Ennio Morricone

Autore di temi filmici scolpiti nell’immaginario collettivo, Ennio Morricone ha sviluppato uno stile inconfondibile, legando la propria fama in modo indissolubile alle partiture per il cosiddetto “Spaghetti Western”. Nato a Roma nel 1928, eredita l’amore per le sette note dal padre trombettista, e dalla fine degli anni ’50 inizia a suonare lo stesso strumento in ensemble jazz, lavorando contemporaneamente come arrangiatore e compositore per la radio e per nomi di punta della canzone pop italiana. Anche se in questo periodo scrive già musiche per il cinema, è Per un pugno di dollari (1964) dell’ex-compagno di scuola Sergio Leone a segnare la svolta: unita a un personale approccio evocativo e atmosferico, la combinazione di influenze delle colonne sonore dell’età d’oro hollywoodiana e classiche suggestioni da pellicole americane sul mito del Far West ha reso iconici i motivi di titoli quali Il buono, il brutto, il cattivo (1966), Per qualche dollaro in più (1965) e C’era una volta il West (1968). Ricercato da giganti della regia a livello globale, si è cimentato con diversi generi, dall’horror alla fantascienza, chiudendo il cerchio al servizio del devoto ammiratore Quentin Tarantino per Django Unchained (2012) e The Hateful Eight (2015). Il maestro si è spento nel 2020, circondato da una diffusa, dilagante e non ancora esaurita aura di leggenda.