IN TURCHIA IL CLIMA CALDO E ASCIUTTO ANTICIPA LA FIORITURA DEL NOCCIOLO
Giungono dalla Turchia notizie di agricoltori preoccupati per l’anticipo di fioritura del nocciolo che potrebbe esporre le piante a possibili gelate rovinose.
Abbiamo chiesto a Cenzig Bostanci, ingegnere agronomo della Direzione Provinciale dell’Agricoltura e delle Foreste di Bartin (Ministero Agricoltura e Foreste della Repubblica di Turchia) di fare il punto sulla situazione fenologica del nocciolo nella sua provincia situata nella regione del Mar Nero occidentale.
Vi proponiamo una sintesi tradotta della sua relazione che può essere scaricata integralmente in lingua inglese.
La nocciola è una delle colture più sensibili al clima e richiede determinate condizioni ambientali che, se non sono soddisfatte, la rendono improduttiva. A differenza di molti altri fruttiferi che nella stagione fredda vanno in quiescenza, nel nocciolo la fioritura e l’impollinazione avvengono durante l’inverno. La fioritura maschile può avvenire contemporaneamente a quella femminile oppure prima o viceversa a seconda della varietà.
Fig 1
Nella provincia di Bartin quest’anno si è osservato che i fiori maschili e femminili sono sbocciati l’8 gennaio. In particolare, nelle varietà Palaz e Tombul i fiori maschili e femminili sono sbocciati simultaneamente, dando inizio all’impollinazione. Per queste varietà, è normale che ciò avvenga (Fig. 1), mentre nella varietà Delisava (Çakıldak) si aprono prima i fiori maschili mentre quelli femminili circa 1 mese dopo. D’altra parte, nella varietà Uzunmusa i fiori femminili sbocciano prima di quelli maschili (Fig.2).
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Fig 2
Rispetto alla scorsa stagione, le nocciole sono fiorite circa 2-3 settimane in anticipo quest’anno. Ciò è principalmente dovuto al fatto che stiamo vivendo una stagione invernale più calda, superiore alle norme stagionali. Si ritiene che questa sia una conseguenza del riscaldamento globale.
La ricerca scientifica e le proiezioni climatiche in Turchia non prevedono una diminuzione della quantità totale di precipitazioni, ma si prospettano cambiamenti sostanziali nell’intensità, durata e ricorrenza delle piogge, soprattutto una diminuzione nei mesi di giugno e luglio. Questo problema può essere risolto solo con l’irrigazione.
In sintesi, si può dire che la Turchia stia affrontando un clima più caldo, più secco e con un’elevata evaporazione. Ci sono state meno precipitazioni del previsto negli ultimi 2 mesi per la regione del Mar Nero. Condizioni climatiche simili si sono già verificate in passato e al momento si ritiene che non causeranno conseguenze negative significative sulla resa.
Grazie al bel tempo di questo inverno, i produttori di nocciole hanno trovato il tempo per effettuare diverse pratiche colturali come la potatura, il controllo delle malattie e dei parassiti, la concimazione delle piante e la lavorazione del suolo. Pertanto, ci si aspetta che queste pratiche avranno un effetto positivo sulla resa nonostante le minori precipitazioni.
Autore: Cenzig Bostanci, Ingegnere agronomo – Direzione Provinciale dell’Agricoltura e delle Foreste di Bartin – Ministero Agricoltura e Foreste della Repubblica di Turchia