Sulla strada del reato universale: proposte e provocazioni
Giorgia Meloni e Mara Carfagna autrici della proposta di legge contro la maternità surrogata

Sulla strada del reato universale: proposte e provocazioni

#maternitàsurrogata #gpa The Baby Surrogacy - Maternità

Il giorno 4 luglio si deciderà sul futuro della legge che vuole far diventare la maternità surrogata “reato Universale”.

Desidero condividere una serie di risposte, che fanno riferimento alle domande e ai dubbi relativi a tale assurda proposta di legge.

Per ora possiamo fare solo ipotesi, inevitabilmente generiche basate sull’onorevole parere di avvocati di settrore italiani nonché associazioni attive nella lotta a tale abuso sul diritto di avere una famiglia, sancito dalla nostra Costituzione.

Ricordo che, sebbene chi deve ricorrere alla maternità surrogata si renda subito conto del severo divieto italiano previsto dalla legge 40 del 2004, oggi si discute la possibilità di rendere la pratica reato universale. Per maggiori dettagli su questo argomento, l'articolo completo si trova qui.

In termini pratici, si tratterebbe di rimettere un cittadino italiano alla giuridizione internazionale e quindi punirlo per qualcosa cosiderato così grave da non poter tollerare la possibilità di sottrarlo ad una pena. Un evento, per essere considerato reato universale, deve però essere riconosciuto come reato non solo in Italia, ma anche nello stato in cui si è verificato o realizzato. Un esempio pratico sarebbe essere puniti per aver effettuato un programma di maternità surrogata negli Stati Uniti, dove l’accesso alla tecnica è garantito anche a cittadini italiani e vedersi poi puniti in Italia, per qualcosa quindi svolto nella completa legalità.

Le attuali proposte non modificano il testo del 6° comma dell’art. 12 L. n. 40/2004, né per chiarire quale sia esattamente la condotta penalmente rilevante (specificando il generico concetto di “surrogazione di maternità” indicato nella norma), né per modificare l’entità della pena (reclusione da tre mesi a due anni e multa da 600.000 a un milione di euro)

L’intenzione al momento sembra, dunque, “soltanto” quella di rendere punibile i cittadini che facciano ricorso alla gestazione per altri, anche in paesi nei quali è prevista e consentita (Stati Uniti, Canada, Ucraina o Grecia), con intento dissuasivo.

La mternità surrogata come reato universale
La mternità surrogata come reato universale


Su questo presupposto possiamo ipotizzare alcune cose con un alto grado di probabilità, diremmo di ragionevole certezza, ma sempre con estrema cautela.

1. poiché la legge penale non può essere retroattiva, potranno essere colpite solo le condotte (individuate come penalmente rilevanti) successive alla sua entrata in vigore. Pertanto, si dovrà chiarire quali siano le condotte antecedenti alla nascita che concretizzano la condotta di “realizza” (questo richiede la Cassazione con la sent. n. 5198/2021).

In precedenti casi sono stati esclusi i contatti con cliniche o agenzie; quindi, è sensato presumere che il reato si consumi quando si impianta l’embrione e inizia la gravidanza.

In questo caso, se l’impianto è già avvenuto nel momento in cui la nuova legge, approvata e pubblicata in Gazzetta, entra in vigore (di norma 15 giorni dopo la pubblicazione, se non altrimenti disposto), la coppia (o il single) non dovrebbe esserepunibile in base a quella legge.

Ciò non toglie che su questo punto l’avvocato difensore possa validamente sostenere in giudizio ipotesi diverse, per spostare in avanti il momento/l’evento che concretizza la consumazione del reato.

Naturalmente non corrono nessun rischio i genitori di bambini già nati o prossimi a nascere.

Qualcuno ha chiesto se la nuova legge potrà colpire solo la GPA commerciale e non quella solidale. La legge non dice nulla di esplicito in tal senso, anzi al contrario sembra voler colpire la GPA tout court (in linea con il principio espressamente stabilito dalle Sezioni Unite del 2022 - sent. n. 38162/2022). Ciò non toglie che in sede di procedimento penale, l’avvocato difensore adotti una linea difensiva per sostenere che l’uso del termine “commercializzazione” all’art. 12 esclude che sia punibile chi abbia fatto una GPA noncommerciale. Con la stessa logica si può legittimamente sostenere (e in passato lo abbiamo fatto) che “realizza” non è verbo applicabile al/ai genitori committenti, ma solo al medico o alla clinica. Si tratta di strategie difensive, tutte assolutamente (e fondatamente) sostenibili, visto la vaghezza della norma. Bisogna però che se ne convinca il giudice (e anche in questo caso, magari qualche giudice sarà d’accordo e altri no. Alla fine vedremo che ne pensa la Cassazione!)Quindi si tratta soltanto di ipotesi interpretative dovute proprio al fatto che la norma è mal scritta. Certezze, purtroppo nessuno ne può avere, né in un senso, né nell’altro.


 


2. Un’eventualità che ci sentiamo di poter escludere è quella che i genitori vengano arrestati all’aeroporto. La pena detentiva prevista dalla norma, inferiore nel massimo a due anni esclude l’arresto, non solo quello obbligatorio, ma anche quello facoltativo (previsto per pene superiori ai 5 o 3 anni). Questione diversa è quello che può succedere al momento dell’eventuale condanna (che il giudice, a certe condizioni,può stabilire anche in misura inferiore a quella prevista per legge). Il fatto che sia prevista una pena detentiva unitamentea una pecuniaria (molto molto alta anche nel minimo) lascia ampi margini di discrezionalità che non consentono previsioni uniformi in sede di merito. Dovremo arrivare in Cassazione per capire meglio l’orientamento della giurisprudenza.

3. Anche sull’apertura del procedimento penale possono esserci dubbi, visto che dipende dalla segnalazione che vengafatta di una “sospetta GPA”.

Per le coppie eterosessuali che vanno in Ucraina sarà il Consolato, come è sempre avvenuto in passato, a fare la segnalazione contemporaneamente alla Procura (penale), allo Stato Civile del Comune di residenza e al Tribunale per i minorenni.

Stessa cosa per chi va in paesi in cui non c’è lo jus soli e i bambin* nat* non sono cittadini del paese in cui nascono o in Paesi che non avendo sottoscritto la Convenzione dell’Aja non possono rilasciare l’atto di nascita apostillato (Canada). In tutti questi casi (per una vecchia circolare ministeriale) il Consolato - che deve rilasciare il documento di espatrio o deve trasmettere l’atto di nascita - sarebbe tenuto a fare la segnalazione. Ciò nonostante, ci sono consolati che non lo hanno mai fatta, ma può accadere che anche chi non l’ha mai fatta in passato, decida di cominciare. Sappiamo ad esempio che è accaduto al Consolato di Vancouver, non sappiamo come si regolerà quello di Toronto (che però non trasmetteva direttamente l’atto, ma lo legalizzava e lo consegnava ai genitori).

Per chi va negli USA, e dunque dal Consolato non deve passare, si tratta di capire se la segnalazione potrà veniredallo stato civile del Comune di residenza. Nel caso in cui si presenti un atto con due padri, la segnalazione sarebbe certamente inevitabile, ma nel caso di un atto con un solo genitore o con due genitori di sesso diverso è difficile presumere se lo stato civile si sentirà tenuto a fare sempre la segnalazione (di GPA), non potendo sapere con certezza se lo sia realmente.

4. Per quanto riguarda la trascrizione dell’atto di nascita, ci sono molte variabili da valutare, ma ovviamente torna a essere più prudente e sicuro rientrare in Italia con un atto con un solo padre (a oggi non hanno mai posto problemi alla trascrizione, possiamo presumere che continuino a farlo), e poi ottenerne uno con due, dove è possibile, da tenere nel cassetto finché non sarà possibile utilizzarlo. In caso contrario, sperare di ottenere una trascrizione parziale (mettendo in conto un procedimento giudiziario - civile - in caso contrario). Oltre naturalmente al procedimento penale che si aprirebbe in questo caso, certamente su segnalazione dello stato civile.

L’intento dichiarato della legge è quello di disincentivare i cittadini dall’intraprendere all’estero il percorso di GPA, ma è evidente che quello effettivo è soprattutto colpire le coppie di padri. Ma per chi non intendesse comunque farsi scoraggiare, sarà necessario mettere in conto tempi e costi di un lungo iter giudiziario, i cui esiti al momento sono del tutto imprevedibili. Per chiunque.

Per ulteriori informazionni: info@thebabysurrogacy.com

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