Per convivenza di stili e sonorità, Franco Battiato costituisce un'eccezione nella scena del cantautorato italiano. Le melodie arabeggianti si intrecciano a sezioni di orchestre sinfoniche e lampi digitali, impegnative divagazioni strumentali trovano posto accanto a opere liriche e pagine sacre, mentre cori e chitarre elettriche disegnano rotte entrate con pieno diritto nella mappa culturale del Paese. In equilibrio mistico tra rock, canzone e avanguardia, dagli anni ‘70 il musicista siciliano segue un percorso personale profondo e denso di bellezza, che supera i generi con padronanza e creatività.