un film unico

E' stato presentato oggi alla stampa "Il Racconto dei Racconti" (The Tale of Tales), il film di Matteo Garrone che parteciperà al Festival di Cannes.

E' un film molto bello, stupefacente per la qualità narrativa e unico per il suo genere. Indossa i panni di un fantasy, ma non lo è, tantomeno è una fiaba visti i contenuti drammatici e talvolta grotteschi che lo caratterizzano. Si tratta di una sceneggiatura di tre fiabe tratte da una raccolta del '600 scritte da uno scrittore napoletano, Giambattista Basile, che hanno ispirato i fratelli Grimm e Christian Andersen e le fiabe più famose come Cenerentola, La Bella Addormentata nel Bosco e il Gatto con gli Stivali.

Uno dei pochi film italiani dal respiro internazionale, per il suo cast e perché è girato in inglese. A parte Ceccherini, che fortunatamente non parla, e Alba Rohrwacher, si vedono occupare le scene Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones e John Reilly e molti altri attori nella maggior parte inglesi. Li vedrete muoversi in location che a Hollywood creano in studio, ma che da noi si possono trovare in Puglia e in Toscana, posti fantastici.

Perché ve ne parlo? Perché si tratta del mio ultimo lavoro nell'ambito degli investimenti cinematografici realizzato per l'azienda che ho lasciato in questi giorni dopo 5 anni di splendido lavoro. Coordinavo un team che in questi anni ha investito più di 10 milioni di euro nel cinema italiano in una dozzina di pellicole, traendone grandi soddisfazioni a livello d'immagine e un rendimento medio di circa il 10%. Un lavoro complesso dove le decisioni d'investimento sono il frutto di un'analisi approfondita dei contenuti artistici e delle prospettive di ricavo del prodotto, che ha un ciclo di vita di generazione dei ricavi molto particolare.

Sono stato a Cannes per La Grande Bellezza, non ci sarò naturalmente per Il Racconto dei Racconti. Andrò al cinema a vederlo, come mi auguro molti di voi faranno e spero di poter ricevere presto i vostri commenti.