Tendenze delle Vendite Dirette 2019: il Ritorno ai Fondamentali
Senza pretese di completezza, ma solo da semplice osservatore dall'interno del settore, vorrei mettere in fila qualche fatto e notizia degli ultimi mesi per indicare una linea di tendenza interessante: il ritorno ai fondamentali e ai valori di base della vendita diretta.
AVON 1: l’acquisizione da parte di Natura
Ovvero l’allievo supera (e compra) il maestro. La recente acquisizione di Avon da parte di Natura (Maggio 2019) e la creazione del gruppo Natura & Co. (comprendente i marchi Natura, The Body Shop, Aesop, Avon) sancisce la nascita di un colosso da oltre 10 Miliardi di $, che supera Amway come azienda numero 1 al mondo nelle vendite dirette. Natura nasce 50 anni fa, nel 1969 in Brasile, basando il proprio modello di business sulla vendita diretta e prendendo come esempio proprio Avon, da sempre di grande successo in America Latina. Natura ha basato il proprio successo su una linea di prodotti ispirata alla incredibile bio-diversità della natura brasiliana e assumendo un nome impegnativo, una promessa e un messaggio di per sé.
Natura non si è mai “snaturata” nei 50 anni della sua storia, mantenendo fede al modello, resistendo alle sirene dell’internazionalizzazione, diventando un gigante in Brasile e proseguendo poi sull'America Latina. La crescita è stata ottenuta grazie al miglioramento continuo del modello, della linea prodotti e degli strumenti di vendita per le sue consulenti, compreso un utilizzo efficace degli strumenti digitali, sempre al servizio del lavoro sul mercato delle consulenti.
L’espansione geografica è stata invece ottenuta grazie ad acquisizioni - Aesop in Australia, The Body Shop in UK, Avon per tutto il resto del mondo – senza badare alle differenze nei sistemi di vendita e negli approcci, sempre mantenendo l’identità di ciascun marchio e i rispettivi canali di accesso al mercato.
Vedremo cosa succederà nel futuro ma oggi abbiamo un nuovo numero 1 mondiale con una precisa strategia e una identità molto ben definita.
AVON 2: la lettera del nuovo CEO Nord America
La parte nordamericana di Avon, già proprietà di un fondo, è stata ceduta a LG Household & Health Care (Agosto 2019), parte del colosso coreano LG, multinazionale che spazia dall'elettronica alla chimica al personal care e alla bellezza. Molto interessante è stata la prima mossa del nuovo CEO di New Avon, Paul Yi, che ha scritto una mail a tutte le consulenti Avon, con l’obiettivo di indicare le linee strategiche per il futuro, interessante sia nella forma che nei contenuti. La forma è quanto di più lontano dagli standard e dal gergo usato normalmente dalle multinazionali: si tratta di un linguaggio semplice da capire, con un messaggio chiaro senza fronzoli che va diritto alla sostanza. Ma il contenuto è ancora meglio, e va diritto al cuore del problema:
“Cari rappresentanti di Avon…. I nostri fondatori hanno inventato un nuovo tipo di azienda basata sulla vendita diretta che ha scatenato lo spirito imprenditoriale delle donne, offrendo opportunità economiche per generazioni. Negli ultimi anni, le sfide esterne al nostro modello di business e il declino delle prestazioni aziendali hanno creato insicurezza sulla loro visione originale di autosufficienza e responsabilizzazione ….LG H&H ha riaffermato il suo impegno per il modello di vendita diretta e per i rappresentanti Avon che lo fanno funzionare…. Sebbene gli strumenti e le piattaforme online siano utili, devono essere implementati in modo ponderato in modo da rafforzare il modello dei rappresentanti, piuttosto che minarlo. Le vendite dirette ai consumatori su Avon.com, ad esempio, mettono Avon in concorrenza con i rappresentanti. Quindi questa pratica si concluderà immediatamente. Inoltre, poiché i rappresentanti sono la connessione vivente ai nostri consumatori, non è necessario spingere Internet come sostituto del contatto umano. Avon deve sfruttare i rappresentanti come risorsa, anziché ridurne l'importanza attraverso l'automazione.”
Niente male! In poche parole viene liquidata la strategia online di concorrenza ai consulenti messa in atto da Avon Nord America negli ultimi anni e viene posta al centro l’attenzione verso il rapporto umano.
Se questo non è ritorno ai fondamentali!
YOUNIQUE: marcia indietro di COTY
La terza notizia è l’annuncio del disimpegno da parte di Coty (Settembre 2019) nell’acquisizione di Younique, una delle nuove stelle del firmamento delle vendite dirette negli Stati Uniti, avvenuta nel 2017 al prezzo di 600 mil.$. Leggendo le dichiarazioni ufficiali di Coty si capiscono chiaramente i motivi: "Younique è stato un po’ un caso specifico, è decisamente diverso dal resto degli affari che abbiamo", ha detto il capo delle finanze Coty Pierre-Andre Terisse. "Siamo convinti che la strada da percorrere sia quella di concentrarsi sulle nostre rispettive attività". Non è facile capire il modello della vendita diretta e anche se dipinto come social media selling, come nel caso dei Party virtuali di Younique, ci sono elementi che una multinazionale della bellezza come Coty non è stata in grado di cogliere e governare. Quindi, ognuno a casa sua.
IL RITORNO AI FONDAMENTALI
I segnali vanno in una direzione sola: ognuno faccia bene quello che sa fare. L’Omni-channel è una ottima strategia da vendere a Board aziendali, analisti finanziari e interviste sui giornali ma da verificare attentamente nella vita reale. Si può e si deve cambiare, nella direzione di rendere il modello sempre attuale e in linea con le aspettative dei clienti ma senza dimenticare i valori che continuano fare crescere il settore: l’importanza delle relazioni, la fiducia in persone vere, le esperienze che si fanno, che possono essere solo “offline”, destando l’attenzione dei sensi delle persone e stimolando la mente.
Il centro delle vendite dirette sono i consulenti di vendita e offrire loro opportunità di guadagno e di successo. Punto. Non dimentichiamolo mai.
CIO presso Just Italia S.p.a.
5 anniPur essendo un uomo di tecnologia, sono sempre stato affascinato dalle persone e dalle dinamiche che muovono i comportamenti. Oggi si vedono clienti comprare con un clic sui portali più famosi al mondo, ma anche partecipare ai party delle vendite dirette. Si basano sugli asettici feedback a video, oppure sulle sensazioni e sui consigli che si trasmettono di persona. Da una parte con la comodità del mouse, dall'altra con l'impegno di un party. Secondo me sono due mondi molto più vicini di quello che sembra, che vivono senza concorrenza soltanto quando si differenziano, nei prodotti e nei clienti. Non vai ad un party per un bene consumer, ci vai per un bene di nicchia. Non vai ad un party se non hai nemmeno il tempo di preparare la cena, ci vai se hai tempo, ed in quel caso ci vai pure volentieri. Ritorno alle origini, o differenziazione intelligente? Da quel poco che conosco della vendita diretta, sembrano proprio due facce della stessa medaglia.
Associate Professor in Marketing Cattaneo University LIUC - Castellanza (Varese), Fellow SDA Bocconi and Fellow Centre on Economics, Finance and Regulation (BAFFI) Bocconi University- Milan
5 anniIl commercio elettronico è poco compatibile? Sì, se non sai fare strategie omnicanale, ma solo multicanale , e tra loro magari in concorrenza e non integrate! Anche se si ritiene, eventualmente, che on - e offline siano ancora 2 mondi separati, indietro non si torna: anche i venditori diretti dovranno svolgere inoltre necessariamente fasi del funnel di marketing e comunicazione con una strumentazione digitale.