Venezuela ha bisogno di aiuto!
A tutte le persone con un po’ di sensibilità,
Sono una italo venezuelana che vede da 18 anni come la stampa italiana fa cattiva informazione sul Venezuela. Ho letto negli anni articoli che elogiavano Chávez e guardavano la sua ascesa in modo superficiale e poi giornalisti che guardavano con curiosità l'autista di pullman diventato presidente in modo incostituzionale dopo la morte di Chávez: l'attuale dittatore Nicolas Maduro. Mai un articolo profondo sulla realtà del paese, quindi vorrei raccontare qualcosa di più profondo.
È vero che dal 2000 in poi Chávez ingannò il mondo facendo credere che lui era il portatore di una rivoluzione populista, diversa, nuova, ecc. e che cambiava la realtà del paese dopo anni di governi di destra, ma in verità stava semplicemente iniziando una dittatura che aveva una maschera ben costruita di democrazia “populista e bolivariana”. I detenuti, i torturati, i sequestrati, i minacciati, l'accanimento contro l'industria privata, la nazionalizzazione…tutto questo inizia nel suo governo. Lui è il responsabile di questo attuale disastro. Cosa ci ha lasciato Chávez come eredità? Principalmente ci ha lasciato questo dittatore. Ci ha anche lasciato tutto un sistema repressivo importante: iniziando da "la Tumba" (la fossa) una prigione bunker nel cuore di Caracas, sotto terra, con celle minuscole senza luce naturale e senza finestre, con una luce artificiale 24 su 24, senza igiene e senza rispetto per i diritti umani basilari, dove tengono prigionieri politici e studenti e dove si tortura sistematicamente con metodi inumani che non elenco qui. Ci ha lasciato carceri militari piene di prigionieri politici civili. Nel 2010 il governo creò il SEBIN, (Servizio Bolivariano di Intelligenza), in parole povere, un esercito di sbirri assassini comandati da Chávez e adesso da Maduro che perseguitano il popolo. Siccome Chávez e Maduro hanno sistematicamente fatto morire l’economia, sono anni che la gente non ha da mangiare, non ha medicine, non ha prodotti di prima necessità come pannolini, carta igienica, sapone, dentifricio, shampoo, ecc., si è fermata l'economia, non si produce niente in nessun settore, dall'agricoltura all'industria...niente. Un paese ricco che non ha niente. Sono anni che si fanno manifestazioni, sono anni che si reprime sempre di più e sempre con più cattiveria. Adesso però l'auto golpe promosso dal dittatore ad aprile per togliere legittimità all'Assemblea Nazionale di maggioranza di opposizione è stata la ciliegina sulla torta, il popolo è stanco e da 46 giorni hanno deciso che ormai basta, basta di tanti soprusi. Le manifestazioni si sono fatte più serie, più organizzate e più sistematiche in ogni angolo della nazione, una ogni giorno: gli studenti, le donne, gli artisti e musicisti, i pensionati, i nonni, oggi tutti, domani gli studenti.. e così via, continueranno, hanno un calendario fitto di manifestazioni fuori e dentro il Venezuela. Maduro vuole cambiare la costituzione a suo piacimento, l'opposizione non ci sta. Una costituente popolare... fatta da lui, gestita da lui. Nelle manifestazioni le forze di repressione sparano lacrimogeni ai corpi e teste dei manifestanti, a bruciapelo, e inoltre i lacrimogeni sono scaduti. La Polizia Bolivariana e i militari sparano biglie. I blindati investono le persone, come i terroristi in Francia e Germania, solo che non sono terroristi ma forze dell’ordine di un paese cattolico e occidentale. Tantissime persone detenute durante le manifestazioni e non si sa dove le portano, x esempio giornalisti e studenti... sono dei Desaparecidos. Fino ad oggi 155 civili sono stati giudicati e incarcerati da tribunali militari. Ennesimo fatto illegale e incostituzionale. Alcuni militari che non ci stanno più, anche loro in prigione. Gli studenti hanno preso forza, ovviamente e adesso un bel po’ sono morti o detenuti, oppure feriti, praticamente un ragazzo muore ogni giorno da una pallottola in testa, da un lacrimogeno sul petto, da uno sparo a bruciapelo. Età media 25 anni. Durante la notte i blindati passano per alcuni quartieri in diverse città e sparano lacrimogeni dentro le case mentre la gente dorme, i paramilitari (cioè comandi di civili assassini) selezionati e armati dal dittatore saccheggiano negozi, rubano macchine, picchiano e ammazzano persone. Mentre nelle strade le forze dell’ordine ammazzano, sui social girano video del dittatore Nicolas Maduro ballando, visitando fattorie e parlando agli animali, passeggiando in città durante la notte, inaugurando monumenti alla memoria di Chávez, facendo cose fuori dalla realtà... E infatti sembra una realtà parallela. Maduro e la sua cupola di assassini dicono attraverso la TV di stato che va tutto bene e che sono i difensori del popolo e dei diritti umani, che i manifestanti e la assemblea composta dai parlamentari dell'opposizione sono terroristi, quindi bisogna armare la polizia contro i terroristi.
Nel 2016 sono morti per diversi problemi 11.466 bambini neonati o entro il primo anno di età, la Caritas ha pubblicato dati allarmanti sulla denutrizione infantile e negli anziani, le campagne per le vaccinazioni non esistono più, malattie come la malaria e la difterite sono ricomparse dopo decenni. Le condizioni igieniche degli ospedali sono più che allarmanti, la gente prega di non ammalarsi perché entrare in un ospedale pubblico potrebbe essere una condanna definitiva a morte.
Tutto questo non viene evidenziato sui giornali, tutto questo non si sa, ci si ferma nella superficie e non nel prodotto finale di questi 18 anni. Un paese economicamente morto, una società spaccata, una società malata, denutrita, povera, esiliata, nella miseria, ma incredibilmente forte per continuare a lottare per un futuro. I giornali si fermano a raccontare delle manifestazioni e dei morti di questi giorni... E sui morti per malattie, per l'insicurezza, per la fame, per le torture...durante questi ultimi 18 anni, nessuno parla? E i malati di malattie gravi che non hanno le loro medicine? E le città distrutte? E il sistema salute inesistente? E l’analfabetismo? E tutti i soldi che hanno rubato in questi due governi? Questo e altro è l’eredità di Chávez e deve rimanere nella coscienza di Maduro e del suo governo e inoltre deve far riflettere la comunità internazionale.
Penso che il Venezuela abbia bisogno di aiuto internazionale, di mediatori, di obbiettività. Chi lotta potrebbe perderla vedendo tanti soprusi, tanta miseria e tante ingiustizie ogni giorno. Il governo non sa cos’è l’obbiettività, ovviamente, non è nel loro vocabolario. Nel frattempo la gente muore, si dispera e viene torturata e sono sicura che giorno dopo giorno la situazione peggiorerà.
Per favore, aiutatemi, fate girare questa mia lettera, parlatene, indagate, informatevi. Sono convinta che più gira l'informazione, meglio è, forse questa mia lettera finisce tra buone mani.
Non si può vedere la distruzione del proprio paese come se fosse un film, tante ingiustizie insieme e rimanere seduti sul divano di casa, nella solita vita, a piangere e non fare niente. È poco, ma è qualcosa. BASTA YA! NO MÁS DICTADURA!
Grazie di cuore.
Valentina