciamente abbiamo pensato “cosa ci fa quel bambino seduto in braccio senza cintura?”.

Alessandra Paparella

Training Designer and Health & Safety specialist

2 anni

Il disclaimer rende ancora più equivoco il messaggio! Sostiene ancora di più l'idea che quello possa essere un comportamento opportuno. Diverso sarebbe stato raccomandare al pubblico di trasportare sempre i bambini sugli appositi seggiolini di sicurezza. È stata protetta la posizione dell'azienda, non la cultura della sicurezza.

P a o l o Guarnaschelli

Formatore, Istruttore BLS Healthcare AHA, Faculty HS CPR AED AHA, allineato all'ITC AHA SimAID, BLSD, pBLS, Primo Soccorso, Sicurezza Stradale, Comunicazione

2 anni

Incredibile questo atteggiamento da parte di Costa Crociere, che peraltro si appoggia sulla mancanza di cultura della sicurezza nel paese dove un bambino su 2 non viaggia correttamente assicurato ad un dispositivo

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