Telegram sfonda quota 500 milioni di utenti: è la vittoria della difesa della privacy
++BREAKING NEWS++ In diretta dal Canale Telegram di Pavel Durov gli ultimi aggiornamenti sui risultati record di Telegram, che sono anche una vittoria della difesa della privacy, tradotti in italiano al volo in esclusiva per voi sul mio Canale dedicato alla Educazione Civica Digitale!
«Nella prima settimana di gennaio, Telegram ha superato 500 milioni di utenti attivi mensili. Dopo di che ha continuato a crescere: 25 milioni di nuovi utenti si sono uniti a Telegram solo nelle ultime 72 ore. Questi nuovi utenti sono venuti da tutto il mondo: 38% dall'Asia, 27% dall'Europa, 21% dall'America Latina e 8% dall’Estremo Oriente e dal Nord Africa.
Questo è un aumento significativo rispetto allo scorso anno, quando 1,5 milioni di nuovi utenti si iscrivevano ogni giorno. Abbiamo avuto picchi di download prima, durante la nostra storia di 7 anni di protezione della privacy degli utenti. Ma questa volta è diverso.
La gente non vuole più scambiare la propria privacy con servizi gratuiti. Non vogliono più essere tenuti in ostaggio da monopoli tecnologici che sembrano pensare di poter farla franca con qualsiasi cosa fintanto che le loro applicazioni hanno una massa critica di utenti.
Con mezzo miliardo di utenti attivi e una crescita accelerata, Telegram è diventato il più grande rifugio per chi cerca una piattaforma di comunicazione impegnata per la privacy e la sicurezza. Prendiamo questa responsabilità molto seriamente. Non vi deluderemo.
Quelli di voi che hanno utilizzato Telegram negli ultimi anni sanno che siamo stati coerenti sia quando si tratta di difendere i dati privati che di migliorare le nostre app. Per quelli di voi che si sono appena iscritti e si chiedono cosa significhi Telegram, vorrei citare il mio post del 2018:
“Voi - i nostri utenti - siete stati e sarete sempre la nostra unica priorità. A differenza di altre applicazioni popolari, Telegram non ha azionisti o inserzionisti a riferire. Non facciamo affari con marketer, data miner o agenzie governative. Dal giorno che abbiamo lanciato nel mese di agosto 2013 non abbiamo divulgato un solo byte di dati privati dei nostri utenti a terzi.
Operiamo in questo modo perché non consideriamo Telegram come un'organizzazione o un'app. Per noi, Telegram è un'idea; è l'idea che tutti su questo pianeta hanno il diritto di essere liberi”».
non sono contro telegram, ma non vi e' certezza assoluta poiche non verificabile (sulla privacy)
co-founder Fleetime.it Automotive news B2B
4 anniBuonasera Rachele, quindi ottima alternativa a WhatsApp, lo chiedo perchè sembra ci sia un fuggi fuggi per motivi di perdita della privacy con WhatsApp a partire dall'8 febbraio. Non ho ben capito se sia vero ma, questa è la voce che sta girando in questi giorni.