Uno stralcio della mia lezione sul sesso e l'amore tenuta a Milano il 20 marzo scorso.

Uno stralcio della mia lezione sul sesso e l'amore tenuta a Milano il 20 marzo scorso.

Per la vita, la coppia non è un valore assoluto, ma molto relativo, ci può essere come anche no. 

Per la vita è assoluto che ognuno diventi persona. 

Quindi, se nella coppia l’evoluzione della persona è agevolata (perché il partner è quello giusto, è un rapporto di intelligenze, è un confronto continuo che permette di crescere e di evolversi) allora va bene. 

La coppia è composta da due persone. Se queste sono evolute, hanno superato tanti limiti complessuali e di stereotipi, la coppia è sana, ma se esse non sono evolute psicologicamente parlando, la coppia non è sana. Tanto meno può essere la soluzione. È l’intelligenza umana che poi fa la differenza.

Anche se solo una delle due persone non è sana, la coppia non può funzionare. Se mettete una mela marcia vicino ad una mela sana, quella sana marcisce, non avviene il contrario.

Queste cose sembrano piuttosto scontate, ma vi posso assicurare che non è così. Per lavoro ho a che fare spesso con persone giovani, dai 20 ai 35 anni. Rimango ancora oggi basita come nel 2018 molte giovani ragazze abbiano come unica grande preoccupazione quella di fare bella vetrina di se stesse per il migliore offerente.

Tutte quelle idee preconcette relative alla fedeltà, alla gelosia e alla possessività cominciate a lasciarle andare. Sono tutte cose che fanno molto male a chi le prova. La gelosia è un topo che rode dentro. Implica la rabbia, la depressione, la disperazione. Insieme all’invidia, la gelosia è una delle emozioni peggiori, più nocive. È contro natura. Quindi, la fedeltà e la gelosia sono miti da sfatare perché finché si sta lì, siamo molto lontani da noi stessi. E paghiamo noi, con la nostra vita.

Dal discorso sulla coppia passiamo a parlare di amore.

Amore e innamoramento non sono la stessa cosa. L’innamoramento è strettamente connesso al sesso, l’amore no. L’innamoramento è uno stato momentaneo (ha la sua durata di qualche anno) ed è una reazione psicorganica che subiamo, necessaria alla riproduzione della specie. 

Per motivi professionali ho dovuto fare degli studi di neuroscienze anche su questo argomento e ho letto i risultati di un esperimento che mi hanno un po’ sconvolta. Mettendo a confronto le scansioni cerebrali di un cervello umano sotto l’effetto della cocaina e di uno sotto l’effetto dell’innamoramento risultavano pressoché uguali. 

L’innamoramento provoca un aumento incredibile della produzione di determinati ormoni, nelle donne il testosterone (che le rende più predisposte a fare sesso) e negli uomini l’ossitocina (che li rende più coccoloni). Aumenta l’adrenalina, la serotonina, si vive in uno stato di eccitazione continua che può portare anche ad una forma di ossessione mentale: esiste solo quello, siamo presi da quella persona in modo ossessivo. Quando si dice “follemente innamorata/o”, oppure “questo pazzo amore” è esattamente così. 

In determinati periodi della nostra vita può anche essere molto divertente, posso decidere di salire su questa giostra e di farmi un giro. Ma devo essere consapevole che è una giostra: gira a vuoto.

L’amore è un’altra cosa. È azione di infinita generosità, è saper dare all'altro secondo le sue esigenze più profonde. Le esigenze dell’In Sé, non quelle stereotipate. L’amore può essere esercitato solo da una persona estremamente evoluta. Dalla pienezza di un soggetto, fluisce ad un altro soggetto secondo la sua utilità e funzionalità. 

Per poter fare questo è ovvio che devo essere una persona estremamente evoluta e riconoscere l’In Sé dell’altro.

Quindi si capisce che l’amore è solo per grandi. Come norma di natura sarebbe possibile a tutti, ma prima bisogna liberarsi dagli stereotipi, dai complessi, di cui avete parlato negli incontri precedenti.

Detto così, può sembrare che l’amore sia un altruismo continuo un po’ fine a se stesso. Non è così. Nell'altruismo sano è connesso sempre l’egoismo. Se io do all'altro secondo le necessità dell’altro, faccio anche me stesso, divento sempre più pieno, più vitale. In quel dare c’è un ritorno dalla vita che è estremamente gratificante.

Se io sono una persona che gode della sua pienezza di vitalità, è per me un piacere poter dare all’altro. A prescindere dal rapporto di coppia. Questo è l’amore universale.

Se vi guardate intorno, tutta la natura è amore ed erotismo (erotismo significa “luogo dove sorge la forza”). Ad esempio un tramonto, o la quercia che cresce verso il sole con le radici che spaccano le pietre. Questo è il vero erotismo e non ha niente a che vedere con il pene e la vagina. 

Smitizziamo questo discorso del sesso, siamo un po’ più semplici nell'approccio sessuale perché l’erotismo ha un’altra dimensione e se vogliamo arrivare a quella dimensione dobbiamo essere semplicemente persona.

Cecilia Crippa

Consulente Commerciale in TLC, Energia Rinnovabile e nel Noleggio Auto

6 anni

Complimenti Fabiola !

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