Una storia di successo. Di gran successo
Quasi ogni sera faccio il giro di alcune zone piene di ristoranti per tastare il terreno. E’ davvero istruttivo: se per cinque volte un ristorante è semi vuoto vorrà pur dire qualcosa, idem per uno pieno zeppo sette su sette.
Ebbene, due li vedo sempre mega pieni: Giacomo, cucina classica senza alcun ghirigori e ancor meno voglie di protagonismo e poi Gong, ristorante asiatico che sta superando se stesso giorno dopo giorno.
Se Giacomo ha una sua clientela fidelizzata da decenni, Gong partecipa ad un altro campionato.
E’ nuovo, se non erro due anni di vita, per cui si è dovuto guadagnare ogni santo cliente, non è ci che vengono i figli diventati grandi che una volta pranzavano con i genitori oppure con i nonni.
Liu Giulia è partita da zero ed è arrivata a mille, i meriti sono tutti suoi. E’ incredibile come sa gestire e migliorare il suo ristorante, come sa organizzarlo e come sta facendo rendere al massimo i suoi dipendenti.
Ha una grinta feroce, usa modi felpati e pugno di ferro, tanti sorrisi e disciplina a mille, ha mille occhi e capisce al volo qualsiasi situazione. E’ straordinaria, sa il fatto suo come poche, ha il piglio del leader e del comandante, in più ha saputo creare un’atmosfera pazzesca all’interno del ristorante.
Solitamente in un posto asiatico prevale il silenzio, come se fossi in un tempio, hai quasi il timore di aprire la bocca. Qui invece c’è sempre quel ronzio piacevole, la gente ama parlottare e ridere perché si sente a suo agio, è rilassata, sta bene e mangia divinamente. Non ho mai incontrato una persona che avesse qualcosa da eccepire sul servizio, oppure sulla cucina. Il motivo è semplice: è tutto perfetto. Ed è tutto merito suo. Anche per aver scelto Guglielmo Paolucci e Keisuke Koga.