Ucraina La paura dell'Uomo occidentale e la voglia di tramutare la paura, sui dati razionali, in una sciocchezza

Ucraina La paura dell'Uomo occidentale e la voglia di tramutare la paura, sui dati razionali, in una sciocchezza


Parliamone: gli occidentali hanno bisogno di relazionarsi con tutto, e in questo tutto, esprimere un parere vincente: su tutto. Tutti, su tutto. Elon Musk cerca di acquisire Twitter per questo, il social dei tweet è diventato l'arma decisiva del borghese medio per "bastonare" e raddrizzare tutto e tutto. Lì, lo dice: non #Musk, il borghese medio.

Questa idea di relazionarsi con tutto è una forma di indebolimento totale della realtà. Ci sono aspetti della vita e del mondo che sono tabù, indici scoscesi, spazi terribili dell'inconscio che pensavamo rimossi che non vanno presi a male parole, vanno avversati, compresi anche a fondo, richiedono non una interpretazione ma una consistenza. Ci si deve avvedere e sapere dare una risposta. Non dal gozzo, non buttandoci parole verbose, non menando scandalo.

La, no, non la, l'immensa tragedia che apre il ventre dell'Europa per guastarlo, per guastarci, per levarci la vita, riportando le ragioni del male più profondo davanti agli occhi di tutti, h24, con la guerra che torna col suo immenso male nel cuore antico dell'Europa è un fatto che richiede consistenza. Perché esiste, sta avvenendo, non si può eludere, minimizzare. I pischelli che aprono il loro mormorio sul tema del giorno, non, servono.

Questa guerra, la prima guerra, il primo conflitto esteso, armato, centrale per l'energia, del 2000 va presa per quello che è. Chi ha acceso i motori di aerei, navi da combattimento, carri armati per invadere una nazione sovrana provocando già decine di migliaia di morti, tesse il proprio disegno da almeno un decennio, ci sono partiti e movimenti pagati e sostenuti da banche e capitali russi in Germania, Francia, Olanda, Italia... C'è un disegno. Non si parla di famiglia, di valori. Sono interessi, soldi, le guerre si fanno per motivi economici. C'è l'Europa che punta alla transizione verde, c'è #GRETA, c'è la nazione che possiede gran parte delle risorse energetiche fossili dell'area CHE MUOVE GUERRA.

RINUNCIARE ALL'ABISSO, CERTO

Ci si vorrebbe sottrarre. Certo. Ma è una guerra per l'energia per il carbone, per il gas. E per il pane, che è energia anche quello. E c'è chi vuole aggredire.

E' difficile spiegare che può andare tutto male, tutto a ramengo, ma è che già sta andando tutto a ramengo, a remengo (Buzzati), il clima, il Covid, le risorse, il mare, e chi fa il gioco duro, lo sa, e per questo stringe il cappio. Ieri di quasi 2000 anni fa Cristo era morto, domani risorge, sul Golgota, portava la croce su cui era martirizzato, perdonava, straziato, capelli lunghi corvini madidi di fango, torto come un uomo della terra, pelle olivastra, chiedeva al Padre di allontanare l'amaro calice, moriva, davvero.

Oggi noi pensiamo che le morti siano per finta, perché li vediamo, li vediamo alla tele, e sui social, vediamo le coreografie russe, ma gli ucraini, gli ucraini, non i loro oligarchi, il popolo in lotta, che lotta, muore davvero, noi che volevamo il sangue solo #novax per le nostre trasfusioni, come facciamo a capirlo.

E allora argomentiamo. Ma con la guerra non ci si relaziona, non si può posizionare dalla poltrona di casa o di uno show televisivo, non è un fattore razionale, è un caos orrendo, è il gradino più basso, la fine della vita, il tumulto dei corpi, la mira presa verso la schiena del fratello, di Caino, da Abele, e da Caino ad Abele. E dopo il colpo, il corpo, che si accascia, lontano.

DOBBIAMO CAPIRE

Dobbiamo capire, stare dalla parte delle vittime, lo ho già scritto, capire che chi ha aperto le danze lavorava già per levarci di torno, di dosso. E che nel mirino come Abele, storditi, degli Abele storditi, satolli, vulnerabili, anche paini, come certi figurini da Talk Show, ci siamo noi.

#UkraineRussiaWar

Rocca, 16.04.022

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