Tra vecchi e nuovi incentivi
Notizie e sportellate dal mondo italiano dell’auto
È nuovamente attiva, da qualche giorno, la piattaforma Ecobonus per prenotare gli incentivi auto.
Si parte dunque con gli importi stabiliti nel 2023, in attesa del nuovo provvedimento del Governo che potrebbe modificarli. Fino ad allora restano dunque valide le previsioni attuali che fissano sconti per l'acquisto di nuove auto elettrificate o anche a benzina e diesel, purché di ultima generazione. Sconti che, ancora una volta, sono maggiorati in caso di contestuale rottamazione di un altro veicolo.
Nel frattempo, però, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha già svelato le carte per quanto riguarda il prossimo decreto incentivi: nel provvedimento, che dovrebbe arrivare dopo il tavolo automotive del 1° febbraio e che dovrebbe produrre i suoi effetti a partire da questa primavera, saranno incluse le vetture usate e le Euro5, oltre che il cosiddetto leasing sociale per le famiglie con reddito più basso. Con questa riforma, i contributi varieranno da un minimo di 1.500 euro a un massimo di oltre 13mila.
In attesa del tavolo automotive del primo febbraio, incontro focalizzato sulla filiera dell'auto nel suo complesso e sul sistema di incentivazione, si pensa anche al cosiddetto tavolo Stellantis in cui si discute soprattutto di produzione. A tal proposito, proprio in queste ultime ore la premier Giorgia Meloni ha ribadito l’impegno a incentivare la produzione interna, penalizzando chi delocalizza.
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Ma quali sono ad oggi gli stabilimenti del Gruppo che, appunto, producono in Italia?
Nel 2023 i siti che producono veicoli nel nostro Paese hanno messo su strada più di 750mila veicoli, quasi il 10% in più rispetto all'anno precedente.
Un buon risultato dovuto essenzialmente ai sei stabilimenti Stellantis ad oggi attivi in Italia.
Si parte dal noto sito di Mirafiori, dove sono attualmente fabbricate la Fiat 500 elettrica e le Maserati Levante, Ghibli, Quattroporte, Granturismo e Gran Cabrio anche con le nuove versioni Folgore full-elettric, per passare al polo Maserati di Modena dove vede la luce la supersportiva MC20 e la versione cabrio Cielo.
C'è poi Pomigliano, con le amatissime Fiat Panda, Alfa Romeo Tonale oltre che Dodge Hornet, e ovviamente Melfi, con Fiat 500X, Jeep Compass e Renegade.
Infine Cassino, con la produzione premium e luxury di Alfa Romeo Stelvio e Giulia oltre che della Maserati Grecale, ad Atessa impegnata nel settore dei veicoli commerciali, come Fiat Ducato, Opel Movano, Citroen Jumper, Peugeot Boxer.
Torniamo alle politiche in tema auto. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è al lavoro sul tema dei limiti di velocità nei centri urbani, anche a seguito delle polemiche su Bologna e sugli progetti di città a 30 km/h. È infatti arrivata nelle ultime ore una direttiva firmata dal ministro Matteo Salvini secondo cui il consueto limite di 50 km/h in città può essere derogato solo in maniera circostanziata, per strade e per situazioni specifiche. Insomma limiti inferiori, come gli ormai famosi 30 di cui tutta Italia parla, non possono essere applicati in maniera generalizzata.
Trasporti e Logistica, già sottosegretario ai Traporti
11 mesiHai mai raccontato come è nato il fondo Giorgetti di 8,7 miliardi soldi che non c’erano nell’ultima Finanziaria Draghi? Sono i soldi rimasti del fondo Giorgetti , nato da una mia iniziativa confluita nella Mozione MOLINARI , che consentono al Ministro URSO di portare avanti la sua iniziativa che vuole riportare la produzione di auto in Italia a 1.000.000 mentre era scesa a 450.000 circa. Ecco perché è importante lo scontro MELONI- Repubblica.