Internazionalizzare nell’area emergente del Centro Est Europa
Ormai da un diverso tempo i principali istituti di analisi economiche definiscono la regione dell’Europa centro orientale come un’area emergente ed evidenziano come l’attenzione degli investitori si stia progressivamente spostando sempre più verso questa zona.
Mentre infatti i mercati della Russia e dei paesi suoi confinanti stanno affrontando un certo rallentamento nella crescita economica, molti dei paesi del Centro Est Europa si stanno lasciando la crisi alle spalle.
Vi sono infatti importanti segni di ripresa sull’intera regione e si prevede che questi paesi avranno complessivamente nel 2014 un’accelerazione della crescita del 2.5% e nel 2015 del 2.8%; con previsioni di ulteriori aumenti anche nel 2016.
Tra questi paesi spicca l’Ungheria, che é una delle economie con i migliori tassi di sviluppo in tutta Europa (+ 3,2% nel 2014, + 2,5% previsto nel 2015 e + 2.0% nel 2016). La disoccupazione a fine 2014 é scesa fino al 7% (mentre nello stesso periodo in Italia ha raggiunto il 13,2%, mai così alta dal 1977). Il deficit di bilancio in Ungheria resta al di sotto della soglia del 3% e il debito pubblico, che nel 2014 é stato pari al 76,9% del PIL, é previsto in diminuzione per i prossimi anni.
Il Paese inoltre continua a confermare il suo ruolo di baricentro dell’intera regione. Non é un caso che la Bank of China abbia appena aperto, proprio a Budapest, il suo Centro Regionale dal quale verranno coordinate le attività per tutti i paesi dell’Europa centro orientale. Uno dei primi progetti che la banca finanzierá é la costruzione di una linea di treni ad alta velocità tra Budapest e Belgrado, che sarà pronta entro solo due anni.
Questi paesi rappresentano quindi un’area ottimale per internazionalizzare le aziende italiane, soprattutto le PMI. Una regione che é al contempo vicina ed emergente, nella quale le imprese possono valorizzare al meglio le risorse disponibili per concentrarle su un’area che complessivamente rappresenta 100 milioni di consumatori.
L’Ungheria in particolare, come baricentro dell’intera regione, rappresenta il paese ottimale dove posizionare le piattaforme, sia commerciali che produttive, per iniziare a sperimentare e collaudare le proprie politiche di sviluppo nell’intera area, per poi passare progressivamente agli altri paesi.
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