Urge una spiegazione e allora apriamo il discorso. Anzi, dato che il conversational marketing pare sia il trend del momento, apriamo un dialogo.
Carosale si occupa di marketing e comunicazione, la nostra agenda non è cambiata rispetto agli anni scorsi. Stesse note a margine di giornata, stesso carico di call e deadline, anche i processi creativi e le metodologie di approccio, analisi e sviluppo rimangono le stesse. Abbiamo cambiato la scrivania, questo sì. L’agenda venti-ventuno galleggia sull’acqua, e non perché siamo in un’isola. Non abbiamo una sede, una sala riunioni, non abbiamo team chiusi e ruoli a compartimenti stagni. Siamo uno studio liquido, la comunicazione scorre e si infiltra in tutti i canali percorribili, noi con essa.
C’è dell’altro. Abbiamo smesso di essere soltanto esperti della comunicazione, manager, creativi, informatici, e altre favolose job description. Più di tutto, siamo sovversivi. Chiariamo, le finalità della comunicazione a servizio delle aziende rimangono le stesse, gli obiettivi di comunicazione individuati, perseguiti e perseguibili si ripetono: awareness, reputation, sentiment, engagement, entertainment, conquista di nuovi mercati e target, crescita, espansioni, lanci, mantenimento, e altri innumerevoli e sacrosanti goal. Muta l’essenza stessa della comunicazione, si carica di nuovi intenti e responsabilità, si evolve perché i tempi lo richiedono con impellente urgenza. Quelle responsabilità sono anche le nostre, ce ne facciamo carico. Abbiamo assistito indulgenti e un po’ colpevoli alla creazione e diffusione di bisogni inutili, di messaggi carichi di discriminazioni tanto ingenue quanto consapevoli, di abitudini dannose al pianeta, all’istituzione di falsi miti e mitologie, di esclusioni, di imperdonabili dimenticanze, distorsioni, esagerazioni, fraintendimenti. La comunicazione che intendiamo noi, adesso, è creattivista, persegue il creattivismo, è sincrasi di Creatività e Attivismo. Ma non siamo degli estremisti svalvolati, desideriamo lavorare bene per far del bene a noi stessi, ai nostri clienti, ai clienti dei nostri clienti e al pianeta. Nientemeno e quanto basta.