Ultima Istanza Gas 2019/20 (FUI): schizzano gli spread al Nord
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Ultima Istanza Gas 2019/20 (FUI): schizzano gli spread al Nord

Enel Energia ed Hera Comm si dividono il mercato. Confermati tutti i lotti, ad eccezione della Lombardia, che torna ad Enel. Pesante aumento degli Spread nei lotti del Nord.

Nella gara che decide le sorti delle forniture Gas di ultima istanza per il prossimo anno termico, si è verificato ciò che non si era mai visto: al Nord lo spread pagato da chi rimane senza un contratto aumenta mediamente di 4 volte.

Le Conseguenze sono paradossali. In Piemonte lo Spread è tre volte più alto che in Sicilia e Calabria. Da oggi, anche nelle regioni del Nord si dovrà prestare la massima attenzione alla gestione delle forniture: un passo falso può avere pesanti conseguenze, fino al raddoppio della bolletta.

Un esito inaspettato

La scorsa settimana si è tenuta la gara FUI GAS (Fornitura di Ultima Istanza Gas), indetta da Acquirente Unico per l’anno termico 2018/19. La procedura ha deciso il nome dell’operatore che subentra, nonché i corrispettivi applicati, quando per qualsiasi motivo si rimane senza un contratto di fornitura. Ad esempio per mancato rinnovo alla scadenza o, più frequentemente, per recesso del fornitore per morosità.

A guardare la mappa degli esiti delle ultime tre gare, sembrerebbe che poco o nulla sia cambiato rispetto all’anno termico 2018/19. Ancora una volta, gli unici fornitori che hanno il coraggio e la forza di partecipare alle gare per le forniture di ultima istanza sono Hera Comm e Enel Energia. Come accaduto lo scorso anno, Enel si aggiudica i lotti meridionali e Hera Comm i lotti settentrionali, con l’eccezione della Lombardia, le cui forniture dal 1° ottobre 2019 torneranno a Enel Energia.

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Dietro un’apparente stabilità, si è verificato qualcosa che non ha precedenti nelle gare di ultima istanza: gli spread che pagheranno i clienti del Nord saranno abbondantemente superiori a quelli delle regioni del Sud.

In tutti i lotti settentrionali osserviamo aumenti a doppia cifra, con variazioni da 11 a oltre 20 €cent/smc. Se si considera che attualmente il valore del Gas all’ingrosso è di circa 13/14 €cent/smc (si veda Gas ai minimi storici. È giunta l’ora del prezzo fisso?), significa che il costo della materia prima in FUI raddoppia!

Lo scorso anno commentavamo l’esito della gara FUI titolando “Esiti FUI Gas Naturale: senza contratto il prezzo può raddoppiare!”. La possibilità di raddoppio del prezzo era circoscritto alla Campania e al Lazio dove lo spread superava i 20 €cent/smc. Quest’anno l’allarme è esteso a tutte le regioni italiane. Rimanere senza contratto significa aumenti in bolletta senza precedenti.

Perché aumentano gli spread al Nord

Come si spiega l’improvviso aumento registrato nel Nord Italia? Proviamo a rispondere analizzando i prezzi offerti nelle ultime tre gare dagli unici due partecipanti: Enel Energia e Hera Comm.

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