Un futuro pieno di incognite

Un futuro pieno di incognite

Da oltre un anno conviviamo, ahinoi, con un nemico invisibile che sconvolge le nostre vite e condiziona fortemente la nostra quotidianità. Il virus non guarda in faccia nessuno e colpisce indistintamente tutte le fasce della popolazione: anziani, adulti, ma anche ragazzi e bambini. Se l’età media dei positivi al Covid nel Belpaese è di 44 anni, sembrano essere proprio i giovani coloro che ne subiscono maggiormente le conseguenze indirette. Ne risentono in primis gli alunni delle scuole materne e delle elementari, poiché il nemico invisibile limita le relazioni in quella che è l’età più importante per lo sviluppo della personalità di un individuo e per la creazione di una rete sociale. Tali effetti si manifestano anche sui ragazzi che frequentano gli istituti superiori: l’introduzione della cosiddetta DAD ha stravolto il modo di seguire le lezioni, salutando momentaneamente i banchi dell’aula in favore della scrivania della propria cameretta. È indubbio che, rispetto all’essere in classe, la soglia dell’attenzione si riduce in maniera notevole attraverso il monitor di un computer o di uno smartphone. Ciò rappresenta una minaccia per gli studenti, che rischiano di rimanere soli nel processo di apprendimento, non cogliendo così la didattica a distanza come una risorsa importante in un periodo critico. Inoltre, meritano una menzione gli universitari, dimenticati dal governo durante il lockdown dello scorso marzo. Dal 2020 essi frequentano le lezioni dalle aule delle facoltà con il contagocce, poiché gli Atenei hanno da subito adottato la DAD. Ma chi se la passa peggio sono i neolaureati, che faticano a introdursi nel mondo del lavoro; basti pensare che alla fine dello scorso anno il tasso di disoccupazione giovanile sfiorava il 30%. Questo dato negativo, sommato alla difficile situazione che stiamo vivendo, scoraggia i ragazzi, che vedono davanti a loro un futuro sempre più incerto e ricco di ostacoli. Se prima avevano maggiori certezze e punti fermi, ora devono adattarsi a degli scenari mutevoli che impediscono di fissare obiettivi a breve termine.

Gli effetti del Covid hanno avuto delle ripercussioni anche sul mondo dell’associazionismo, come possiamo testimoniare noi giovani dell’APS Royoung!. Infatti, le misure restrittive in vigore impongono da oltre un anno lo stop agli eventi e per questo motivo, a malincuore, non abbiamo potuto organizzare il tradizionale “Prin di Mai” e le “Santa’s Nights”. Tuttavia, abbiamo fortemente voluto partecipare alla giornata ecologica “Puliamo il Mondo” sia per trasmettere un messaggio eco-friendly, sia per ribadire la volontà di continuare il nostro percorso nonostante le difficoltà. Inoltre, i provvedimenti anti-assembramento impediscono riunioni e incontri tra soci e affiliati, ma fortunatamente ci viene dato supporto dalla tecnologia, grazie alla quale è possibile effettuare videochiamate di gruppo.

Questo periodo di transizione ci ha fatto riscoprire l’importanza delle piccole cose e il valore della quotidianità, che prima si considerava in maniera del tutto superficiale. La speranza è tornare alla normalità in un breve futuro, così da avvicinare tanti giovani alle attività promosse dalla nostra associazione e poter vivere dei momenti di spensieratezza.


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