Telegram? E’ proprio sicura
Molti mi hanno chiesto un parere sulla polemica scoppiata dopo l’articolo «WhatsApp ha dei problemi, ma Telegram non è la soluzione». Io però la mia risposta l’ho già data. Vuoi sapere qual è?
Al di là d’inesattezze varie nelle dichiarazioni di Evan Sultanik, e di questioni tecniche in cui non entro, giova ribadire quanto già scrivevo nel mio libro «Telegram perché» e nel pezzo per Key4Biz «Telegram e le sue chat, perché non rendere tutto segreto?», anche sulla scia di un post di Pavel Durov, del 14 Agosto 2017, proprio sul tema. In sintesi…
- Le Chat Cloud «normali» sono già sicure al 100%;
- Le Chat Segrete lo sono al 1000 per 1000;
- Perché sacrificare velocità, immediatezza, possibilità di accedere all’App da ogni device scambiandosi qualsiasi contenuto, di qualsiasi dimensione, Supergruppi con decine di migliaia di persone e Canali con membri illimitati in nome di una «presunta maggiore sicurezza» che già c’è?
- Il fatto che i messaggi nelle Chat Segrete usino la crittografia end-to-end, mente le Cloud Chat quella client-server/server-client, e siano archiviate in maniera crittografata nel Cloud di Telegram, permette ai tuoi messaggi cloud di essere sia sicuri che facilmente accessibili da tutti i tuoi dispositivi, e «puoi anche cercarli facilmente usando la ricerca su server — che risulta spesso molto utile». «L‘idea alla base di Telegram sta nell’ offrire qualcosa di più sicuro per le masse, che non si intendono di sicurezza e non ne vogliono sapere nulla. Essere solamente sicuri non basta per raggiungere i nostri obiettivi — bisogna essere anche veloci, potenti e user-friendly. Questo permette a Telegram di essere utilizzato massivamente in ampie cerchie, non solo da attivisti e dissidenti, così il semplice fatto di usare Telegram non marchierà gli utenti come obiettivo per un’elevata sorveglianza in alcuni Paesi».
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Qualcosa su di me
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Riconosciuta da LinkedIn nella Top 5 dei Most Engaged and Influencer Marketers per l’Italia. Teorica di un nuovo marketing come #HelpMarketing, di un nuovo modello di successo, di raggiungimento dei propri traguardi nel business e nella vita: l’#HelpFullNess, l’Aiuto, l’Utilità, l’Essere Utile per Avere l’Utile, il Fare l’Utile con l’Utilità. Che è poi la sua mission: aiutare aziende e persone a ottenere i propri obiettivi aiutando, essendo Utili, negli affari e nella vita. Come? Con un percorso di #Digital #Education, Educazione Digitale come Educazione Civica Digitale, per un uso responsabile e consapevole della rete quale strumento, da usare bene per il bene. Iniziativa portata avanti in corsi e attività di formazione, docenze, eventi quale Keynote Speaker e/o Conference Manager, articoli, e libri: come Telegram perché, il primo sul tema, con l’App al centro quale braccio operativo dell’Educazione Civica Digitale, la piattaforma irrinunciabile oggi per essa e, dunque, per l’affermazione personale e professionale. Collabora con Università quali LUISS e La Sapienza, aziende e Istituzioni, Digital Agencies, testate come Key4Biz, Social Academy, Business In Cloud, CyberSecurity360.
Engineer Field Service
5 anniConsiderazioni opportune. Grazie del chiarimento.