Un Mandala per conoscerti: ecco che cosa ho capito
E’ venerdì sera. Sono le 8. Sono stanca perché ho alle spalle una settimana molto intensa di lavoro. Non ho voglia di uscire però ho un appuntamento: questa sera c’è il corso sul Mandala e non voglio mancare.
Vado in doccia e cerco di recuperare le forze aiutandomi con il getto d’acqua fresca. Funziona!
Alle 8 e 30 riesco ad essere puntuale e a sedermi in sala.
Francesca Silvestri è già lì e ha già iniziato a presentarsi alla platea. Tutta composta di donne. (meraviglioso!).
Mi guardo intorno: sono donne della mia età, all’incirca 40-50 anni, di bell’aspetto e di tanta forza interiore. Ormai in tanti anni di attività ho l’esperienza per capire chi ho davanti e capisco che con queste compagne di viaggio la serata sarà davvero fruttuosa.
Non mi sbaglio. Francesca comincia a raccontare che cos’è il Mandala e perché può essere così utile farlo.
La storia è sicuramente un punto di forza che autorizza questo strumento a diventare una specie di colonna portante anche durante le sedute di psicoterapia. Jung lo usava spesso per guarire i suoi pazienti.
Sento che dalla bocca della dottoressa Silvestri arrivano parole che non sono mai dette a caso: si sente che dietro c’è professionalità, studio e passione. Questi ingredienti li porta nella comunicazione con la sala e la sala reagisce in modo positivo.
Ora è il momento di disegnare il mio Mandala. A me non piace tanto disegnare perciò mi avvicino con riluttanza a questa sezione del corso. Prendo svogliatamente un pennarello e comincio a tracciare qualche riga “a caso” sul foglio. E qui si compie la vera magia! Le mie mani scorrono senza nemmeno chiedersi che cosa stanno facendo o dove stanno andando. Io mi immergo in questi segni, nei colori, e nei suoni. Sì. I suoni. Sembra quasi che ogni colore che uso abbia un suono diverso sulla carta e questo suono mi raggiunge. Alcuni sono melodiosi, altri stridono. Ma tutti hanno un senso. Solo per me. Ma hanno profondamente senso.
Ora guardo da lontano il mio capolavoro. Mi sposto per guardarlo da una angolatura diversa. E lì ancora mi arrivano idee, spunti e messaggi che prima non avevo.
Francesca ci fa sedere in cerchio e ognuna di noi parla raccontando la propria esperienza con il mandala. E’ lì che realizzo che tutte abbiamo sperimentato una connessione molto profonda con noi stesse. Alcune sono abituate a capirlo, altre meno ma ciascuna di noi si alza da questa sala più ricca di quanto non fosse quando si è seduta.
Due ore molto piacevoli e molto intense. Io lavoro molto con le parole e mi piace trovare la parola centro per definire qualsiasi cosa mi capiti. Per il corso sul Mandala di Francesca Silvestri la parola chiave è: potenza!
A chi consiglio il corso: alle donne “di una certa età” che hanno dimenticato che da piccole disegnavano molto e parlavano attraverso il disegno
A chi non consiglio il corso: a chi non vuole vedere oltre ciò che è abituato a vedere
Che cosa rende questo corso diverso da tutti gli altri: la conduttrice, che è psicologa e psicoterapeuta e io la considero una garanzia quando si lavora a contatto con le emozioni profonde. Sai che c’è una guida che riesce a gestire tutto ciò che può venire fuori
Che punteggio do al corso: 5/5
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