Un mondo senza assicurazioni
Scrivo questo articolo oggi, 7 Giugno 2063.
Sono passati 25 anni da quando è scomparsa l'ultima compagnia di assicurazioni al mondo.
Io ho lavorato a lungo in quel settore. Le assicurazioni non erano soltanto delle grandi aziende che davano lavoro a moltissime persone: erano un tassello fondamentale della crescita economica delle nazioni e stavano alla base della ricchezza delle persone.
La scomparsa delle assicurazioni avviò il periodo che gli storici chiamano "terzo medioevo", una crisi di povertà estrema di cui non si vede ancora la fine.
Gli assicuratori, durante i loro incontri, ti proponevano l'idea che anche un mondo incerto poteva essere vissuto in modo sicuro. Questo portava le persone a credere nel futuro e ad avere fiducia.
Senza assicurazioni si è persa la fiducia. Senza fiducia non c'è il futuro.
Il declino iniziò quando le assicurazioni iniziarono ad essere viste come commodities, prodotti senza valore. L'intermediario era visto come "menagramo". La gente iniziò a pensare che cercasse solo il suo interesse o, peggio, quello delle Compagnie. Le assicurazioni persero completamente il valore sociale. Divennero poco attrattive per i capitali degli investitori: quello che non porta investimenti fallisce.
Nessuno aveva previsto l'incubo economico che seguì.
Senza assicurazioni non si potevano assicurare le attività produttive. Gli imprenditori non rischiarono e non investirono più: un piccolo errore a qualsiasi livello poteva rappresentare un disastro per un'impresa. Questo interessò tutti gli ambiti dell'economia a tutti i livelli. Iniziò una forte regressione: tutto quello che il mondo considerava normale diventò eccezionale. Questo comportò il crollo della ricchezza di tutte le nazioni.
Dalle imprese passò alle persone. Progettare un viaggio, comprare un veicolo, una casa diventarono imprese eccezionali. Un furto, un incendio, un imprevisto ed eri rovinato. Quando succedeva qualcosa, la gente interrompeva il pagamento dei propri finanziamenti, dei propri mutui. E senza assicurazioni crollò il mondo finanziario.
La classe media scomparve e lasciò il posto ad una vastissima e poverissima classe che viveva in miseria. Solo i più ricchi potevano permettersi una qualità di vita migliore. Erano solo il 7% della popolazione mondiale. Questo portò instabilità politica e i sistemi democratici vennero sostituiti da oligarchie militari.
Il peggio avvenne quando le assicurazioni sulla salute non poterono più pagare le cure mediche alle persone. Fu allora che si azzerarono le entrate fiscali per tutti i governi del mondo.
Viviamo da diversi anni in un mondo senza assicurazioni.
Oggi ci siamo abituati al pensiero che niente possa essere possibile perché niente può essere assicurato.
Sappiamo che le assicurazioni erano un elemento chiave della libertà, dell'eguaglianza sociale, del benessere economico e della fiducia fra le persone.
E sappiamo che senza fiducia non c'è futuro.
Senza assicurazioni non c'è futuro.
Founder e brand designer Banana Splint ➤ Progetto il tuo brand dalla D alla S (sì, faccio loghi 😉) ➤ Mi occupo di brand e personal brand su LinkedIn ➤ ho creato Be (ex Furbes) ➤ <1,5K contatti, ma conto di scendere
4 anniUna visione lievemente pessimistica ma ci sta. A proposito, il film dove lo danno? 😉
Meriti una vita piena e felice 🤝 Aiutarti a raggiungerla è il mio obiettivo | Mental, Life e Business Coaching, Formazione e Crescita Personale + Apicoltura per passione 💚
4 anniGabrio quello che proponi è un educativo punto di vista da un futuro possibile che aiuta a scegliere cosa fare nel presente chi sa leggere tra le righe. Speriamo contribuisca al cambio della percezione collettiva rispetto al valore delle assicurazioni. Sfida ardua e di gran valore culturale. Bravo!
Architetto specializzato in estimo assicurativo
4 anniAvvincente distopia che ci auguriamo non si avveri mai 😅