Un po'​ di introspezione non fa mai male...
erri de Luca dal libro di Perrotti "Adesso basta"

Un po' di introspezione non fa mai male...

Quest'estate sono incappata in questa bellissima poesia di Erri De Luca. Mi piace questa poesia, mi fa stare bene sapere di poter ridare vita alle cose, di prestare attenzione alle persone, di usare quel senso civico che sembra venire a mancare. Sono una che dà valore ai significati, una che vive di relazioni, di comunicazione e non una che se non ha il cellulare di ultima generazione va via di testa.

Soprattutto se non posso o non voglio fare una certa cosa non temo il giudizio degli altri, non mi interessa di essere giudicata e sono aperta sempre al civile confronto.

Non mi mancano quelle riunioni inconcludenti, non mi mancano quei colleghi del Middle Mgmt, che nello schema della followership di Kelley sarebbero definiti #pecora. Non ho rimpianti neanche per un solo minuto dell' ex datore di lavoro che probabilmente soffriva dell'effetto Dunning Kruger e gestiva l'azienda attraverso un pessimo esempio di #leadership, "Divide et Impera". Parecchie volte ho masticato amaro per scelte che non condividevo, aziende che si presentano come un soggetto etico, portatori di valori differenzianti, ma in realtà fanno solo i propri interessi, dicono una cosa e ne fanno un'altra, loro che sono i sacerdoti, loro che fanno la loro predica e invitano i fedeli a credere in un sistema di valori nel quale io, come lavoratore, aderisco e quei valori pretendo. Poi scopro che il valore della risorsa umana, la crescita in base alle potenzialità delle persone, dire quello che si pensa, sono solo parole e il mio giudizio sull'azienda non può che essere tagliente, non può che andare a fondo.

Certo dopo quasi 30 anni non avere più lo stipendio fisso ogni mese fa un certo effetto, anzi fa paura, ma alla resa dei conti ho realizzato che quel 2014 mi ha regalato un Assist. L'ho capito dopo, l'ho capito quando mi sono disegnata una nuova professione che mi ha offerto la possibilità di voltare pagina, di smettere di lottare contro lo yesmanismo e di impegnarmi in qualcosa che mi appassiona. 

Forse è stato un #dowshifting ma questa attività di Formatrice in ambito aziendale e in ambito sociale è un traghettamento di competenze ed esperienze in parte già acquisite , di valori che permettono di rappresentare chi sono e quello che voglio dare come contributo al mondo. Il mio resoconto ha il segno positivo: quasi tutte le cose alle quali tenevo ci sono. La cosa bella è che vedo ancora margini di miglioramento. Mi pare che questa vita sia più ricca di possibilità di quel che immaginavo.

Cosa significa questo? Passare un pezzo della mia vita in posti scelti da me, conoscere persone nuove, visitare luoghi dove la natura è bella, girare come viaggiatori senza l'ansia del volo di rientro, avere tempo per formarmi, sapendo che poi verrà utile ai miei discenti.

Ma quel che conta qui non è rivangare ricordi, è fare delle scelte consapevoli, un #worldlifemix che ti faccia stare bene. È tutta questione di quel che si vuole, di quello che si è, non di quello che si deve sembrare.

Del resto ho forse bisogno di una Porsche o di una Maserati per fare quella che la sa lunga? Ho guidato per anni una Lexus e poi sono passata ad una Ford Fiesta di 30 anni. Io spero di di non avere bisogno dell'auto di prestigio per accrescere la mia autostima. Ho forse bisogno di vestiti alla moda per sembrare una che ha stile? Io spero di avere un mio stile che tocca a volte le mode ma anche no e di essere apprezzata come persona o non per l'immagine esterna. Quello di cui ho bisogno è vivere esperienze che mi rendano fiera di me stessa.

Ho tagliato da un po' il nastro dei cinquanta: è un'età in cui le persone immaginano che tu abbia accumulato la giusta dose di esperienza e di saggezza. Mi spaventano come passano velocemente gli anni, 𝑚𝑎 𝑚𝑖 𝑒𝑠𝑎𝑙𝑡𝑜 𝑠𝑒 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒 𝑙𝑖 𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑐𝑐ℎ𝑖𝑟𝑚𝑖, 𝑛𝑒𝑙𝑙'𝑎𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒. 

Eh si, mi ritrovo appieno nella famosa frase: LEARN-EARN-SERVE e io ci sono dentro in pieno nel terzo stadio.

Persone ed Esperienze nuove. Una rinascita. E un grande bisogno di libertà...

Come disse Bjorn Larsson: " Non si nasce liberi, lo si diventa (...). Bisogna essere pronti a osservare una certa disciplina di lavoro, per realizzare i propri desideri.
Non basta sperare, bisogna anche fissarsi un obiettivo e perseguirlo con una certa tenacia.

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