STRESS MATERNO IN FASE PRENATALE ED EFFETTI SULLO SVILUPPO DEL BAMBINO.
STRESS MATERNO IN FASE PRENATALE ED EFFETTI SULLO SVILUPPO DEL BAMBINO 👩👧👦
La relazione tra la donna gravida e il proprio feto è una delle più profonde ed enigmatiche relazioni umane. I recenti progressi scientifici e tecnologici hanno aperto nuovi scenari consentendo di valutare la vita intrauterina e di meglio caratterizzare il rapporto tra:
- emozioni materne
- benessere fetale
- sviluppo neonatale
- stato di salute del bambino e dell'adulto.
Le conoscenze emergenti dimostrano l'intricata natura di questa relazione, che non va intesa come un fenomeno unidirezionale quanto piuttosto bidirezionale. (Di Pietro JA, 2010).
Secondo l'ipotesi "Developmental Origins of Health and Disease", l'esposizione a condizioni avverse durante periodi critici dello sviluppo nelle prime epoche della vita ha conseguenze a lungo termine sullo stato di salute dell'individuo (Barker DJP, 1998).
Il feto, infatti, è suscettibile all'esposizione a livelli elevati di stress materno psicosociale e biologico. Con il progredire della gravidanza, i livelli degli ormoni dello stress, tra cui il cortisolo materno, aumentano notevolmente. Questi cambiamenti endocrini sono importanti per la maturazione del feto, ma se tali livelli sono alterati (per esempio, in risposta allo stress) influenzano lo sviluppo del feto con potenziali conseguenze a lungo termine sullo stato di salute dell'individuo, per esempio sullo sviluppo del sistema nervoso che risulta particolarmente vulnerabile in queste fasi precoci di sviluppo.
Diverse evidenze dimostrano come l'esposizione fetale a stress materno ritardi la maturazione del sistema nervoso del feto (Sandman CA, 2006), limiti lo sviluppo neuromuscolare (Ellman LM, 2008) e alteri la risposta allo stress del neonato (Davis EP, 2011), aumenti un temperamento pauroso nel bambino (Davis EP, 2007) e possa causare riduzioni regione-specifiche del volume della sostanza grigia cerebrale (Connolly JD, 2002).
Sebbene l'asse ipotalamo-surrene possa rappresentare un meccanismo implicato negli effetti dello stress prenatale, la questione che rimane aperta è come questi effetti siano permanenti e come possano essere trasmessi attraverso le generazioni. A questo proposito sta diventando sempre più evidente che le modifiche ambientali che intervengono nelle prime epoche della vita possono influenzare in modo permanente il genoma attraverso meccanismi epigenetici e in questo modo modificare la funzione endocrina, il metabolismo e il comportamento della prole, rappresentando il focus delle ricerche future su questo argomento.
Dr.ssa Belotti