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Abouthotel media partner della serata-evento del 13 aprile "different Suites x different people"
In occasione del Fuori Salone del Mobile 2016, negli spazi di via Ventura 14 a Milano, l'architetto Simone Micheli ha dato forma a “different Suites X different people”, una mostra da vivere e da sperimentare, caratterizzata dal combinarsi e dall’interazione di plurime simulazioni reali. Quattro suite di hotel di 80 mq l’una, create e dedicate a quattro importanti catene alberghiere (Ascend Hotel Collection by Choice Hotels, Best Western PLUS by BW Hotels & Resorts, ibis Styles by AccorHotels, Room Mate Hotels) si susseguono su oltre 700 mq (tra spazi interni ed esterni) dando vita ad un evento espositivo straordinario di cui il visitatore diviene parte attiva ed indispensabile.
Alla serata erano presenti tutti i personaggi più rappresentativi di questo settore, durante una tavola rotonda dove AboutHotel era media partner della serata, insieme a R&D Hospitality specializzata nella ricerca e sviluppo di opportunità di investimento nel settore alberghiero. In questo contesto è stato chiesto a Giorgio Palmucci, presidente di Aica-Associazione Italiana Confindustria Alberghi, un parere sugli sviluppi in merito al decreto tax credit.
Abouthotel: Dottor Palmucci, in riferimento al tax credit e alle relative opportunità che le istituzioni hanno dato agli albergatori per costruire o rinnovare le proprie strutture, quali sono i risultati ad un anno dell’attuazione del decreto?
“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti con la prima tornata di aiuti derivanti dal tax credit. Lo strumento per la riqualificazione era molto atteso, come la quantità di domande raccolte può testimoniare. Nel primo anno di applicazione, per i lavori di ristrutturazione sostenuti nel 2014, sono state 748 le aziende che hanno ottenuto il tax credit. I primi 20 milioni di euro stanziati dal ministero si sono esauriti in soli 53 secondi dall’avvio del click day. Le istanze presentate sono state 3.072, un dato che dimostra quanto le aziende del settore siano impegnate su qualità e restyling delle strutture, per rispondere alle esigenze del mercato. A breve saranno disponibili i dati definitivi relativi alla seconda tranche di contributi riferiti alle spese sostenute nel 2015, che vedranno certamente coinvolto un numero ancora superiore di aziende. Dati, questi, che attestano quanto la misura, che Confindustria Alberghi aveva all'epoca sollecitato a governo e ministero, sia utile e necessaria. I giochi sono ancora aperti e l’obiettivo che ci poniamo è poter sfruttare al meglio tutte le opportunità e gli aiuti forniti dal tax credit. Ora però è importante un consolidamento e rafforzamento della misura, sia in termini di aumento dei fondi che di durata dell'intervento. L'obiettivo è quello di rendere strutturale la misura e a riguardo abbiamo già sollecitato governo e ministero. Tra l'altro si tratta di una misura che impatta positivamente anche su altri settori, tra edilizia, impianti, arredi, finiture e design. Tutti ambiti in cui le aziende italiane sono tra i maggiori e migliori fornitori. Il soggiorno in albergo incide notevolmente sull’esperienza complessiva di un viaggiatore e per questo la cura nei dettagli strutturali e la componente d’arredo sono fondamentali. Quando ospitiamo un cliente, il compito principale è regalare momenti che restino impressi positivamente nel bagaglio dei ricordi di quel viaggio e questo avviene anche nella percezione degli spazi che accolgono l’ospite. Attraverso lo strumento di detrazione fiscale, il governo ha finalmente riconosciuto il giusto ruolo al turismo, in particolar modo al settore alberghiero, attribuendo al “fattore accoglienza” un ruolo da protagonista capace di veicolare e promuovere l’eccellenza del made in Italy”.
Tornando invece al focus della serata, dedicata al design e ai linguaggi della progettazione degli interni alberghieri, abbiamo continuato la serata chiedendo un parere ai big presenti alla tavola rotonda
Abouthotel: Parlando di nuove tendenze e linguaggi della camera d’albergo, quali sono gli elementi che nella progettazione degli interni di un hotel esprimono al meglio i nuovi stili di vita?
Gianfranco Castagnetti, presidente Best Western Italia: “Quanto avvertiamo come tendenza in piena espressione nei progetti riguarda la tecnologia e la sua pervasività, capace di attraversare ogni aspetto dell’esperienza in hotel. Partiamo dal concetto di sharing economy, intesa come condivisione di esperienza e di momenti: notiamo come effetto una cura sempre più evidente degli spazi comuni, sia nel layout sia negli elementi di condivisione. Per fare un esempio concreto, pensiamo alle aree destinate al bar o alla hall, che oggi sono studiate per favorire sempre più interazione e networking, dagli arredi alle dotazioni tecnologiche. Tra gli standard richiesti per gli hotel a brand VIB, uno degli ultimi nati nel network Best Western, spiccano infatti le dimensioni minime della hall (oltre 350 mq) e un bistrot sempre aperto con disponibilità infinita di caffè e connessione wifi. La proposta è pensata per il target millennial, ma crediamo sarà apprezzata anche dalla clientela business dei nostri hotel. Per quanto riguarda la camera, registriamo una crescente propensione a progettare spazi dove si enfatizza il concetto di relax con una particolare attenzione al layout e alla dotazione del bagno, concepito sempre più come accogliente spazio benessere per la cura e il comfort della persona”.
Giovanna Manzi, ceo Best Western Italia: “Un aspetto emergente è la tematizzazione della struttura nel senso della continuità di stile e di valori che permea sia gli spazi comuni sia le camere, garantendo un’armonia stilistica globale. In ultimo, la sostenibilità ambientale, di tutti certo il più consolidato. La scelta di materiali e prodotti a basso impatto ed emissione e il ricorso a fonti rinnovabili sono elementi ormai irrinunciabili che, se comunicati e condivisi in modo efficace con la clientela, diventano motivo di scelta e accrescono il valore dell’hotel”.
Renzo Iorio, ceo Accor Hospitality Italia: “Lo spazio e la sua fruibilità sono, a mio parere, elementi chiave. Strutture, arredi, luce e decorazione devono saper accompagnare, sostenere, stimolare e facilitare l’utilizzo e l’appropriazione dello spazio da parte del cliente, farglielo vivere. Ergonomia, comfort, adattabilità, connettività sono alcune delle parole chiave per rispondere al meglio alle nuove esigenze del cliente, ai nuovi stili di vita, molto più orientati alla ricchezza di stimoli ed esperienza che a puri elementi di status. Il trattamento delle fonti luminose e la loro qualità è infine a mio avviso un elemento davvero fondamentale; sono decisive sia per l’utilizzo dello spazio che per le sensazioni che possono essere indotte nel cliente, il suo confort e la sua percezione di ambiente. Troppo spesso si rischia di concentrarsi unicamente sugli elementi di arredo, trascurando invece la chiave che davvero fa percepire lo spazio e ne guida la fruibilità.”
Francesco Scullica, professore associato del Politecnico di Milano Scuola del Design: “Saranno sempre di più i millennials , persone che amano viaggiare, usano le nuove tecnologie, ibridano sempre più, anche attraverso le nuove tecnologie, la dimensione del lavoro con quella delle attività ludiche, di intrattenimento e culturali (fenomeno del bleisure- business + leisure) .Ognuno vorrà individuare negli alberghi, anche in quelli più economici, soluzioni e situazioni molto caratterizzate e non anonime, dotazioni tecnologiche adeguate, tempi rapidi di soluzione ai problemi, servizi personalizzati; esigendo tuttavia maggiore informalità rispetto alle generazioni precedenti, ma sempre con attenzione alla dimensione estetica e dei linguaggi e delle esperienze. Inoltre, a parte le categorie dei target socio-economici, che vanno ovviamente stabilite per una corretta progettazione, si porrà sempre di più la necessità di relazionarsi a persone reali, con reali problemi e comportamenti differenti (di sesso, età, ergonomico-antropometrico, anche per l’eventuale presenza di disabilità temporanea o permanente); fra queste nuove categorie sempre più importanti saranno le persone anziane, ma anche i bambini e quindi le famiglie (tradizionali o monogenitore). Gli alberghi dovranno offrire sempre di più un sistema di spazio-arredo-servizi ed esperienze che vada oltre le formule di ospitalità meno strutturate".
Georg Schlegel, Ascend Hotel Collection by Choice Hotels: “ In generale oggi l'ospite è alla ricerca di spazi dove socializzare e preferisce lavorare nello spazio comune, invece di lavorare isolato nella propria stanza. Questo in particolare per le giovani generazioni di viaggiatori d'affari. Questa è una tendenza nel settore che negli ultimi anni sta rendendo lo spazio pubblico dell'hotel qualcosa di speciale, dove è possibile lavorare, rilassarsi, fare festa e socializzare. Cool music e il design di ispirazione è la chiave. Le camere sono state progettate con maggiore attenzione per un design meno alla moda e più attento alle esigenze degli ospiti che vogliono rilassarsi nella loro camera; le stanze da bagno diventano una caratteristica molto importante nella camera d'albergo di oggi; arioso e con un sacco di luce - se possibile la luce naturale. La doccia acquista molta importanza rispetto alle vasche da bagno, anche nelle proprietà di lusso. Buon isolamento acustico e letti di alta qualità sono le caratteristiche fondamentali. Alla fine cosa vendiamo in un albergo? Una buona notte di sonno, di conseguenza dovremmo concentrarci sulle cose che in camera fanno migliorare l'esperienza, come tv a grande schermo, con la capacità di vedere in streaming i contenuti da parte degli ospiti con i propri dispositivi. Invece il gusto è sempre discutibile e ciò che ad un ospite piace tantissimo potrebbe spegnere l'entusiasmo del prossimo. Non c'è la netta distinzione tra giusto o sbagliato, ci deve essere sempre una via di mezzo ragionevole, abbiamo bisogno di essere in grado di attrarre clientela molto diversa in modo da riempire i nostri hotel".
Kike Sarasola, fondatore Room Mate Hotels: "Room Mate Hotels è una catena che vuole far sentire il proprio cliente come a casa di un amico. Ecco perché il design è così importante per noi e abbiamo sempre lavorato con rinomati designer e architetti d'interni, come Tomas Alia, Lorenzo Castillo, Teresa Sapey, Patricia Urquiola ... Tutti nostri hotel hanno una personalità e lavoriamo per ricreare questa personalità nell'albergo. Avendo questo in mente, abbiamo sempre presente questo obiettivo di rendere un soggiorno indimenticabile. Curiamo molto l'illuminazione, i colori delle camere (è noto che i colori forti non sono adatti per dormire bene) e, per esempio, i nostri clienti hanno la possibilità di scegliere tra una coperta o un piumino, in modo che possano dormire con quello vogliono. Ora stiamo sviluppando un menù di cuscini: quelli morbide, quelli duri ... il cliente avrà il potere di scegliere quale cuscino usare. La nostra tendenza è di personalizzare tutto ciò in modo che il cliente viva un soggiorno indimenticabile. Abbiamo un sacco di turisti, ma abbiamo anche un sacco di viaggiatori d'affari, quindi dobbiamo differenziare gli spazi in una stanza, se si tratta di un viaggiatore d'affari, è molto importante avere una grande scrivania. Ci sono anche i viaggiatori che amano passare il tempo in bagno, con lunghe docce: per questo gli ambienti bagno sono così importanti nella stanza di un hotel. In sostanza, una catena ha bisogno di essere preparata per tutti i tipi di clienti che possono avere esigenze diverse. Ecco perché in Room Mate abbiamo una frase che esprime questo concetto”.