Una normale call di un Head-Hunter ad aprile 2020: intervista immaginaria, ma realistica...ed alcune riflessioni.
Può sembrare strano, agli occhi di chi non conosce il mestiere dell’Head-Hunter, che due o più competitor possano condividere punti di vista sulla percezione della propria professionalità o, addirittura, osservazioni sullo stesso mercato (che di fatto vede protagoniste non solo le Aziende che ci ingaggiano ma anche i Candidati, fondamentali affinché si inneschi un circolo virtuoso per tutti gli attori coinvolti nel servizio).
Dico che “può sembrare strano”, forse perché negli ultimi anni è venuta meno l’immagine del nostro ruolo come riferimento autorevole per informazioni ed approfondimenti sul mondo del lavoro e delle organizzazioni, come se ci competesse solo la discussione di un’opportunità professionale per poi, potenzialmente, scomparire e, nel peggiore dei casi, diventare irreperibili.
Il punto di vista di chi scrive è che, al contrario, l’Head-Hunter sia innanzitutto un consulente nel mercato di riferimento e, come tale, possa confrontarsi in maniera costruttiva con i competitor, senza tradire le colonne portanti del proprio ruolo, quali etica e riservatezza.
Di conseguenza, è anche plausibile che due consulenti che lavorano in aziende diverse siano in buona relazione e si stimino, decidendo di condividere riflessioni sul mercato: perché no? Ho un bel po’ di amici che fanno il mio lavoro in altre aziende: basta non uscire dalle regole di cui sopra ed un confronto aiuta sempre: non spesso…sempre.
Per questo oggi, in particolare, con Monica Mattioli di Apraise abbiamo pensato di mettere per iscritto una simulazione di un dialogo (immaginario), per condividere un esempio delle moltissime telefonate con Candidati svoltesi nelle ultime sette settimane, per dare un’idea di come il nostro ruolo, ogni tanto, possa - e debba - andare oltre la sola questione del “parliamo di questa opportunità professionale piuttosto che di quest’altra”, che è una visione un po’ limitata di quello che facciamo.
In questa “intervista” tra un’Head-Hunter (Barbara) ed un Candidato (Marco), redatta a quattro mani, io e Monica abbiamo fatto un estremo riassunto senza voler dare pareri di merito, giudizi, condanne o premi.
Speriamo possa essere una buona lettura ed aprire, chissà, delle riflessioni.
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Ambientazione: Video conference, quinta settimana di lockdown a causa della crisi da COVID-19, Aprile 2020.
Persone:
Marco: Ingegnere, trentanove anni, residente in Provincia di Novara, sposato e papà di due figli. Direttore commerciale in una realtà imprenditoriale, guidata dalla seconda generazione, di settecento dipendenti, Tier1 nel settore della produzione e distribuzione di componenti meccanici per l’industria Automotive e per l’Agricoltura. L’azienda non va “né male né bene” e, tutto sommato, ha superato bene lo scoglio del passaggio generazionale.
Barbara: Laurea in Economia, di Torino, trentacinque anni, da undici nella Consulenza HR; Partner (Socia) di una boutique multinazionale operante nella Ricerca e Selezione di Top Manager ed Executive, a livello italiano ma anche su progetti di ricerca a livello internazionale. Fidanzata e convivente, durante il lockdown, con il compagno che lavora come Avvocato presso uno Studio internazionale a Milano.
Contesto: allineamento su una selezione su cui era coinvolto Marco, ma interrotta, come molte altre, a causa della situazione contestuale.
Dopo una serie di consueti (e logici) convenevoli, eccoci al punto:
Marco: “…e quindi, cosa ne sarà di questa opportunità? Riprenderanno l’iter di selezione? Solo perché, sai, dopo tre mesi di colloqui e attese, visto che speravo di aver trovato un contesto ideale per cambiare un po’ abitudini….magari meno “locale” e padronale: qui alla fine sto bene, i prodotti ed i vari team sono affiatati e tutto sommato lavoro con soddisfazione, ma fanno ancora fatica a digerire il fatto che dopo il COVID-19, quando finalmente avverrà questa tanto attesa “fase-2”, dovranno far fare un bel po’ di telelavoro in più….per non parlare dello smart-working: lavorare per obiettivi ed in maniera più snella, anziché incappare tutte le volte in una burocrazia e mentalità ottocentesche…Speravo che fosse arrivato il momento, per me, di togliermi delle zavorre e capire veramente quanto valgo in un ambiente più moderno: ce la faremo?”
Barbara: “Marco, capisco bene la frustrazione del momento, e mi spiace molto non poterti offrire garanzie. Purtroppo, ad oggi, tutti dobbiamo fare i conti con la totale incertezza del contesto economico, ed anche il nostro cliente ha dovuto mettere in pausa il progetto di espansione per cui aveva attivato la ricerca di un nuovo Direttore Commerciale. Auspica di poter riprendere in mano la questione nei prossimi mesi, ma non gli è possibile fare previsioni precise né promesse, come puoi immaginare. Non disperare, ci saranno nuove opportunità, come avviene dopo ogni crisi. Non sarà qualche mese di ritardo rispetto ai tempi che ti eri prefissato a danneggiarti. Anzi, approfitta della situazione contingente per chiederti cosa davvero vuoi, cosa conta per te ed a cosa sei disposto a rinunciare per raggiungerlo. Al momento giusto avrai le idee più chiare e questa pausa sarà forse stata persino utile.
Marco: “Ok, chiaro. Comprendo. E quindi? Quali potrebbero essere delle strategie veramente efficaci, per me, per cambiare lavoro dopo la fine di questa crisi? Per me è comunque prioritario farlo. Ti do un altro elemento per farti capire del mio stato d’animo: oggi mi ha chiamato la Proprietà: abbiamo alcune persone che lavorano, pur essendo in cassa integrazione a zero ore...io capisco tutto, anche di fare di necessità virtù, ma questo ci mette a rischio, senza contare che se si sapesse al di fuori, o se qualcuno facesse una causa, ne andrebbe della reputazione dell’azienda.”
Barbara: Marco, sei molto focalizzato su quello che la tua azienda non fa o fa male, e lo capisco. Ma questo atteggiamento rischia, a mio avviso, di compromettere una delle cose che più contano in questo momento, ossia la capacità di rimanere lucido. Non devi farti andare bene per forza ogni comportamento della tua azienda ma, se ti senti sempre più distante dai valori che esprime, hai a mio avviso un motivo in più per cercare di mantenere la calma e attendere con lungimiranza nuove occasioni.
Il mio consiglio, per ora, è di continuare a coltivare le tue competenze ed ambizioni, fino a che il mercato non tornerà ad essere più vivace. Hai la fortuna di essere in una realtà che da due generazioni è sempre riuscita a mantenere una discreta continuità. Credo che in un momento storico come quello che stiamo vivendo sia un valore non trascurabile. Conosco ovviamente i possibili disagi legati ad una gestione più “imprenditoriale” e meno “manageriale”, come la difficoltà di accogliere ed implementare modalità di lavoro più agile, ma forse in questa fase puoi cercare di valorizzare ciò che un approccio più “familiare” permette.”
Marco: “e allora ho un’altra domanda, scusa se ti assillo… ma il tema mi tocca molto da vicino e perdere tempo in quelle che considero inutili dispersioni di energie, con due bimbi a casa ed una moglie che lavora come me full time, mi secca un po’: sono un Sales Manager e gestisco cinque KAM… e fra un po’ mi trovo a dover chiedere l’approvazione per rispondere alle RFQ: dai, non è normale! Ecco la domanda, comunque: cosa posso fare, praticamente? Come scelgo nuove aziende target, visto che mi pare di aver capito che questa nostra opportunità difficilmente avrà un futuro? Quali sono le caratteristiche delle aziende che reggeranno meglio il mercato e permetteranno un’evoluzione vera a chi, come me, cerca modelli diversi?”
Barbara: “Hai ragione Marco, non è normale che ti controllino le RFQ, ma sei proprio sicuro che il motivo stia nell’approccio troppo “padronale” della tua azienda? Hai valutato la possibilità che tu non risponda esattamente alle aspettative che avevano su di te nell’affidarti il ruolo attuale? Prova a metterti in discussione, magari ne dedurrai nuove informazioni, anche su te stesso.
Per rispondere alla tua domanda, credo che la capacità di guardare alla propria organizzazione con spirito critico, la cura ed il rispetto delle proprie persone, soprattutto nei momenti di crisi, e la propensione all’innovazione siano un termometro utile rispetto ai tuoi obiettivi. Cerca una realtà che definisce e promuove dei valori agendo coerentemente con essi, che conosce il proprio mercato e contestualmente ne anticipa le evoluzioni, che punta alla digitalizzazione consapevole del rischio di mantenere modelli di business eccessivamente tradizionali.”
Marco: “Ok, grazie…non sarà facile…però è chiaro. Un’ultima domanda: cosa posso fare io, come persona e come responsabile del lavoro mio e di altri, per restare al passo con i tempi, crescere ed evolvere, sia professionalmente che economicamente?”
Barbara: “Concentrati sulla tua professionalità, approfitta di questi mesi per fare un bilancio delle tue competenze, per capire quale valore aggiunto potresti portare in un mercato che è in cosi rapida evoluzione e di che tipo di professionalità le aziende avranno bisogno nel prossimo futuro. E mantieni un occhio sul mercato, studiandone i segnali ed interessandoti alle sue dinamiche. Questo sarà di grande aiuto per essere pronto quando le aziende torneranno ad assumere. Forza e coraggio Marco, ed in bocca al lupo!”
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Ci appare chiaro che sia Marco che Barbara, in questi mesi ed in quelli che verranno, avranno qualche grattacapo da gestire, e che entrambi, pur avendo punti di vista abbastanza diversi, cerchino di gestire al meglio il complesso periodo contingente.
Inoltre, è difficile avere la capacità di immedesimarsi sempre nel prossimo: abbiamo riportato qui il dialogo non tra due persone perfette, anzi, ma tra due persone che si confrontano su un tema importante ed attuale per entrambi, in un momento praticamente ed emotivamente impegnativo.
Ed infine, una specifica: non volevamo raccontare in poche righe tutte le dinamiche che regolano il rapporto con i Candidati o con le aziende…per quello, forse, non basterebbe nemmeno un intero libro.
Tornando al nostro ruolo di Consulenti: il cuore del discorso sta nel fatto che nessuno di noi può né fare miracoli né modificare il contesto, ma se si è scelta questa professionalità e, negli anni, si è perseverato per costruirla e migliorarla, è molto probabile che alla base ci sia un profondo desiderio di rendersi utili e “fare accadere le cose” ove possibile: trovare le risorse “giuste” (non solo le caratteristiche tecniche, intendiamo proprio le Persone!) per supportare le aziende nel rafforzarsi e crescere e, al contempo, aiutare gli altri a realizzare i propri sogni ed obiettivi.
Possibilmente, nel frattempo, divertendosi e crescendo come esseri umani e professionisti.
Per concludere…abbiamo scelto un mestiere di grande responsabilità, ma ogni giorno abbiamo la conferma che ne sia valsa e ne valga ancora la pena ed anche in questi mesi, in cui magari ci è stato richiesto “quello sforzo in più” per aiutare tutti gli stakeholder coinvolti nelle selezioni a gestire il meglio possibile la tensione del cambiamento.
Quindi, come per i personaggi di questa telefonata, il tema non è come sono le cose oggi: questa crisi ha cambiato e cambierà per un po’ di tempo le priorità e gli assetti lavorativi di molte aziende e di conseguenza delle persone che ci lavorano.
Il tema è, invece, cosa possono fare imprenditori, lavoratori, professionisti, manager e consulenti, come singoli ma anche unendo le proprie forze, per aiutare il nostro Paese e la nostra Società ad evolvere verso modelli più sostenibili ed in grado di creare valore per sé stessi e per le Persone.
Il che è, crediamo, tutto fuorché banale, ma va fatto…e probabilmente la definizione di tattiche e strategie che potranno portarci ad un risultato di successo, passano per il dialogo e l’intelligenza, non per prese di posizione ed individualismi.
“Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi. È stato così tante volte.”
Ernest Hemingway
Ho trovato davvero stimolante l’ultima riflessione di “Barbara”: riflettere sulle proprie competenze (non solo tecniche) e capire quale valore aggiunto siamo e saremo in grado di portare in azienda. La pandemia ci ha trovato impreparati e ha agito da catalizzatore su alcuni temi di cui si parlava da anni; uno su tutti lo Smart working che altro non è, salvo casi illuminati, banale telelavoro. Ma anche su questo tema sarebbe interessante una riflessione ulteriore HR sul valore aggiunto di un reale smart working in termini di benessere/malessere per l’individuo, sul raggiungimento degli obiettivi aziendali e in fondo sulla responsabilità sociale delle aziende. Rileggerò e farò leggere questo post davvero interessante!
Senior Vice President Revenue Management, Silversea Cruises
4 anniBellissimo articolo Alessio. Sposo in pieno ogni parola. Un caro saluto dalla Cina!
Supporto le persone nel trovare nuove opportunità professionali e le organizzazioni nel gestire i cambiamenti @INTOO I Outplacement I Transizione di carriera I Employability I Coaching I Assessment I Talent Development
4 anniMonica Mattioli Alessio Cini complimenti per l’iniziativa !!!
Global HR Development Manager
4 anniGrazie ad entrambi, siete riusciti a fare una panoramica chiara di una situazione dove molti si possono riconoscere, rispettando “i giochi delle parti” ed i rispettivi ruoli. Il ruolo dell’HH non è mai stato facile e probabilmente, nella situazione attuale e nei mesi a venire, ci sarà ancora maggior bisogno di professionisti competenti, avveduti e che con sensibilità e correttezza etica riescano a far da tramite tra le esigenze delle aziende e quelle dei candidati. Vi stimo molto come professionisti. Un confronto con voi è sempre un’occasione di utile e proficuo affaccio su prospettive ed esperienze molto interessanti e concrete, che aiutano ad avere una visione più ampia e completa del mondo che ci circonda!
Aiuto PA e imprese a comunicare | Autrice di "PA brand expert" [FrancoAngeli] e di "Figli Virtuali" [Erickson] | Consiglio direttivo PASocial | Cda Fondazione Italia Digitale | Formatrice e Giornalista sul digitale
4 anniComplimenti per l’iniziativa!