Vorrei rinunciare all'eredità di mio zio che non ha lasciato testamento e che sospetto abbia accumulato dei debiti. Devo farlo davanti ad un notaio?

Mio zio è mancato, ma non ha lasciato nessun testamento.

Sono un erede legittimo insieme ad altre due parenti, ma ho il sospetto che mio zio avesse accumulato negli anni diversi debiti e quindi sarei intenzionato a rinunciare alla mia parte di eredità.

Devo farlo davanti a un notaio?

La risposta è assolutamente sì.

Si potrebbe optare per l'alternativa e cioè facendo l'accettazione con beneficio di inventario, che comporta la predisposizione dell'inventario dell'eredità, da cui emerga l'insieme dei debiti e l'insieme dei crediti o in generale dei beni e poi accettarne l'eredità.

Si può intraprendere questa soluzione quando si ritiene che la parte attiva del patrimonio possa superare quella negativa; al contrario sarebbe più opportuno procedere con la rinuncia dell'eredità.

Approfondiamo alcune nozioni in merito: oltre alla forma, che prevede la stipula di un atto pubblico di fronte al notaio o una dichiarazione di fronte al cancelliere del tribunale competente è necessario sapere che non bisogna possedere nessuno dei beni lasciati dal defunto perché in questo caso anche se si procedesse alla rinuncia dopo i tre mesi dal decesso questa potrebbe non essere efficace.

La legge afferma che chi possiede i beni ereditari e non vi rinuncia entro tre mesi o non fa l'inventario è considerato erede puro e semplice il che comporta il pagamento dei debiti ereditari con i propri beni personali.

Sempre più spesso si ci sta orientando verso la necessità della predisposizione dell'inventario anche se si intende rinunciare: questo perché secondo alcune pronunce giurisprudenziali non basterebbe la semplice rinuncia in quanto il rinunciante potrebbe impossessarsi dei beni e tacitamente revocare di fatto la rinuncia.

Vista la situazione del lettore sarebbe opportuno predisporre anche un verbale di inventario.